“Rinascita Scott”, 14 condanne nel processo d’Appello, assolto Callipo

  • Postato il 13 marzo 2025
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“Rinascita Scott”, 14 condanne nel processo d’Appello, assolto Callipo

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Primi verdetti nel processo d’Appello di Rinascita Scott con 14 imputati che hanno concordato la pena. Assoluzione definitiva per l’ex sindaco di Pizzo, Gianluca Callipo e ammissione dell’esame di quattro collaboratori di giustizia


VIBO VALENTIA – Primi verdetti del processo d’Appello di “Rinascita Scott”. Sulla base di quello che è un concordato sull’accoglimento di alcuni motivi, con “congiunta rinuncia di altri”, i giudici Loredana De Franco (Presidente), Ippolita Luzzo e Michele Ciociola hanno confermato in larga parte il teorema accusatorio, rideterminando però alcune condanne e riconoscendo attenuanti a diversi imputati. Il procedimento penale, lo ricordiamo, si sta celebrando presso l’aula bunker del palazzo di giustizia di via Paglia, a Catanzaro.

GIANLUCA CALLIPO ASSOLTO DEFINITIVAMENTE NEL PROCESSO DI APPELLO DI “RINASCITA SCOTT”

Spicca l’assoluzione, ormai definitiva, dell’ex sindaco di Pizzo Calabro, Gianluca Callipo dopo che la procura antimafia alla scorsa udienza aveva rinunciato ai motivi d’appello circa le contestazioni di abuso d’ufficio, ormai abrogato, e concorso esterno in associazione mafiosa per la quale era stata chiesta la riqualificazione del reato in voto di scambio politico-mafioso. Ma anche questa accusa è stata giudicata inammissibile. Una vittoria giudiziaria per Callipo e i suoi legali (Enzo Trungadi e Armando Veneto) che scrive la parola fine che aveva anche pesantemente inciso sulla sua carriera politica dell’ex sindaco, in rampa di lancio per gli appuntamenti elettorali di quel periodo.

Gianluca Callipo, assolto definitivamente a “Rinascita Scott”

LE PENE CONCORDATE E GLI APPELLI RESPINTI

Queste, poi, le condanne rideterminate: Salvatore Morelli (19 anni di reclusione); Antonio La Rosa (16 anni); Marco Ferraro (13 anni e 7 mesi); Giuseppe Mangone (10 anni e 8 mesi); Domenico Polito (12 anni e 4 mesi); Domenico Tomaino (12 anni e 5 mesi); Onofrio Barbieri, collaboratore di giustizia (7 anni e 1 mese); Robert Lazaj: (12 anni e 5 mesi); Loris Palmisano (9 anni); Giuseppe Barbieri (cl. ’73) pena ridotta a 10 anni e 8 mesi; Maria Piperno (1 anno e 10 mesi e 600 euro di multa); Sandro Ganino (6 anni e 6 mesi e 3000 euro di multa); Gaetano Molino (12 anni); Antonio Lo Bianco (12 anni e 2 mesi).

Oltre alle condanne, la Corte ha dichiarato inammissibili gli appelli proposti dal Pm nei confronti di Callipo, Enrico Caria, Pasquale Marino, Daniele Pulitano e Maria Stuppia, per intervenuta rinuncia; quello contro Antonino Barbieri, per decesso dell’imputato; quello contro Giulio Calabretta, dichiarato tardivo e non doversi procedere per di Francesco Giuseppe Niglia (deceduto).
La sentenza ha anche stabilito la rifusione delle spese legali per le parti civili, tra cui i comuni di Vibo, Pizzo, Ricadi, Tropea, e altre amministrazioni locali, l’Asp di Vibo e l’associazione Antiracket e Antiusura della provincia di Vibo. A ciascuna parte civile è stato riconosciuto un risarcimento di 2.000 euro, oltre agli accessori di legge.

RINASCITA SCOTT, L’ORDINANZA EMESSA DALLA CORTE AL PROCESSO D’APPELLO

Sempre la Corte ha emesso poi una lunga e articolata ordinanza sulle richieste di rinnovazione dell’istruttoria. Respinte innanzitutto numerose richieste in tal senso avanzate dal Pm e dagli avvocati della difesa per i seguenti imputati: Michele Bonavota, Francesco Cracolici, Antonio Emiliano Curello, Nazzareno Antonio Curello, Saverio Curello, Domenico Febbraro, Gaetano Lo Schiavo, Antonio Prestia, Antonio Scrugli, Marco Startari e Antonio Ventura. Accolte invece alcune richieste di trascrizione e analisi di intercettazioni telefoniche e ambientali, ritenute decisive per la valutazione del processo, nell’interesse di Daniele Nazzareno Lagrotteria, Orazio Lo Bianco, Francesco Paternò e Rosario Pugliese.

Disposta poi l’audizione dei nuovi collaboratori di giustizia Onofrio Barbieri, Pasquale Alessandro Megna, Antonio Accorinti e Francesco Salvatore Fortuna il cui esame è fissato per le udienze del 27 e 28 marzo 2025. Anche l’imputato Pasquale Bonavota sarà interrogato, con l’udienza il 19 marzo 2025;accolta poi la richiesta di escutere il maresciallo Maida del Nucleo Investigativo di Vibo Valentia per chiarire alcuni aspetti emersi dalle intercettazioni.

LE ALTRE DECISIONI DELLA CORTE PER GLI IMPUTATI

Sempre la Corte ha ordinato l’acquisizione di sentenze favorevoli agli imputati Filippo Fiarè, Giuseppe Antonio Accorinti, Bruno Barba, Francesco Barba, Pasquale Bonavota, Giuseppe Camillò, Giuseppe Cugliari, Domenico Cugliari, Domenico Cichello, Francesco Cracolici, Luigi Federici, Francesco Salvatore Mazzotta, Michele Marinaro e Francesco Stilo.

Rigettate numerose istanze avanzate dagli avvocati della difesa, ritenendo molte delle prove richieste non decisive ai fini della revisione del processo che riguardavano gli imputati Domenico Cichello, Mario Artusa, Francesca Collotta, Orazio Lo Bianco, Salvatore Patania e Giovanni Giamborino. Respinte inoltre alcune richieste su Giancarlo Pittelli, in relazione alla riqualificazione dei reati contestati.

LE RICHIESTE AVANZATE DA PITTELLI A “RINASCITA SCOTT”

La Corte ha giudicato inammissibile la richiesta di acquisire le dichiarazioni predibattimentali di Marco Petrini, ritenendola estranea ai motivi dell’appello. Pittelli resta fuori dalla rinnovazione che significa che la Corte d’Appello di Catanzaro ha respinto le richieste di nuove prove e testimonianze relative alla sua posizione ritenendole non necessarie ai fini della decisione. Il processo d’appello di “Rinascita scott” proseguirà sulla base delle prove già acquisite in primo grado, senza ulteriori integrazioni istruttorie per lui.

Giancarlo Pittelli
Giancarlo Pittelli

SOSPESA LA SCADENZA DEI TERMINI DEL PROCESSO

Sospesi infine i termini processuali per il tempo necessario alla rinnovazione dell’istruttoria. Questo significa che i tempi del procedimento si allungheranno, ma consentendo alle parti di integrare le prove ritenute necessarie per la decisione finale.

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