Regolamento artisti di strada, il Comitato Centro Storico alla giunta Salis: “Non smantellatelo”

  • Postato il 12 luglio 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
artisti di strada

Genova. Dopo l’annuncio dell’assessora Tiziana Beghin a proposito del regolamento sugli artisti di strada, che la giunta Salis vuole “rivedere completamente rivedere entro l’autunno“, c’è chi chiede invece di non smontare l’impostazione della giunta Bucci.

A intervenire oggi in una nota è il Comitato Centro Storico di Genova che giudica con “preoccupazione” le intenzioni del Comune. “Riteniamo fondamentale preservare il quadro normativo introdotto con il regolamento approvato nel 2024, ispirato alle buone pratiche adottate in molte grandi città italiane, anche amministrate dal centrosinistra, e costruito attraverso un percorso partecipato e strutturato durato oltre due anni – sottolineano i cittadini -. Quel regolamento ha introdotto criteri chiari per garantire equilibrio e convivenza: limiti acustici, rotazione degli artisti, prenotazioni tramite app, tutele per le aree sensibili. Ha permesso di superare criticità che avevano trasformato spazi pubblici in palchi permanenti, come dimostrano le oltre 1.200 ore di musica registrate in soli cinque mesi a San Lorenzo prima della riforma”.

“Oggi – sostiene il comitato – l’arte di strada a Genova è pienamente tutelata: oltre 70 postazioni attive nel Municipio I e possibilità di esibirsi in tutta la città, da Nervi a Voltri. A differenza di molte altre città italiane, tra cui Milano, Firenze, Bologna e Venezia, Genova consente oltre 40 postazioni musicali anche nel centro storico, con regole meno restrittive. Come comitato, riteniamo che l’attuale regolamento funzioni e non debba essere messo in discussione, ma semmai rafforzato nella sua applicazione, in particolare sul fronte dei controlli. Già lo scorso aprile abbiamo avanzato una serie di proposte migliorative, emerse dal confronto con cittadini e artisti: potenziare i controlli, limitare le amplificazioni in aree fragili, introdurre filtri acustici nell’app di prenotazione, estendere gli orari al Porto Antico in accordo con gli esercenti”.

“Le regole, se equilibrate, non limitano la libertà: la rendono possibile per tutti – prosegue il gruppo di residenti del centro storico -. Tornare indietro con una liberalizzazione indiscriminata significherebbe ignorare le normative vigenti in materia di acustica e tutela della quiete pubblica, banalizzare la complessità della convivenza urbana e sacrificare l’interesse collettivo, alimentando letture ideologiche e parziali che falsano il confronto tra cittadini. Vorrebbe inoltre dire vanificare il lavoro svolto da periti acustici, tecnici amministrativi e urbanistici del Comune, e ignorare criticità reali e segnalazioni documentate di disturbo e irregolarità che, come comitato, abbiamo già condiviso con esponenti dell’attuale maggioranza”.

Siamo disponibili a partecipare a un confronto istituzionale serio e trasparente, mettendo a disposizione l’ampia documentazione raccolta (oltre mille video, perizie fonometriche e dossier tecnici) affinché il dibattito si fondi su dati oggettivi e non su rappresentazioni distorte o strumentali. Invitiamo pertanto l’amministrazione a non disperdere quanto faticosamente costruito”, concludono.

Ad accodarsi ai timori dei residenti è Ilaria Cavo, capogruppo di Noi Moderati-Orgoglio Genova in consiglio comunale: “Gli artisti di strada rappresentano la libera espressione dell’arte e la vitalità conosciuta da Genova in questi ultimi anni. Contemporaneamente è doveroso considerare le giuste esigenze dei residenti e di chi chiede il rispetto delle norme. Il regolamento introdotto dal Comune di Genova, frutto di un lungo lavoro di confronto, rappresentava un punto di equilibrio in quanto riconosceva i giusti spazi agli artisti e alcune limitazioni in grado di garantire i cittadini. Metterlo in discussione, come ha annunciato l’assessore Beghin, rischia di mettere in pericolo questo equilibrio. Se si tratterà di valutare piccoli correttivi o inserire migliorie, sarà importante il confronto avviato, ma ci sia la garanzia che quell’equilibrio non venga messo in discussione e che non si smantelli, anche in questo caso, quello che con il tempo si è costruito”.

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti