Regionali Toscana, crollo Lega. Le accuse di Molinari e Baldini a Vannacci: “Impariamo dagli errori”, “Ha distrutto il partito”
- Postato il 15 ottobre 2025
- Politica
- Di Blitz
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Dopo il pesante calo della Lega alle Regionali in Toscana, il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari ammette il risultato deludente, invitando a una riflessione profonda sul futuro del partito. “Dagli errori si deve imparare”, afferma, riconoscendo che il passo falso nasce da “un messaggio politico ideologico” in cui molti elettori leghisti non si sono riconosciuti.
Il riferimento, pur senza citarlo esplicitamente, è al vicesegretario Roberto Vannacci, figura divisiva all’interno del movimento. “La Lega vince quando parla di autonomia e federalismo”, ricorda Molinari, sottolineando che “in Toscana evidentemente non è andata bene” e che occorre “non ripetere gli errori, valorizzando gli amministratori sul territorio”.
Durante una conferenza stampa alla Camera, il capogruppo ribadisce: “La Toscana è una Regione che aveva una sua classe dirigente, che in questa campagna elettorale è stata estromessa. Lanciare un messaggio politico così ideologico non è il messaggio della Lega”.
Il messaggio sbagliato e l’identità del partito
Molinari individua la radice del problema nel cambio di rotta comunicativo e nella perdita dell’identità “post ideologica” che aveva garantito il successo del Carroccio. “La Lega ha preso sempre voti da destra, da sinistra e dal centro proprio perché post ideologica”, spiega. “Se si fa meno della media nazionale, vuol dire che buona parte degli elettori leghisti in quel messaggio non si è riconosciuta. Ripartiamo da questo errore e non commettiamolo più”.
Le parole del capogruppo aprono così un fronte di autocritica che va oltre la sconfitta toscana, toccando la questione più ampia dell’identità del movimento, sempre più diviso tra anima territoriale e pulsione ideologica.
La denuncia di Baldini e la “Caporetto del generale”
Ancora più dura è l’analisi di Massimiliano Baldini, consigliere regionale uscente della Lega, che parla senza mezzi termini di una “Caporetto del generale Vannacci”, al quale “è stato permesso di distruggere la Lega Toscana”. Secondo Baldini, le liste sarebbero state “confezionate al contrario”, con un “listino bloccato a vantaggio di un amico di naja” e una campagna elettorale “basata su volgarità, provocazioni becere e richiami nostalgici”.
L’ex consigliere denuncia la “vannaccizzazione” del partito, che ha “calpestato un caposaldo della Lega, il rispetto per la militanza e l’esperienza”, consegnando le candidature a “personaggi impresentabili e non riconosciuti dalle comunità”.
Il bilancio è impietoso: da nove consiglieri nel 2020 a uno solo nel 2025, il fedelissimo di Vannacci. “Per avere un futuro, il generale deve essere immediatamente congedato dai ruoli di guida del partito”, conclude Baldini, avvertendo che con questi numeri “la Lega Toscana non elegge più nessuno a Roma e presto lo stesso accadrà nei consigli comunali del 2026”.
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