Re Carlo “non parla più al principe William, questa volta è davvero contrariato”: ecco cosa sta succedendo

  • Postato il 7 ottobre 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Le confessioni davanti alle telecamere sono ormai l’incubo conclamato di Carlo III. In principio fu la ex moglie, Lady D che seduta su un divano, col viso contrito, confessò apertamente la sofferenza di vivere in un “matrimonio a tre” per i tradimenti subiti; poi fu la volta di Harry, il secondogenito ribelle che concesse alle telecamere di tv e documentari (compreso un libro) una serie di riflessioni al veleno dedicate alla sua storia di sofferenze all’interno della famiglia reale. Ora, lasciando tutti di stucco, anche William ha deciso di lasciarsi sedurre dall’obiettivo amplificando emozioni e pensieri mai espressi prima, davanti ad un microfono.
Il re, Carlo III, pare che questa volta sia davvero “contrariato”, per dirla all’inglese. Padre e figlio non si parlerebbero più, secondo alcune fonti vicine al sovrano; fatale, l’intervista rilasciata dal primogenito all’attore Eugene Levy per la puntata di The Traveler andata in onda su Apple TV. “Candidamente”, l’erede al trono avrebbe spiegato di voler cambiare le regole a corte, comprese quelle legate all’educazione dei figli. “Spero che non torneremo ad alcune pratiche del passato con cui Harry ed io abbiamo dovuto crescere e farò tutto il possibile per assicurarmi che non regrediremo in quella situazione”.

William è arrivato in monopattino attraversando i grandi giardini di Windsor; ha accompagnato il suo ospite tra le stanze piene di storia del castello più amato dalla nonna Elisabetta II, mentre il suo cane Orla gli scodinzolava al fianco e, infine, ha aperto il suo cuore davanti ad un succo di cedro e una birra al pub. Una operazione simpatia studiata in ogni dettaglio per riconquistare terreno dopo il grande successo ottenuto dal fratello Harry nella sua recente visita a Londra e poi in Ucraina, secondo alcuni osservatori. “Una scelta calcolata” per mandare segnali forti, e pericolosi, la lettura di Carlo III filtrata da chi lo conosce bene. “Non si tratta solo di tensioni familiari ma della Corona stessa” avrebbe lasciato intendere la fonte reale interpretando le reazioni di un sovrano preoccupato al punto di decidere di non parlare più con il figlio. William questa volta avrebbe superato il segno, il suo tono rappresenterebbe “una minaccia” all’unità stessa della monarchia, a maggior ragione, in un momento delicato come questo.

L’erede al trono, infatti, oltre a lasciarsi sfuggire qualche allusione sulle dinamiche di corte che avrebbero impattato la sua crescita e quella di suo fratello, chiamato in causa e sopratutto per nome, dopo anni, si sarebbe spinto oltre annunciando l’intenzione di riformare la monarchia stessa. “Ha parlato candidamente” il commento del suo intervistatore, Eugene Levy che ha portato a casa uno scoop degno di nota; “ha calcolato tutto” secondo un padre ferito e ormai incapace di tenere le briglie di una Ditta, così viene chiamata la casa reale britannica, smantellata dall’interno, dai suoi stessi figli. “Penso di poter dire con certezza che il cambiamento è nei miei programmi – ha scandito William a sorpresa, aggiungendo – un cambiamento per sempre; e lo accetto e mi piace, questo cambiamento non lo temo”. Insomma, nei piani dell’erede al trono si prospettano rivoluzioni, magari non “drastiche e radicali” ma senza dubbio “necessarie”.

Musica per le orecchie di Harry che per primo aveva dato fuoco alle polveri nella disperata richiesta di un cambio di rotta nelle rigide regole di una corte centenaria; un incubo per Carlo III che, nonostante le forze piegate dall’età e dalla malattia, sta facendo di tutto per mantenere in piedi una istituzione orfana di una figura carismatica come quella della sua compianta madre. Elisabetta II non si è mai sognata di mettere in discussione nulla, ha sempre lavorato a testa bassa, mettendo il dovere davanti a tutto, compresa la sua famiglia. “Never complain, never explain”, il suo mantra fatto di zero lamentele e ancora meno spiegazioni. Esattamente il contrario di quello che hanno scelto di regalare ai sudditi i suoi nipoti, i rampolli della casa reale che sembrano sempre più ispirati dalle “regole” di mamma Diana che non dal rigido protocollo della Corona. La preoccupazione di Carlo III potrebbe essere ben fondata se si guarda al modello del passato; la decisione di chiudersi nel silenzio con il suo erede quando aveva appena ricominciato a parlare con il figlio ribelle fuggito in California deve essergli costata cara.

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Il Fatto Quotidiano

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