Regionali, Calenda: “La Liguria cresce meno della media italiana, lo sviluppo economico è la nostra bussola”

  • Postato il 21 ottobre 2024
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Genova. Pienone alla sala Cap di via Albertazzi per l’incontro organizzato da Patto Civico Riformista con il leader di Azione, Carlo Calenda. A fare gli onori di casa Cristina Lodi, capogruppo del partito centrista in Comune a Genova e candidata alle elezioni regionali. Andrea Orlando è arrivato “in scivolata”, dopo l’appuntamento di piazza a Sestri Ponente, con Elly Schlein, proprio mentre Calenda stava parlando (bene) di lui.

“Perché lo abbiamo scelto? – spiega, ancora una volta, Calenda – perché molto banalmente noi eravamo all’opposizione di Toti e di Bucci, Azione lo era qui con Cristina Lodi e Pippo Rossetti, e lo siamo stati a buona ragione, io vengo da Erzelli dove ho visitato il magnifico ospedale, sapete, a ogni campagna elettorale mi portano a visitare questo ospedale che non c’è ma che è stato inaugurato un tot di volte”.

“La Liguria oggi cresce meno della media italiana – aggiunge Calenda – ha un problema di crescita molto significativo, ha una sanità che è un colabrodo, io ho avuto parole anche di stima per Bucci ma lui ha fatto tutta la campagna con toni di aggressività e privi di merito, e con una rivendicazione che, lasciatemi dire, è un po’ semplicistica della gestione Toti, come se quella fosse stata una luminosa parentesi per la Liguria, ma i dati non dicono questo, credo che abbiamo fatto la scelta giusta, Andrea Orlando è una persona di governo, istituzionale, sa come interfacciarsi con l’Europa, con i fondi europei, per me è la persona giusta per fare questo lavoro”

In una sfida elettorale “sul filo di lana” – stando agli ultimi sondaggi – e dove ogni contributo sarà fondamentale, Calenda preferisce non parlare di percentuali e obiettivi per la lista Patto civico riformista, che comprende anche Azione.

“Porta una sfiga clamorosa – scherza Calenda – e non ho intenzione di fare mai più previsioni nella vita, il nostro obiettivo è costruire l’area riformista di questa coalizione, quella che terrà la barra dritta sulle infrastrutture, sulla questione dello sviluppo economico e della sanità, e chi vota la nostra lista sa che questa è la nostra bussola, io ho chiesto garanzie ad Andrea Orlando prima di entrare nella coalizione che le infrastrutture siano in modo tassativo ed espresso portate avanti”.

“Una convinzione di supporto ad Andrea – continua – è stata confermata da una pessima campagna elettorale di Bucci e lo dico essendo stato uno che quando c’era da dire che faceva le cose bene l’ha detto, è stata una campagna elettorale totalmente rivendicativa, aggressiva, inutile, e anche nel merito… Ho fatto un confronto con Rixi in televisione sulla gronda in cui ha detto quattro cose diverse in un minuto, cioè che la gronda non ha bisogno di finanziamento pubblico, che però forse sì perché la concessione è più breve, che però anche se ne ha bisogno i soldi non ce li hanno ma forse li stanzieranno”.

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“Noi saremo l’ala della coalizione che starà attenta alla questione dello sviluppo economico – ribadisce il leader di Azione – guardate che i dati della Liguria non vanno bene per nulla, e questa è una regione che non può parlare solo di porti, perché esiste la manifattura, oggi ho fatto un punto con tutti gli enti che si occupano di ricerca, ha delle vere eccellenze che devono essere messe a sistema, e invece qui si parla solo di porti e supermercati, non può funzionare così”. E a chi gli chiede se non tema dissensi in coalizione, Calenda risponde: “No, non lo temo perché Andrea è della vecchia scuola, cioè acciaio ed elettrificazione come diceva Lenin quindi non c’è il rischio che deindustrializzi”.

Autore
Genova24

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