Regolamento sulle antenne 5G, buona la seconda: la maggioranza fa passare la delibera
- Postato il 28 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Il consiglio comunale di Genova ha approvato, con il voto della sola maggioranza di centrodestra – e in seconda convocazione dopo la mancanza del numero legale della scorsa settimana – il nuovo regolamento comunale per l’installazione di impianti di teleradiocomunicazione, vale a dire il documento con cui l’amministrazione prova a governare, almeno in parte, il proliferare di antenne 5G per la rete di telefonia mobile sul territorio comunale.
Alla votazione ha assistito un gruppo di cittadini contrari alla diffusione di questa tecnologia, tra loro anche l’associazione Medici per l’ambiente. Il testo licenziato in commissione nelle scorse settimane non ha soddisfatto pienamente la minoranza che, in sede di discussione, ha presentato ordini del giorno ed emendamenti per introdurre più alle installazioni nei luoghi cosiddetti sensibili rimaste nel testo della giunta possibili seppur con una procedura rafforzata.
L’assessore Mario Mascia, e con lui la maggioranza che ha fatto quadrato con la giunta, ha spiegato che la normativa nazionale non consente ai Comuni di estendere divieti generici ma solo “di minimizzare l’esposizione ai campi elettromagnetici per i siti considerati appunto sensibili”. Secondo l’assessore questo significherebbe l’impossibilità di nuovi divieti mentre per l’opposizione “minimizzare” significa proprio impedire nuove antenne vicine ad asili, scuole, ospedali e istituti di cura.
Alcuni dei suggerimenti dell’aula, minoranza compresa, sono stati accolti in un maxi emendamento della stessa giunta. Il voto finale ha visto 20 sì, 14 presenti non votanti e un contrario, Mattia Crucioli di Uniti per la Costituzione.
La maggioranza questa volta è riuscita a reggere alla prova dei numeri in sala rossa, quindi a non andare “sotto”, grazie all’assenza di alcuni consiglieri di minoranza, Paolo Gozzi (ex Vince Genova, oggi Liguria al centro), Maria José Bruccoleri e Ariel Dello Strologo (Pd) e al fatto che la poltrona lasciata vacante dal Dem Alberto Pandolfo (andato in parlamento) non sia ancora stata attribuita a Gianni Crivello. Inoltre Umberto Lo Grasso, ex lista Toti passato recentemente al Misto, ha votato con il centrodestra.
“L’esito della votazione di 20 voti a favore, uno solo contrario e 14 presenti non votanti evidenzia tutta la strumentalità fine a se stessa dell’ostruzionismo e della opposizione registrati su questa proposta di regolamento atteso dal 2001 – ha commentato al termine della votazione sul regolamento per l’installazione degli impianti di teleradiocomunicazione l’assessore comunale Mario Mascia – ora tutta la città potrà verificare nomi e cognomi di chi si è confermato complice inerte ed insospettabile dello status quo: evidentemente ai ‘signornó’ stava bene che, fino ad oggi, delle belle antennone potessero spuntare da un momento all’altro come funghetti davanti alle finestre dei Genovesi, senza che nemmeno il Comune avesse in mano alcuno strumento giuridico per dire la sua. Ho sentito persino inneggiare alla “vivisezione” del territorio, un termine orrendo che evoca orrori antianimalisti ed anche urbanistici”.