Regionali Calabria, focus sul programma di Francesco Toscano
- Postato il 1 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Regionali Calabria, focus sul programma di Francesco Toscano
In vista delle elezioni regionali del 5 e 6 ottobre, un focus sui programmi dei candidati a presidente, con Francesco Toscano candidato per Democrazia sovrana e popolare. La Calabria «sovrana», tra moneta fiscale e marchio unico
OLTRE gli slogan, i botta e risposta, le polemiche e i meme di questa campagna elettorale ci sono i programmi dei tre candidati alla presidenza della Regione Calabria. Li abbiamo letti e in questo spazio vi proponiamo, per ciascun candidato presidente, una sintesi delle principali (e anche delle più curiose) proposte contenute. Oggi terza e ultima uscita, dedicata al programma di Francesco Toscano, candidato di Democrazia sovrana e popolare.
LA CALABRIA che Francesco Toscano immagina nel suo programma è una Calabria – la descrive così – «sovrana». Una Calabria – è lo slogan che apre le circa 40 pagine di documento – che cura, che lavora, che resiste. Una terra ricca di risorse, scrive, eppure povera. La responsabilità? Per il candidato di Democrazia sovrana popolare la colpa è «di trent’anni di governi-fotocopia, di destra e di sinistra, che hanno eseguito gli ordini di Bruxelles e di Roma». Questi governi «hanno chiuso 18 ospedali, lasciato strade dissestate, ridotto i giovani all’emigrazione, consegnato la nostra economia a potentati e multinazionali».
IL PROGRAMMA DI FRANCESCO TOSCANO IN 40 PAGINE DI DOCUMENTO
Povertà e degrado, quindi, «non sono incidenti, sono stati un progetto politico imposto dall’alto». Toscano allora si propone come la terza via, ma non nel senso del Laburismo di Tony Blair. Si definisce l’alternativa ai suoi competitor, Occhiuto e Tridico, «due facce della stessa medaglia, garanti di gruppi di potere che hanno impoverito e commissariato la Calabria».
Fatta questa premessa e dato un po’ di contesto a quella che è la proposta politica di Dsp, passiamo in rassegna alcuni dei progetti di Toscano per la Calabria, contenuti nel suo programma.
SANITÀ, LA QUESTIONE DELLE QUESTIONI
In Calabria, dice Toscano, la salute non è più uno dei diritti fondamentali, ma un lusso. Cosa fare? Innanzitutto «via il commissario» e basta con i piani di rientro – qui servirà la negoziazione con il Governo – sostituiti con un piano straordinario di ricostruzione sanitaria, con l’obiettivo di riportare i Lea sopra la soglia minima entro due mesi. Toscano si impegna poi a sostenere, con una proposta di legge nazionale, l’abrogazione del decreto legislativo 502/1992, che ha traghettato dalle Usl alle aziende sanitarie. Promette la riapertura di almeno 10 ospedali chiusi in aree strategiche, il rafforzamento delle cure domiciliari, il potenziamento degli screening. Si pone come obiettivo la riduzione del 30% in un anno delle liste d’attesa, aprendo le agende, assumendo personale, puntando sulla telemedicina.
FRANCESCO TOSCANO E LE PROPOSTE IN TEMA LAVORO
Dsp propone un «piano straordinario per il lavoro» che garantisca 100mila opportunità in cinque anni. Cosa si intende? Assunzioni (30mila contratti stabili), ma non solo. Dentro ci sono anche tirocini, apprendistati, stabilizzazioni, start-up, imprese agricole, borghi rigenerati, turismo, distretti del cibo: ovvero tutte le ricadute delle politiche che Toscano promette di attuare e che possono trasformarsi in lavoro.
Il candidato di Dsp propone anche formazione gratuita per i mestieri molto richiesti dalle imprese ma che non si trovano più, come muratori, cuochi, elettricisti, tecnici digitali o operatori turistici.
Per contrastare il precariato, Toscano prevede l’inserimento di clausole sociali nei contratti pubblici (chi prende fondi deve assumere regolare) e ispettorati potenziati per combattere il lavoro nero.
INTERVENTO PUBBLICO
Toscano punta alla riforma di Fincalabria, la finanziaria regionale che per il candidato di Dsp finora ha agito solo da «burocrate dei bandi» e che con lui diventerà, assicura, “Agenzia di sviluppo e investimento pubblico regionale”. Tra le sue funzioni la possibilità di erogare credito agevolato a pmi e start-up, di offrire garanzie per cooperative e imprese giovanili, di partecipare a imprese strategiche nei campi dell’energia, dei trasporti, del turismo.
LA MONETA FISCALE REGIONALE
Il programma di Toscano vuole anche introdurre la moneta fiscale regionale. Di per sé la moneta fiscale non è una moneta legale, ma un titolo ceduto dall’ente e che può essere speso ad esempio per pagare tasse o ottenere sconti fiscali.
LA RISCA
Quella di Toscano si chiamerà Risca (risparmio integrato sociale Calabria) e sarà un conto elettronico regionale che accredita crediti d’imposta Irap, cedibili a famiglie e imprese.
POLITICHE SOCIALI NEL PROGRAMMA DI TOSCANO
In Calabria quasi la metà della popolazione è a rischio povertà. Toscano propone un “piano straordinario” in grado di scendere sotto il 40% in tre anni. Assicura di aumentare i fondi ai Comuni per l’assistenza di base (mense scolastiche, trasporto studenti, sostegno alle famiglie fragili), la riqualificazione di 20mila alloggi Aterp entro il 2030, asili nido pubblici in ogni comune sopra i 5mila abitanti, detrazioni fiscali e contributi per famiglie numerose, il potenziamento dei centri diurni e dei servizi di assistenza domiciliare. A sostegno delle famiglie, Toscano lancia anche il bonus natalità regionale: mille euro ogni nuovo nato residente in Calabria.
AMBIENTE
Qui Toscano prevede – oltre a bonifiche delle aree industriali dismesse e delle coste inquinate, a depuratori funzionanti in ogni città costiera, a un recupero dei fiumi «oggi discariche a cielo aperto» – un piano regionale dei rifiuti che punta al 70% di raccolta differenziata entro cinque anni e una moratoria su impianti eolici e fotovoltaici selvaggi: «Sì alle rinnovabili, no alla colonizzazione energetica».
AGRICOLTURA E DISTRETTI SPECIALI
«Meglio giovani nei campi che campi in mano alla ‘ndrangheta» scrive Toscano. Nel programma ha inserito, ad esempio, il fondo “Ritorno alla terra”, per dare terreni demaniali e beni confiscati ai giovani che avviano imprese agricole, il credito agevolato da Fincalabra, il sostegno a piccoli e medi impianti di trasformazione (oleifici, caseifici, cantine, pastifici). Previsto anche il «rafforzamento» dei distretti del cibo calabrese (dal bergamotto al vino, dall’olio agli agrumi, così via) e il «coordinamento» di filiere locali con marchio unico “prodotto sovrano di Calabria”.
TURISMO
Anche qui ritorna il marchio unico “Calabria Sovrana – Terra di Cultura e Natura”. Toscano immagina un’Agenzia pubblica regionale unica per il turismo e la cultura, «per promuovere la Calabria senza intermediari stranieri». Nel programma anche l’obiettivo di destagionalizzare il turismo e creare itinerari integrati mare, montagna, borghi.
LE IDEE DI FRANCESCO TOSCANO PER IL SETTORE ISTRUZIONE
Per contrastare l’abbandono scolastico Toscano ha previsto nel programma tutor territoriali e doposcuola pubblici gratuiti nelle aree più a rischio e borse di studio e trasporto gratuito per studenti delle zone interne. Nel programma un piano straordinario per l’edilizia scolastica, in sinergia con «Province sovrane». E per quanto riguarda le università si punta a «rafforzare» i tre atenei e ad attrarre studenti e ricercatori da tutto il bacino mediterraneo
ENERGIA
Dello «stop alla colonizzazione energetica» abbiamo detto prima. Accanto a questo, Toscano nel programma prevede un fondo regionale per sostenere la nascita di almeno 500 comunità energetiche entro il 2030 e l’installazione di pannelli solari gratis per le famiglie a basso reddito, con la Regione che anticipa l’investimento e recupera dai risparmi in bolletta. La gestione degli invasi è prevista tutta pubblica, affidata agli enti pubblici locali, e si immagina un piano per ridurre le perdite delle reti idriche (-30% in cinque anni). In generale, Toscano si propone di rivedere le concessioni sull’energia, «con clausole di ritorno economico al territorio».
TRASPORTI E INFRASTRUTTURE
Toscano prevede di completare tutte le opere avviate o attese da anni, dalla 106 all’alta velocità fino al raddoppio e all’elettrificazione delle linee regionali. E il Ponte? Democrazia sovrana e popolare non è contraria a priori. Toscano quindi dice sì al Ponte, ma con alcune condizioni. «Si devono contemporaneamente mettere in sicurezza strade, ferrovie e reti idriche» e si deve garantire «continuità territoriale a prezzi popolari». «Solo così il Ponte può essere considerato come parte di un sistema completo, non come speculazione isolata per far indossare a Occhiuto e Salvini un vestito da faraone» conclude.
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