Renzi lancia la sfida: “Se perde il referendum sulla giustizia, Meloni sarà costretta ad andare a casa”

  • Postato il 31 ottobre 2025
  • Politica
  • Di Blitz
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“È una riformicchia. Non è vero che si tratta di una riforma storica che cambierà la giustizia come dicono da destra gli ex giustizialisti. E non è vero che si tratta di un golpe come dicono da sinistra gli ex riformisti. Ci siamo astenuti come del resto ci eravamo astenuti per ragioni analoghe sulla legge Cartabia ai tempi del governo Draghi, pur essendo allora in maggioranza”. Lo afferma in un’intervista al Corriere della Sera, il leader di Italia Viva Matteo Renzi.

“La separazione delle carriere – aggiunge – c’è già e ogni anno solo 28 persone tra i quasi novemila magistrati cambiano funzione. Le pare storica una riforma che riguarda ventotto persone? Meloni ha come sempre messo una bandierina ideologica, ma per Garlasco o Bibbiano o la malagiustizia con questa riforma non cambierà assolutamente nulla”. La maggioranza sostiene che non è un referendum su Giorgia Meloni, ma secondo lei in caso di sconfitta la presidente del Consiglio potrebbe comunque subire dei contraccolpi? “Parliamoci chiaro – prosegue Renzi -. Se il governo fa una riforma e la impone in Aula impedendo che ci siano emendamenti è chiaro che se gli italiani votano contro, il governo va a casa. Fare un referendum su un testo scritto dal governo significa chiedere la fiducia, non al Parlamento ma agli italiani. Se perde, Meloni sarà costretta ad andare a casa, certo”. Quanto all’opposizione, Renzi suggerisce di “non appiattirsi sull’Associazione nazionale magistrati. E attenzione a perdere il voto riformista. Chi è riformista è sempre garantista, per definizione”.

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Blitz

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