Rivoluzione ospedali nel Ponente, l’assessore Nicolò: “Il Villa Scassi non verrà depotenziato”
- Postato il 29 luglio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Via libera in consiglio regionale alla revisione del piano sociosanitario che prevede l’accorpamento di tutte le centrali del 118 in un’unica centrale operativa al posto delle tre inizialmente previste, il ridimensionamento del futuro ospedale di Erzelli e nel contempo il mantenimento del Villa Scassi come pronto soccorso e “ospedale di base” per la media e bassa intensità.
Un piano che desta forti preoccupazioni nella minoranza. Ma fuori dall’aula, a margine di una conferenza stampa, arrivano le rassicurazioni dell’assessore Massimo Nicolò, anzitutto sulla riorganizzazione delle centrali del 118: “Ad oggi ci sono 30 medici dedicati a questo, nella nuova centrale unica operativa ce ne saranno 12 e gli altri medici, ovviamente che sono specializzati nell’emergenza urgenza, continueranno a lavorare a questo scopo, anche implementando il personale medico che opera nei pronto soccorso. Stesso discorso per gli infermieri, mentre sui tecnici i numeri sono un po’ più risicati e dovremo cercare di aggiungere qualche unità. Abbiamo presentato questo piano alle organizzazioni sindacali, ai tecnici, lo abbiamo condiviso con con i comuni e con l’università. Non abbiamo avuto particolari critiche, c’è stato un voto unanime in tutte le riunioni che abbiamo fatto e anche il ministero della Salute ci ha dato il via libera su questi cambiamenti”.
Quindi, sul futuro assetto degli ospedali del Ponente: “Villa Scassi non verrà depotenziato, per noi è strategico – continua Nicolò. Il centro ustionati sarà potenziato, è un fiore all’occhiello e non vedo perché lo si debba depotenziare. Nessuno lo ha mai detto e nessuno mai lo farà. Abbiamo semplicemente detto che l’ospedale di Villa Scassi deve essere mantenuto tale con un’impronta a media complessità. Viceversa l’ospedale di Erzelli avrà una vocazione più ad alta complessità e verrà mantenuto quello che era originariamente il progetto bandiera dell’ospedale computazionale di neuroscienze ad alto impatto tecnologico“.
Le opposizioni sulle barricate: “La riforma fa acqua da tutte le parti”
“Sono soluzioni che rischiano di mettere in crisi il sistema dell’emergenza-urgenza già in affanno – commenta il consigliere della Lista Orlando Gianni Pastorino -. Da cinque centrali a una appare difficilmente sostenibile, considerato il fatto che gli operatori sarebbero assaliti dalle richieste e dovrebbero anche interloquire con il personale delle auto mediche per le prime informazioni di rito sugli interventi da eseguire. Ancora di più preoccupa la programmazione ospedaliera, che naviga nella confusione totale. Da una parte, con la presunta costruzione dell’ospedale degli Erzelli, ci sarebbe un ridimensionamento di Villa Scassi che dovrebbe essere trasformato in pronto soccorso, non si capisce se con area critica o no. Come sappiamo a Sampierdarena c’è un centro ustioni di eccellenza, tra i primi di Europa e primo in Italia: non è chiaro, per esempio, dove questo centro finirà, perché se Villa Scassi diventerà ospedale di base, come farà a sostenere il centro ustioni?”.
“Non si possono approvare provvedimenti senza capire la direzione che questa destra vuole dare alla sanità ligure – continua il gruppo Pd -. La riforma del 118 e il piano sugli ospedali di Erzelli e Villa Scassi fa acqua da tutte le parti. Si parla di rafforzamento del 118 con l’accorpamento delle centrali in una unica, ma non c’è chiarezza sugli organici, su come sarà strutturato il lavoro e come saranno sostenuti i turni. È questo il rafforzamento secondo la giunta Bucci? Le stesse organizzazioni sindacali, anche in commissione Sanità, hanno parlato chiaramente di mancanza di ascolto e condivisione. Oggi il servizio del 118 è di altissima qualità, quanto sarà costruito in futuro rimane un capitolo aperto con numerose incognite che aspettiamo che vengano chiarite a partire dalla turnazione, che di notte sembrerebbe fortemente depotenziata. Emblematico è poi il passaggio su Erzelli e Villa Scassi: si depotenzia un ospedale, Villa Scassi, a favore di Erzelli, trasformando il primo da Dea di primo livello a pronto soccorso, senza però che si sappia la reale prospettiva futura dell’ospedale di Erzelli, perché nei fatti ad oggi questo ospedale non c’è. Siamo di fronte a una ristrutturazione campata in aria”.
“Il piano socio sanitario ci preoccupa perché peggiora il livello di assistenza per le emergenze del 118 e diminuisce i servizi sanitari nel ponente genovese – attacca Selena Candia, capogruppo di Avs in consiglio regionale – La centrale unica, su cui manca una programmazione chiara e dati certi sul personale medico, rischia di essere una catastrofe. La dotazione complessiva scenderebbe da 30 a 8 medici, da 48 a 21 infermieri e da 39 a 33 tecnici. Ci chiediamo se un servizio così dimensionato possa dare realmente una risposta sufficiente al nostro territorio. I pronto soccorso sono già in emergenza, le persone sono ammassate e spesso attendono giorni prima di essere trasferite in reparto. Temiamo che la centrale unica regionale aggravi la situazione”. E ancora su Villa Scassi: “Un grave ridimensionamento per una struttura complessa per grandi ustionati, dotato di chirurgia plastica. In questo ospedale, andrebbe potenziata la medicina d’urgenza, che adesso vive un momento di grande difficoltà. In questo modo, si depotenzia l’unico ospedale esistente nell’arco di chilometri, in attesa di un nosocomio che probabilmente non sarà mai realizzato”.
Fuori dall’aula, a margine di una conferenza stampa, arrivano le rassicurazioni dell’assessore Massimo Nicolò. Anzitutto sulla riorganizzazione delle centrali del 118: “Ad oggi ci sono 30 medici dedicati a questo, nella nuova centrale unica operativa ce ne saranno 12 e gli altri medici, ovviamente che sono specializzati nell’emergenza urgenza, continueranno a lavorare a questo scopo, anche implementando il personale medico che opera nei pronto soccorso. Stesso discorso per gli infermieri, mentre sui tecnici i numeri sono un po’ più risicati e dovremo cercare di aggiungere qualche unità. Abbiamo presentato questo piano alle organizzazioni sindacali, ai tecnici, lo abbiamo condiviso con con i comuni e con l’università. Non abbiamo avuto particolari critiche, c’è stato un voto unanime in tutte le riunioni che abbiamo fatto e anche il ministero della Salute ci ha dato il via libera su questi cambiamenti”.
Quindi, sugli ospedali del Ponente: “Villa Scassi non verrà depotenziato, per noi è strategico – continua Nicolò. Il centro ustionati sarà potenziato, è un fiore all’occhiello e non vedo perché lo si debba depotenziare. Nessuno lo ha mai detto e nessuno mai lo farà. Abbiamo semplicemente detto che l’ospedale di Villa Scassi deve essere mantenuto tale con un’impronta a media complessità. Viceversa l’ospedale di Erzelli avrà una vocazione più ad alta complessità e verrà mantenuto quello che era originariamente il progetto bandiera dell’ospedale computazionale di neuroscienze ad alto impatto tecnologico“.
Il centrodestra: “Provvedimento di grande rilievo”
“Un provvedimento di grande rilievo, il cui significato non va stravolto né esistono interpretazioni fuorvianti. È fondamentale chiarire che non stiamo in alcun modo depotenziando l’Ospedale Villa Scassi. Al contrario, il presidio acquisisce un ruolo ancora più centrale sul territorio. La nascita del nuovo ospedale agli Erzelli, che ripeto, non toglie nulla a Villa Scassi, creerà invece una forte complementarità a tutto vantaggio dei cittadini. Si amplia l’offerta dei servizi sanitari, con percorsi sempre più mirati e specializzati, rispondendo in modo più efficace alle esigenze della popolazione”. Così il consigliere regionale di Vince Liguria – Noi Moderati, Federico Bogliolo sull’approvazione oggi in Consiglio Regionale delle modifiche al Piano Socio Sanitario Regionale. Sull’argomento è intervenuto anche il capogruppo Matteo Campora: “Una manovra che migliorerà la sanità ligure: dagli ospedali alle case di cura, all’assistenza di prossimità. La strada intrapresa ha già portato i primi risultati, un provvedimento che diventa fondamentale per rispettare quanto previsto nel programma elettorale”.
“Le modifiche al piano socio sanitario della Liguria 2023-2025 tengono conto delle esigenze del territorio e delle nuove tecnologie, in ottica di un ulteriore innalzamento del livello dei servizi – commenta i consiglieri di Fratelli d’Italia Rocco Invernizzi, Lilli Lauro, Veronica Russo e Gianmarco Medusei –. Il potenziamento di Villa Scassi e la realizzazione del nuovo polo d’eccellenza a Erzelli rappresentano due pilastri complementari di un progetto che mette al centro i bisogni dei cittadini. Spiace che la stessa sinistra che ha chiuso i pronto soccorso in passato e oggi ne chiede la riapertura, abbia votato contro queste modifiche che, tra le altre cose, prevedono il mantenimento del presidio del Villa Scassi come ospedale di base, integrato nella rete dell’emergenza-urgenza grazie alla presenza del pronto soccorso. Alle parole, alle critiche strumentali, preferiremo sempre atti concreti”.