Quantum, dall’Italia una strategia per trasformare ricerca in mercato. La road map di Pichetto e Urso
- Postato il 18 dicembre 2025
- Verde E Blu
- Di Formiche
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La rivoluzione quantistica non abbraccia solo i temi dell’innovazione e della sicurezza, ma investe in pieno ogni ambito della quotidianità nazionale. Dagli Stati generali del Quantum, di cui Formiche è media partner, i titolari dei dicasteri dell’industria e dell’ambiente hanno spiegato in che modo queste nuove tecnologie saranno cruciali per il futuro del Paese.
Politica industriale e filiere tecnologiche
Nel dibattito è emersa, ad esempio, la dimensione industriale del quantum, inteso come passaggio dalla sperimentazione alla valorizzazione economica. Le tecnologie quantistiche sono state descritte come la prossima grande trasformazione industriale, in grado di generare nuove catene del valore e di rafforzare la competitività del sistema produttivo nazionale. In questo quadro, Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato che “il quantum non è più solo laboratorio, sta diventando prodotto, servizio, mercato”.
Il ministro ha richiamato il patrimonio infrastrutturale già disponibile nel Paese, ricordando che “già oggi noi abbiamo tre dei più veloci supercalcolatori al mondo” e collegando queste capacità alla prospettiva di una filiera integrata che unisca intelligenza artificiale, meccanica quantistica e data center, definiti come “le miniere di informazione e di dati, la vera energia del futuro”. L’obiettivo è quello di collocare l’Italia non solo come utilizzatrice delle tecnologie, ma come parte attiva della loro produzione e industrializzazione.
Ecosistema nazionale e strategia di coordinamento
Un secondo asse centrale ha riguardato la costruzione di un ecosistema nazionale integrato. Urso ha ricordato il lavoro di mappatura avviato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, spiegando che alla consultazione pubblica hanno partecipato “52 stakeholder, tra start-up, grandi attori delle tecnologie dell’informazione e comunicazione e fonti di venture capital”, a testimonianza della vitalità del settore. I risultati, confluiti nel report pubblicato nel 2025, descrivono “un ecosistema industriale promettente, con applicazioni in diversi settori, finanziario, energia, utility, telecomunicazioni, aerospazio e difesa”.
La Strategia nazionale è stata presentata come il punto di sintesi di questo percorso, costruita attorno alla collaborazione tra amministrazioni, imprese e mondo accademico. “La parola chiave è stata collaborazione”, ha spiegato Urso, indicando l’avvio di una nuova fase di attuazione orientata al monitoraggio e all’eventuale correzione degli strumenti messi in campo. In questa direzione si colloca anche l’apertura del nuovo sportello dei contratti per l’innovazione, che includerà le tecnologie quantistiche tra le aree di intervento.
Energia, ambiente e gestione dei sistemi complessi
Dal punto di vista della transizione energetica e ambientale, il quantum è stato inquadrato come un insieme di tecnologie abilitanti per la gestione di sistemi complessi. Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha chiarito che “quando parliamo di quantum, di fatto non è una tecnologia, è tutto, è un insieme di elementi” che sfruttano le leggi più profonde della fisica per elaborare informazioni e supportare processi decisionali avanzati.
In ambito energetico, l’attenzione si è concentrata sull’ottimizzazione delle reti, sulla gestione degli accumuli e sulla distribuzione intelligente dell’energia. Secondo il ministro, queste soluzioni aprono a “scenari completamente nuovi” che riguardano l’ottimizzazione dei sistemi, riducendo le dispersioni e aumentando la stabilità complessiva. Accanto all’energia, è stata richiamata anche la rilevanza delle applicazioni quantistiche nella modellizzazione ambientale e territoriale, dalla gestione del rischio idrogeologico al monitoraggio degli ecosistemi, grazie alla possibilità di misurazione e simulazione costante dei fenomeni naturali.
Sicurezza oltre la dimensione cyber
Pichetto Fratin ha ampliato il concetto oltre la dimensione cyber, spiegando che la sicurezza sta anche nel monitoraggio costante delle infrastrutture fisiche e dei loro stati di funzionamento, dalle pipeline ai sistemi energetici. In questo senso, l’elaborazione avanzata delle informazioni consente di prevenire rischi e aumentare la resilienza delle infrastrutture critiche.
Il tema è stato ricondotto a una più ampia responsabilità della politica nell’utilizzo delle tecnologie. “Non è solo una questione di regole, è una questione di flessibilità nella nostra azione”, ha affermato il ministro, sottolineando la necessità di mettere a sistema competenze e strumenti senza imporre soluzioni precostituite. Il quantum, in questa prospettiva, sarà dunque anche un banco di prova per un approccio politico che dovrà accompagnare l’innovazione senza sostituirsi alla valutazione scientifica.