Ri-Tratti in comune, a Pegli la mostra del laboratorio artistico pensato per gli adulti fragili seguiti dai servizi sociali
- Postato il 28 giugno 2025
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- Di Genova24
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Genova. Al Centro Culturale Pegliese (lungomare di Pegli 30 r) c’è una mostra speciale sino a domenica 29 giugno.
‘Ri-Tratti in comune − quando l’arte crea legami’ è il frutto di un laboratorio artistico organizzato e gestito dal Servizio educativo adulti del territorio del Ponente genovese un servizio in convenzione con l’Ats 34 Ponente gestito dalla cooperativa sociale Agorà (la coordinatrice è Antonia Albanese) che con i suoi educatori si occupa di sostenere le persone segnalate dal servizio sociale. Persone fragili, che sono seguiti dai servizi sociali ed educativi del territorio, hanno prodotto ritratti ispirati a Modigliani, Picasso, ma anche libere interpretazioni che lasciano a bocca aperta per ciò che comunicano.
La mostra è visitabile a ingresso gratuito sino al 29 giugno ed è aperta dalle 11 alle 21. Domenica 29, dalle 17 alle 19, lezione gratuita di disegno per tutti.

Il laboratorio di disegno ha l’obiettivo di stimolare la libera espressione e la condivisione di spazi di creatività e di socialità per i beneficiari. Grazie alla competenza di Francesca Porcu, insegnante di disegno, e al supporto degli educatori del servizio Sea, è stato possibile dare forma a un ambiente creativo e solidale, nel quale persone con storie, provenienze e obiettivi differenti hanno potuto riunirsi, comunicare e realizzare insieme le opere esposte.
Ogni persona coinvolta nel laboratorio ha dato un contributo umano e artistico significativo per tutte le altre, creando legami concreti e profondi, in nome di una condivisa passione per l’arte e di una comune esigenza di raccontarsi, dando spazio alla propria voce interiore.
Lavorando sulla tecnica del ritratto sono emerse le numerose sfaccettature che ogni persona ha saputo esprimere attraverso l’originalità del proprio sentire, dando vita a espressioni, colori, sfumature, presenze e assenze che hanno raccontato le storie di ognuno dei partecipanti.
Tutti i venerdì pomeriggio dalle 15 alle 18 il laboratorio di disegno ha consentito a una dozzina di persone di esprimersi liberamente. Tra loro, per esempio c’è Merouane, che ha origini marocchine, partito da zero è riuscito a creare ritratti ispirati a Modigliani. Uno è stato scelto per la locandina della mostra.
Il servizio educativo adulti si occupa di persone che magari momentaneamente sono prive di lavoro, o che hanno magari problematiche abitative. Tra le opere più impressionanti ci sono quelle di Marco, che ha persino fatto un fumetto in cui racconta parte della sua storia quando si era trovato momentaneamente senza alloggio e aveva trovato un ostello dove gli permettevano di stare a un prezzo calmierato. Tra i partecipanti anche una ragazza che aveva fatto il liceo artistico che ha dato vita a disegni a penna.

La coordinatrice Antonia Albanese conferma che il laboratorio proseguirà anche l’anno prossimo, alla luce dei risultati ottenuti.