Regionali Calabria, Toscano: «Noi, la scintilla di una nuova Calabria»

  • Postato il 4 ottobre 2025
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Regionali Calabria, Toscano: «Noi, la scintilla di una nuova Calabria»

Il candidato di Democrazia sovrana e popolare alla presidenza della Regione, Francesco Toscano, chiude la sua campagna elettorale a Tropea. Sul palco Marco Rizzo e i candidati al Consiglio del collegio centro, Caterina Villì e Antonella Veneziano


VIBO VALENTIA – In una fredda serata tropeana, dall’alto del balcone dello storico palazzo dell’Antico Sedile, si consuma l’ultimo atto della campagna elettorale di Francesco Toscano, candidato per Dsp alla presidenza della Regione. Ad ascoltare lui, Marco Rizzo e ai candidati al Consiglio del collegio centro, Caterina Villì e Antonella Veneziano, una platea che ha sfidato il vento gelido.

IL COMIZIO DI CHIUSURA UN UNA FREDDA SERATA A TROPEA


Un’ora di comizio dai toni accesi, sferzanti come il ponentino che ha attraversato il territorio vibonese dall’inizio della giornata, esponendo i motivi per i quali Democrazia sovrana popolare sia la migliore proposta contro «chi ha governato per anni questa regione fallendo miseramente l’obiettivo».

SUL PALCO CON TOSCANO MARCO RIZZO


Ad aprire gli interventi, Rizzo, candidato in tutti i collegi della Calabria ricordando che Dsp ha «fatto irruzione nei confronti del partito unico del totalitarismo globalista e liberista. La destra e la sinistra sono due facce della stessa medaglia. Francesco Toscano, Dsp, Marco Rizzo e tutti noi siamo il “tertium non datur”. Siamo un’altra cosa. Il sovranismo popolare, una nuova teoria politica del terzo millennio, parla dell’unione del ceto medio con la classe lavoratrice in termini interni e parla di pace e mondo multipolare su politica internazionale. Arriveremo. Non so se arriveremo proprio in questo weekend in Calabria, ma arriveremo. Oggi la destra e la sinistra sono davvero due facce alla stessa medaglia. Avete visto, la gente non va più a votare. Tra un po’ andranno a votare solo quelli che vengono assunti da una parte o dall’altra. Noi siamo un’altra cosa».

«NOI SIAMO UN’ALTRA COSA RISPETTO A DESTRA E SINISTRA»


Dsp si rivolge all’elettorato attivo ma principalmente passivo, «quelli che non vanno a votare, che ormai sono la maggioranza degli italiani, la maggioranza dei calabresi, e noi vorremmo essere il primo partito tra quelli che non vanno alle urne da tempo e che per la prima volta tornano a farlo. Il protagonismo di una politica che oggi è sottoposta alla grande finanza e all’economia deve essere ribaltato, perché la considerazione vera oggi da fare, anche rispetto alle questioni internazionali, è che nelle cosiddette democrazie la politica è sottoposta all’economia. Nelle cosiddette autocrazie, la politica governa l’economia. Bisogna riflettere su questo».

RIZZO SULLA SANITÀ: « VOGLIAMO DARE LA GESTIONE AI MEDICI, AI CITTADINI»


E sulla sanità, Rizzo ha ricordato come le Regioni spendano «l’80 del bilancio per la sanità ma in tutti questi anni né la destra né la sinistra hanno fatto qualcosa. Noi vogliamo togliere la gestione della sanità alle Regioni, darla ai medici, ai cittadini».

TOSCANO: «SIAMO IL PUNTO DI PARTENZA DI UNA NUOVA IDEA DI RINASCITA»

Quindi l’intervento del candidato alla presidenza della Regione, Francesco Toscano per il quale «esiste una parte di Italia e di Calabria che guarda al mondo con occhi diversi e noi siamo il punto di partenza di un’idea di rinascita contro forze che non hanno mai amato questa regione». Toscano ha rilevato che la campagna elettorale di Dsp si è concentrata nel denunciare i sistemi di potere che da 30 anni si alternano al governo di questa regione senza dare risposte ai cittadini, come sulla sanità dove, il diritto alla salute rimane soltanto sulla carta. È comodo per la Meloni venire in Calabria tre giorni prima del voto a promettere ciò che non si è fatto prima”.

«DESTRA E SINISTRA SUPINE A BRUXELLES»


Insomma destra e sinistra hanno fallito anche perché continuano «mettersi supine a Bruxelles, piuttosto che dare ascolto alle istanze dei cittadini, scegliendo di difendere gli interessi privati e privatistici. Le nostre liste non sono infarcite di politicanti e capi della sanità privata ma di semplici cittadini, onesti e laboriosi, e la nostra proposta vuole rappresentare la sfida della parola contro gli apparati e le clientele degli altri che finiscono con l’essere schiavi di quel sistema. Noi siamo la scintilla di una nuova Italia».

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