Reggio, incendio doloso distrugge furgone di un caseificio. Libera: «grave attentato»
- Postato il 7 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Reggio, incendio doloso distrugge furgone di un caseificio. Libera: «grave attentato»
Incendio doloso a Reggio Calabria: distrutto furgone di un caseificio aderente a Libera. L’associazione parla di «gravissimo attentato».
REGGIO CALABRIA- Un incendio, probabilmente doloso, ha completamente distrutto un furgone Peugeot di proprietà del caseificio “Delizie della Natura”, un’impresa nota per aver aderito alla rete di Libera. E’ avvenuto questa notte, tra lunedì e martedì 7 ottobre 2025. Il mezzo era parcheggiato all’angolo di via Spanò con via Frà Gesualdo Melacrino, vicino a piazza Carmine quando è stato avvolto dalle fiamme. Il furgone è così andato completamente distrutto. Le fiamme hanno causato danni ingenti, coinvolgendo anche altri mezzi parcheggiati, oltre a danneggiare la saracinesca dell’attività commerciale e la facciata dell’immobile. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco per spegnere il rogo e gli agenti delle Volanti e della Scientifica della Polizia di Stato. La Procura di Reggio Calabria ha affidato le indagini alla Squadra Mobile. I poliziotti stanno esaminando le immagini delle telecamere presenti nella zona nel tentativo di identificare i responsabili.
LIBERA REGGIO CALABRIA: «L’INCENDIO AL CASEIFICIO GRAVISSIMO ATTENTATO, RISPOSTA È LA DENUNCIA»
L’episodio ha suscitato la ferma condanna di Libera Reggio Calabria, che parla di un «gravissimo attentato». L’associazione ha subito sottolineato come il caseificio colpito sia una delle prime imprese ad aver aderito alla sua rete. «Al linguaggio della ‘Ndrangheta risponderemo con il linguaggio della resistenza e della denuncia, accanto alle forze dell’ordine e alla magistratura, continuando il nostro impegno per liberare» Reggio Calabria dalle ‘ndrine e «da ogni forma di corruzione e violenza», ha commentato Libera.
L’associazione ha ricordato che la città «è costretta a subire l’ennesimo atto intimidatorio», evidenziando come negli ultimi mesi «diverse attività commerciali sono state attenzionate dalle locali cosche mafiose: bar, negozi, attività portate avanti in beni confiscati, ma anche giornalisti e amministratori sono state vittime di attentati e minacce. Un linguaggio violento – conclude Libera – attraverso il quale le ‘ndrine cercano di condizionare la vita economica e sociale del territorio».
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Reggio, incendio doloso distrugge furgone di un caseificio. Libera: «grave attentato»