Energia, ecco Reset: un approccio innovativo e sostenibile alle forniture luce

  • Postato il 23 giugno 2025
  • Altre News
  • Di Il Vostro Giornale
  • 2 Visualizzazioni
Generico giugno 2025

Lo scorso maggio, tramite una nota stampa diramata dal proprio sito ufficiale, l’ENEA (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) ha presentato la prima smart community italiana, “un ecosistema energetico interattivo dove i membri producono, consumano e condividono energia rinnovabile”.

Alla base del progetto, si legge, vi è uno strumento digitale innovativo, l’LTE – acronimo di Local Token Economy – sviluppato e realizzato dalla stessa agenzia, e in grado di integrare la premialità energetica, sotto forma di token o moneta virtuale con la tecnologia blockchain nell’ambito di un apposito marketplace, costituito da una piattaforma online per la compravendita di prodotti e servizi.

Come funziona la prima smart community italiana

Il progetto, gestito dall’ENEA, è stato denominato “RinnovAnguillara”, poiché verrà implementato ad Anguillara Sabazia, un comune a nord di Roma adagiato sul versante meridionale del Lago di Bracciano.

L’Agenzia fa sapere che lo scopo della community è “favorire l’uso efficiente dell’energia”, al fine di “mitigare la povertà energetica” e, al contempo, tramite l’apposito web tool, “promuove l’economia circolare e la sostenibilità ambientale” attraverso un “approccio virtuoso in termini energetici” che consentirà ad ogni membro della comunità di ricevere delle premialità, ovvero “dei token tramite tecnologia blockchain, che potrà spendere nella comunità e nel marketplace, scambiando beni e/o servizi in ambito locale”.

Si tratta di un modello economico collaborativo digitalizzato fondato sul cittadino consumatore e produttore delle risorse energetiche”, ha spiegato Gilda Massa, ricercatrice della Divisione strumenti e servizi di ENEA e responsabile scientifico di LTE, aggiungendo che l’LTE è in grado di “abbinare un servizio di condivisione delle risorse (il marketplace), dove beni e servizi vengono scambiati e remunerati tramite moneta virtuale (token)”. Ogni singola transazione, conclude Massa, “viene certificata dalla blockchain, la tecnologia abilitante dei servizi energetici, sociali ed ambientali che funge da certificazione per una vera e propria sharing economy”.

Promuovendo i benefici della comunità energetica anche a livello sociale ed economico” – sottolinea Claudia Meloni, ricercatrice della Divisione strumenti e servizi di ENEA – “LTE rappresenta un vero e proprio booster per la sua diffusione, dalla realtà locale al sistema urbano, favorendo anche la coesione sociale e la partecipazione attiva di tutti i cittadini al conseguimento degli obiettivi della transizione energetica”.

Le rinnovabili in Italia: un quadro in evoluzione

Il lancio della prima smart community è solo una delle tante iniziative che si collocano nel solco della transizione energetica e dello sviluppo delle energie rinnovabili in Italia. A tal riguardo, Legambiente ha recentemente pubblicato un lungo rapporto (“Comuni Rinnovabili 2025”) dal quale emerge uno scenario che registra progressi significativi negli ultimi vent’anni ma che, al contempo, palesa un grave ritardo rispetto ad obiettivi strategici a breve e medio termine. “È fondamentale che l’Italia acceleri la realizzazione di impianti a fonti pulite, ma anche di reti, accumuli, efficienza energetica, elettrificazione dei consumi termici e di quelli legati alla mobilità” scrive l’associazione sul proprio sito ufficiale.

Come detto, infatti, i progressi sono innegabili; la stessa Legambiente evidenzia come l’energia prodotta da fonti rinnovabili sia quasi triplicata dal 2004 al 2024 (+267%), passando da poco più di 20mila MW a oltre 74mila MW di potenza installata. Al contempo, l’Italia continua ad investire sui combustibili fossili; stando ai dati del MASE (Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica) riportati da Legambiente, ad aprile 2025 erano quasi 200 i progetti legati allo sfruttamento delle fonti fossili in attesa di valutazione, tra centrali a gas, rigassificatori, oltre 1.300 km di nuovi gasdotti e impianti di stoccaggio.

Il dato fotografa le difficoltà del nostro Paese nell’approntare una svolta strategica radicale che consenta, come suggerito anche dalla Commissione Europea nel Country Report 2025 dedicato all’Italia, di diversificare maggiormente il mix energetico e mitigare i prezzi al dettaglio che gravano sui consumatori. Puntare sulle rinnovabili, infatti, non rappresenta soltanto un’urgenza ecologica e ambientale, ma anche un’esigenza economica: la produzione italiana di energia elettrica si basa ancora in buona parte sul gas, il cui prezzo determina quello dell’elettricità nel 60% circa dei casi. Ciò rappresenta un problema, in quanto rende il mercato instabile, in quanto il prezzo del gas è particolarmente sensibile a fattori difficilmente prevedibili, a cominciare dalle tensioni internazionali.

Forniture a canone fisso: la formula di Reset contro il caro energia

L’evoluzione del mercato dell’energia produce effetti anche dal punto di vista commerciale; le offerte di fornitura sono sempre più aderenti ad un contesto in costante mutamento nel quale la volatilità dei prezzi spinge gli utenti a preferire soluzioni stabili sul breve e medio periodo.

Tra queste, a breve ci sarà anche quella di Reset Energia, un nuovo fornitore di elettricità che debutterà sul mercato italiano con un’offerta riservata inizialmente ai clienti privati. L’azienda è nata a partire da una community online di utenti attivi che condividono l’interesse per il risparmio energetico e la sostenibilità dei consumi in ambito domestico. Non a caso, sono questi i temi che caratterizzano l’attività sui social di Reset, che si è già imposto come uno dei fornitori di energia con più seguito in Italia. 

Il modello commerciale che verrà proposto agli utenti sarà dinamico e innovativo: un servizio di fornitura erogato a fronte di un canone di abbonamento mensile fisso, comprensivo di oneri di trasporto e gestione del contatore, oneri generali di sistema, imposte e IVA. L’importo sarà vincolato ad una specifica fascia di consumo, scelta dal cliente in relazione alle proprie necessità di spesa ed al fabbisogno energetico del nucleo familiare. La tariffazione ‘tutto incluso’ (ossia comprensiva di oneri accessori, IVA e imposte) sarà applicata anche ad eventuali consumi ‘extrasoglia’.

Per favorire la sostenibilità economica e la trasparenza, Reset metterà a disposizione dei propri clienti una web app per il monitoraggio orario dei consumi. Tale risorsa permetterà di visualizzare le proiezioni di spesa e ridurre gli sprechi di energia, anche grazie ai consigli ed ai suggerimenti inviati dalla web app stessa mediante notifiche ‘smart’. L’iniziativa riflette l’impegno del fornitore a favore dello sviluppo di modelli di consumo più responsabili, volti alla riduzione dell’impatto ambientale delle attività domestiche. In aggiunta, la web app è parte della strategia che Reset implementerà per rendere il risparmio un’attività dinamica e partecipativa, in grado di coinvolgere il consumatore in un impegno costante in prima persona. Il tutto, ovviamente, nel segno della sostenibilità non solo economica ma anche ambientale: l’azienda, infatti, distribuirà energia elettrica pulita completamente green, in quanto prodotta utilizzando fonti rinnovabili certificate mediante il meccanismo di annullamento delle Garanzie d’Origine.

Questo aspetto, combinato con la formula di abbonamento a canone fisso, rende l’offerta di Reset più stabile rispetto, ad esempio, a quelle che applicano il prezzo fisso alla sola componente energia. L’azienda offrirà quindi una valida alternativa a coloro i quali vorranno stabilizzare le proprie spese energetiche e gestire più serenamente il bilancio familiare, al riparo dalle oscillazioni del mercato.

Autore
Il Vostro Giornale

Potrebbero anche piacerti