Restare a casa è il nuovo partire: la staycation conquista TikTok, ecco cos’è e come provarla

  • Postato il 13 settembre 2025
  • Viaggi
  • Di Il Fatto Quotidiano
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Settembre è quel mese sospeso in cui l’aria conserva ancora il profumo delle sere estive ma le giornate si accorciano e la sveglia ricomincia a suonare presto. Le scuole hanno riaperto, gli uffici si riempiono di riunioni, il traffico torna puntuale come un orologio e molti di noi si ritrovano a fare i conti con la malinconia del rientro. Ma non è detto che la spensieratezza debba sparire appena si chiude l’ombrellone. Negli ultimi anni un’idea semplice e geniale ha preso piede, rimbalzando dai social fino alle riviste di lifestyle: la staycation. La parola nasce dall’unione di “stay”, restare, e “vacation”, vacanza, e definisce un fenomeno rivoluzionario e sempre più diffuso: la scelta consapevole di concedersi pause rigeneranti senza allontanarsi troppo, o addirittura restando comodamente a casa, trasformando la propria abitazione in un luogo di relax e svago.

Non a caso sui social come TikTok e Instagram gli hashtag #staycation, #holystay e #slowliving hanno raccolto milioni di visualizzazioni, con video che mostrano giovani intenti a costruire spa casalinghe, famiglie che organizzano picnic urbani e coppie che improvvisano serate cinema sotto le stelle con un lenzuolo appeso a un muro. Dietro la leggerezza di questi contenuti si nasconde un messaggio importante: la vacanza non dipende necessariamente dalla distanza percorsa. La qualità del riposo, infatti, nasce dalla capacità di staccare la mente e dedicarsi a sé stessi.

Per vivere una vera staycation si può cominciare dalla propria abitazione, creando momenti di serenità nelle pieghe della vita quotidiana. Tutto sta nell’organizzazione a monte. Così come annotiamo sull’agenda scadenze e riunioni, possiamo inserire veri e propri slot di staycation. Ad esempio: lunedì dalle 21 alle 22, piccola spa casalinga con acqua aromatizzata da sorseggiare, musica soft e maschera viso fai da te; mercoledì in pausa pranzo, picnic al parco invece che al solito bar; giovedì dalle 18 alle 20, aperitivo casalingo con amici dei tempi della scuola; domenica dalle 17 alle 19, passeggiata in città alla scoperta di un quartiere mai esplorato. Sono piccole oasi, distribuite nella settimana, che spezzano la routine e mantengono viva la sensazione di ferie.

Anche trovare il tempo per progetti che rendono la casa più estiva può diventare un vero rituale. Un balcone o un terrazzo si trasformano facilmente in lounge estive con pochi accorgimenti: qualche cuscino colorato, un tappeto di rafia, lucine sospese e piante in vaso per un tocco di verde. È sufficiente un’amaca o una sedia a sdraio anche all’interno per creare un angolo dove leggere, sorseggiare un tè freddo o semplicemente guardare fuori dalla finestra. La cucina, poi, diventa un laboratorio di sperimentazione. Preparare colazioni come in hotel con pancake e frutta fresca può trasformare il sabato in un piccolo momento di festa. Ordinare cene a tema con un menù vietnamita, delle tapas spagnole o un sushi giapponese, permette di viaggiare con il gusto, senza uscire dalla porta. Anche dettagli semplici come piatti colorati, tovagliette fantasiose o un sottofondo musicale a tema aiutano a creare l’atmosfera giusta.

Per la vacanza in casa, si possono aggiungere piccoli progetti DIY: costruire un angolo con cuscini e teli mare, o preparare un angolo bar con drink e stuzzichini per aperitivi improvvisati. Tutti gesti che, oltre a dare un senso di novità agli spazi quotidiani, aiutano a ritagliarsi momenti piacevoli durante la settimana. Lo stesso vale per gli spazi comuni. Il giardino condominiale, il parchetto sotto casa o il prato del quartiere possono ospitare spuntini all’aperto, partite a frisbee, letture collettive senza l’uso di cellulari o semplici chiacchiere al tramonto. E il bello è che queste attività non richiedono grandi budget né organizzazione, basta la voglia di rallentare.

Con i bambini la staycation diventa un’avventura. Le famiglie più creative allestiscono tende indiane con un lenzuolo e tre canne di bambù fissate in cima con un cordino, organizzano cacce al tesoro tra le stanze, preparano gelati artigianali in casa o teatrini sotto al tavolo della cucina. La piattaforma web Pinterest è piena di scatti fotografici di genitori che condividono queste idee e i relativi progetti. Ci si può dedicare anche a piccole escursioni urbane o gite di prossimità: visitare un museo di quartiere mai esplorato, guardare un film in un’arena estiva, partecipare a una sagra di fine estate in un borgo vicino, salire in bicicletta e scoprire angoli nascosti della propria città. Sono esperienze che regalano brio e benessere, e la lista potrebbe continuare all’infinito.

Il mese del rientro non deve essere per forza un momento di stress: può trasformarsi in un prolungamento delle ferie, con brevi momenti di vacanza anche durante i periodi di lavoro o scuola, senza jet lag, corse frenetiche o valigie da disfare. In questo passaggio graduale, il proprio nido diventa parte del relax. La staycation ci ricorda che la vacanza non è un luogo geografico, ma un atteggiamento: rallentare, osservare con curiosità e concedersi attimi di gioia quotidiana rendono ogni giorno più leggero. Non sostituisce i viaggi lontani, ma li affianca, aprendo la strada a una stagione nuova, dolce e sorprendentemente rigenerante.

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Il Fatto Quotidiano

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