Relazione Dia, nel Crotonese sempre egemone la cosca Grande Aracri di Cutro

  • Postato il 27 maggio 2025
  • Notizie
  • Di Quotidiano del Sud
  • 2 Visualizzazioni

Il Quotidiano del Sud
Relazione Dia, nel Crotonese sempre egemone la cosca Grande Aracri di Cutro

Share

La Relazione della Dia conferma la supremazia dei Grande Aracri in provincia di Crotone ma nel sistema criminale si inseriscono altri gruppi


CROTONE – Supremazia della cosca Grande Aracri. Non solo nella provincia di Crotone ma anche in quella di Catanzaro. La super associazione mafiosa di Cutro, stando alla Relazione 2024 della Dia, continua ad essere compagine criminale di riferimento anche per le altre famiglie mafiose della provincia di Crotone. Questo anche perché può contare su consolidate alleanze con le cosche della provincia di Reggio Calabria, del capoluogo di regione e dell’Alto Jonio cosentino.

LA RELAZIONE DELLA DIA RIBADISCE IL RUOLO DEI GRANDE ARACRI

I Grande Aracri, inoltre, vantano proiezioni anche fuori della Calabria. Farebbero parte della «medesima aggregazione criminale», secondo gli 007, anche le cosche cutresi dei Dragone, dei Martino e dei Muto, nel settembre 2024 colpita con l’operazione Sahel. Un’inchiesta che avrebbe confermato il legame dei Martino con i Grande Aracri ma anched il suo inserimento in un «“sistema” criminale operante in ossequio ad equilibri garantiti nonostante i vuoti di potere determinati da arresti o eventi omicidiari».

LEGGI ANCHE: ‘Ndrangheta, la Dia ricorre al mito di Proteo per spiegarne la «versatilità tattica straordinaria»

LA MAPPA

Nel capoluogo di provincia risulterebbero operative anche le famiglie Vrenna-Corigliano-Bonaventura-Ciampà e Barillari-Foschini, mentre nella località Marinella si registra la presenza dei Pugliese. Tra le operazioni menzionate nella parte della Relazione incentrata sul Crotonese, quella contro cinque esponenti delle famiglie Ciampà e Martino di Cutro, accusati di estorsione in concorso aggravata. Il provvedimento restrittivo è stato adottato al termine di un’indagine avviata nel settembre del 2023 sulla base delle denunce di diversi imprenditori vessati dalla pressione estorsiva.

Nella località Cantorato di Crotone sarebbe presente la cosca Tornicchio, mentre nella frazione di Papanice opererebbero le cosche Megna e Russelli, A Casabona risulta l’operatività della ‘ndrina Tallarico, finita al centro, nell’ottobre 2024, dell’operazione “Nemesis”, quella nell’ambito della quale venne arrestato anche l’ex sindaco Francesco Seminario. Una cosca, quella di Casabona,  in rapporto di subordinazione con la più strutturata cosca Farao-Marincola di Cirò Marina. Nell’area di San Leonardo di Cutro, si annovera la presenza delle cosche Trapasso e Mannolo e delle ‘ndrine Falcone, Scerbo e Zoffreo.

A Belvedere Spinello opera la cosca Iona-Marrazzo. Nel Petilino si registra la presenza dei Manfreda-Comberiati-Garofalo. A Mesoraca sarebbe attivo il clan Marrazzo. A Roccabernarda la cosca Bagnato. Nel Cirotano operano i Farao-Marincola con proiezioni al Nord Italia e in Germania. A Strongoli operano i Giglio. A Isola Capo Rizzuto le cosce Arena, Nicoscia, Manfredi, Capicchiano e Pullano.

SEQUESTRI PATRIMONIALI

Nell’aprile 2024, la Dia ha eseguito confische definitive a carico di otto imputati condannati nel processo “Profilo Basso”, ritenuti contigui alle consorterie ‘ndranghetiste di San Leonardo di Cutro e Roccabernarda. Il successivo giugno, sempre la Dia ha confiscato tre società attive in Calabria, Lazio e Lombardia nei settori della pulizia generale di edifici, del commercio all’ingrosso di macchine utensili, dell’attività dei call center, della costruzione di edifici per un valore di circa 500 mila euro.

A settembre la Dia ha messo i sigilli ai beni di un altro imprenditore condannato in Profilo Basso. L’uomo avrebbe investito denaro frutto di attività illecita nel settore immobiliare utilizzando le proprie compagini aziendali.

Share

Il Quotidiano del Sud.
Relazione Dia, nel Crotonese sempre egemone la cosca Grande Aracri di Cutro

Autore
Quotidiano del Sud

Potrebbero anche piacerti