Quattro relatori per la manovra: Borghi (Lega), Borghese (Nm), Damiani (FI) e Liris (FdI). Pd e Avs: “La maggioranza si litiga poche briciole”
- Postato il 6 novembre 2025
- Speciale Legge Di Bilancio
- Di Il Fatto Quotidiano
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Saranno quattro i relatori della legge di Bilancio 2026: Guido Quintino Liris (Fratelli d’Italia), Dario Damiani (Forza Italia), Claudio Borghi (Lega) e Mario Borghese (Noi moderati). Lo ha annunciato il presidente della Commissione Bilancio del Senato, Nicola Calandrini (FdI), fissando a venerdì 14 novembre il termine per la presentazione degli emendamenti. Durante la sua audizione davanti alle commissione congiunte, il ministro Giancarlo Giorgetti ha ricordato che il Parlamento potrà intervenire sul testo “fermo restando il rispetto degli obiettivi programmatici fissati dal DPFP”, ma ha avvertito che i nuovi vincoli europei impongono “un’attenta valutazione degli effetti finanziari delle proposte emendative”, anche per evitare la formazione di nuovi residui di spesa.
Dall’opposizione già mercoledì, quando si era diffusa la notizia che i relatori sarebbero stati quattro, era arrivata l’ironia del dem Antonio Misiani, che su X aveva commentato: “La legge di bilancio 2026 è piccola piccola, la più modesta dal 2014. In compenso la maggioranza nomina quattro relatori, uno per partito, per litigarsi le poche briciole disponibili. Un imbarazzante record storico”. Il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di palazzo Madama, dal canto suo parla di “maggioranza è nel caos” sulla manovra: “Quattro relatori di maggioranza sono una cosa mai vista prima, che dimostra come non si fidano l’uno dell’altro. Il paese ha bisogno di una manovra di bilancio che risolva i problemi degli italiani, a partire dei bassi stipendi e non di una maggioranza litigiosa e nel caos più attenta ai problemi interni che a quelli degli italiani”.
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