“Quell’audio lo puoi buttare nella spazzatura”, “Noi facciamo il nostro lavoro”: scintille in diretta tra Roberta Bruzzone e Alberto Matano
- Postato il 16 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Durante “La Vita in Diretta” di giovedì 15 maggio, è andato in scena uno scontro acceso tra Alberto Matano e Roberta Bruzzone. Il tema è l’omicidio di Pierina Paganelli, uccisa la notte del 3 ottobre 2023 in via del Ciclamino a Rimini. La criminologa difende la testimone Valeria Bartolucci. Il conduttore contesta. Ma andiamo con ordine. In trasmissione viene mandata in onda una telefonata tra Bartolucci, moglie dell’imputato Louis Dassilva, e l’inviato Valerio Scarponi. Nella registrazione, datata febbraio, la donna rivolge accuse pesanti e parla del corpo della vittima. Dopo aver ascoltato l’audio, Bruzzone prende subito posizione: “Guarda, quell’audio è la fotografia precisa di uno dei momenti di disperazione più profondi che, purtroppo, Valeria ha affrontato. È in una condizione alterata, si percepisce perfettamente. Quell’audio lo puoi prendere e buttare nella spazzatura e non fai un soldo di danno. È una roba veramente, totalmente inutile. È una donna divorata dall’angoscia che sta parlando in una condizione alterata. Né più né meno di questo”.
Matano ribatte: “Però scusami, ma questo significa, però, allora che la procura ha ragione per ritenere Bartolucci inattendibile”. La criminologa non ci sta: “No, la Bartolucci è pienamente attendibile. Ha reso dichiarazioni in un periodo della sua vita in cui è stata perfettamente in grado di rispondere a tutte le domande e argomentare in maniera oltremodo precisa. Noi abbiamo tutta la documentazione. Quello è un periodo, una finestra temporale di scoramento, di angoscia, diciamo, veramente un momento difficile, forse tra i momenti più bui della sua vita, e si trovava in una grande fragilità. Mi dispiace che quella fragilità sia stata evidentemente posta nelle mani sbagliate. Scusate se mi permetto. Perché lei si è fidata di una persona, evidentemente, non ritenendo di ricevere questo tipo di trattamento. Abbi pazienza ma non posso dire diversamente”.
Il giornalista prende le difese dell’inviato: “No, però noi facciamo il nostro lavoro”. Bruzzone replica: “Per carità, lui fa delle scelte. Io ti dico, da consulente della signora Bartolucci, che lei si è fidata della persona sbagliata”. Matano insiste: “No, allora tu lo puoi dire se è vero, come state affermando voi, che la condizione era alterata. Però io devo dire che, da giornalista, qualora dovessi avere tra le mani una specie di confessione… abbiamo aspettato la chiusura delle indagini, prima che poi questo documento fosse divulgato”. La criminologa ribadisce: “Quel documento non ha nessun rilievo ai fini di richiesta”. E il conduttore quindi chiude: “Lo valuterà chiaramente il pubblico ministero se non ha rilievo. Noi, però, diligentemente abbiamo consegnato il documento”.
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