Rubata Ferrari 488 Pista, lo strano caso: i ladri sembrano essere le vere vittime

  • Postato il 19 settembre 2025
  • Curiosità
  • Di Virgilio.it
  • 1 Visualizzazioni

A Parigi è in corso un’inchiesta sul furto di una Ferrari dal valore stimato intorno al mezzo milione di euro. I fatti risalgono a circa un anno fa: il proprietario aveva lasciato la 488 Pista in un parcheggio sotterraneo del sedicesimo arrondissement, il garage Indigo, e quando tornò a riprenderla, dell’auto non c’era più traccia.

Prezzo proibitivo

Alleggerita in ogni parte possibile, la 488 Pista si discosta dalla 488 GTB (recentemente rifiutata in un concorso da un fortunato vincitore, allettato da un sogno ancor più grande) per le soluzioni aerodinamiche sviluppate in pista e poi adattate, senza troppi compromessi, all’uso stradale. Di rado la si “incontra”, persino nelle riunioni tra i bolidi del Cavallino: gli esemplari circolanti sono pochi e il prezzo, a seconda delle condizioni e degli allestimenti, può arrivare a sfiorare il mezzo milione di euro. Una combinazione del genere – rarità e pedigree tecnico – spiega perché supercar come lei vengano puntualmente ricercate tanto dai fuoriclasse del calcio come Mbappé quanto dalla criminalità.

Metterci le mani è potenzialmente un ricco bottino, a patto di sfuggire alla legge. Nel caso salito alle cronache, la telecamera del parcheggio ha colto in flagrante due uomini avvicinarsi con sicurezza, aprire la vettura e uscire senza incontrare ostacoli, permettendo alle Forze dell’Ordine di identificarli e di portarli davanti ai giudici.

Secondo le statistiche del Ministero dell’Interno francese, i furti di veicoli restano numerosi soprattutto nell’area di Parigi. Gli inquirenti sottolineano come una parte dei mezzi sottratti venga poi trasferita oltre confine, spesso verso l’Est Europa o l’Africa, dove i controlli sono meno rigidi e la richiesta di modelli di fascia alta è più consistente.

La difesa degli imputati

Rinviati a giudizio e attesi davanti al Tribunale penale di Parigi, i due imputati hanno negato di aver commesso il furto attribuito. Uno ha dichiarato di aver ricevuto chiavi, libretto e biglietto del parcheggio per consegnare la 488 Pista in un’altra zona, definendo la vicenda uno “scherzo” organizzato ai suoi danni. Il presunto complice ha dato una versione simile, parlando di fraintendimento e sostenendo di non essersi reso conto di partecipare a un reato.

La magistratura, almeno fin qui, ritiene poco credibili le dichiarazioni e valuterà le responsabilità dei due imputati nel processo prossimo ad aprirsi. In base al codice penale francese, un furto aggravato può comportare pene fino a dieci anni di reclusione quando ricorrono circostanze come l’effrazione, l’uso della violenza o l’azione in banda organizzata.

Resta quindi da chiarire se quello della Ferrari sia stato un colpo pianificato con modalità professionali o un tentativo di mascherare dietro un alibi fragile un furto da manuale. Il caso parigino richiama alla memoria un episodio avvenuto sempre in Francia riguardante una BMW, che il legittimo proprietario era riuscito a ritrovare e a riportare a casa, con un finale a sorpresa: invece di rientrare in possesso del suo bene, si è visto arrestare per furto, non avendo avvisato le autorità e agito in autonomia.

In un’aula di tribunale i ladri provano a difendersi sostenendo di aver subito uno scherzo, altrove un proprietario finisce nei guai per aver tentato di recuperare ciò che gli apparteneva: seppur diverse, le due storie condividono un evidente paradosso.

Autore
Virgilio.it

Potrebbero anche piacerti