Quanto dura davvero una batteria EV? Verità e miti sulla degradazione
- Postato il 5 luglio 2025
- Smart Mobility
- Di Virgilio.it
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L’auto elettrica è al centro di una silenziosa rivoluzione, ma intorno alle sue batterie circolano ancora molte domande, dubbi e leggende metropolitane. “Dopo pochi anni la batteria sarà da buttare”, “i costi di sostituzione sono insostenibili”, “meglio aspettare perché le batterie attuali non durano abbastanza”: sono solo alcuni dei timori che frenano ancora molti automobilisti.
Ma qual è la realtà? Quanto dura davvero una batteria di un veicolo elettrico? E come evolve nel tempo la sua capacità di accumulare energia? In questo approfondimento proveremo a fare chiarezza separando i fatti dai falsi miti, analizzando i dati più aggiornati sulla degradazione delle batterie, i fattori che la accelerano o la rallentano e cosa aspettarsi concretamente in termini di durata e affidabilità. Perché capire come funziona la batteria — il vero “cuore pulsante” di un’auto elettrica — significa anche scegliere con maggiore consapevolezza la prossima auto.
Come si degrada la batteria di un’auto elettrica
Il degrado delle batterie agli ioni di litio è un processo naturale e irreversibile che porta a una progressiva perdita di capacità energetica e a un aumento della resistenza interna. Questo significa che, nel tempo, la batteria si scarica più rapidamente, impiega più tempo a caricarsi e non raggiunge più la capacità originaria.
I principali fattori che influenzano il degrado sono:
- numero di cicli di carica/scarica: ogni batteria ha una “vita utile” espressa in cicli completi (un ciclo corrisponde a una carica completa da 0% a 100%). L’uso intensivo e cicli di carica/scarica profondi e frequenti accelera il degrado. Le batterie dei veicoli elettrici sono progettate per un numero elevato di cicli (spesso superano di gran lunga la durata media del veicolo);
- le temperature estreme sono i peggiori nemici delle batterie. Quelle eccessivamente alte (oltre i 35 °C) accelerano le reazioni chimiche indesiderate all’interno della batteria, causando un degrado più rapido della capacità e un aumento della resistenza interna. L’uso costante o la ricarica a temperature elevate senza un’adeguata gestione termica possono ridurre significativamente la vita della batteria. Se basse, invece, si riduce la mobilità degli ioni di litio e l’efficienza della batteria. Ciò porta a una temporanea riduzione dell’autonomia e delle prestazioni. Anche se meno dannose a lungo termine rispetto al calore eccessivo, un’esposizione prolungata a temperature molto basse può avere effetti negativi;
- stato di carica (SoC) e profondità di scarica (DoD): lasciare la batteria completamente scarica per lunghi periodi danneggia la chimica interna. È fortemente sconsigliato stoccare la batteria a 0% per settimane. Anche mantenere la batteria costantemente al 100% può generare stress chimico e peggiorare le prestazioni a lungo andare. È consigliabile mantenere il livello di carica tra il 20% e l’80% per ottimizzare la durata della batteria;
- velocità di ricarica: la ricarica rapida, sebbene comoda, genera più calore e può sollecitare maggiormente la batteria rispetto ai metodi di ricarica più lenti. L’uso frequente e intensivo di stazioni di ricarica rapida può contribuire al degrado della stessa. Non significa che debba essere evitata del tutto, ma è consigliabile usarla con cautela;
- invecchiamento: anche se la batteria non viene utilizzata, subisce un degrado “di calendario” dovuto a processi chimici interni che avvengono nel tempo. Fattori come l’ambiente di stoccaggio (temperatura) e il livello di carica influenzano questo tasso di invecchiamento.
Miti da sfatare
La degradazione delle batterie dei veicoli elettrici è un argomento che genera spesso preoccupazioni e, di conseguenza, la circolazione di numerosi miti e incomprensioni. È fondamentale sfatarli per avere una visione più realistica e basata sui fatti. Un primo luogo comune riguarda la ricarica rapida. Come già anticipato, genera più calore e può sollecitare la batteria più di una ricarica lenta.
Tuttavia, le moderne batterie EV e i sistemi di gestione della batteria (BMS) sono progettati per gestire la ricarica rapida in modo sicuro. Il BMS monitora costantemente la temperatura e lo stato di carica, rallentando la velocità di ricarica se necessario per prevenire danni. Un uso esclusivo e costante della ricarica rapida potrebbe accelerare leggermente il degrado nel lunghissimo periodo rispetto alla ricarica lenta, ma non “distruggerà” la batteria. Per la maggior parte degli utenti, l’impatto è marginale rispetto alla comodità.
Un secondo mito da sfatare riguarda l’effetto memoria. Era un problema delle vecchie batterie al nichel-cadmio (NiCd), ma non esiste nelle batterie agli ioni di litio utilizzate nei veicoli elettrici. Anzi, scaricare ripetutamente la batteria a 0% e lasciarla lì per lunghi periodi è dannoso per la chimica degli ioni di litio e accelera il degrado. È consigliabile mantenere il livello di carica tra il 20% e l’80% per ottimizzare la durata della batteria.
Mentre è vero che mantenere la batteria al 100% di carica per lunghi periodi può generare un leggero stress chimico, la maggior parte dei veicoli EV moderni gestisce questo aspetto. Molti costruttori suggeriscono di caricare regolarmente al 80-90% per l’uso quotidiano e di caricare al 100% solo quando è necessaria l’autonomia massima per un viaggio lungo. Le batterie con chimica LFP (litio ferro fosfato), in particolare, tollerano meglio la carica al 100% e per esse è spesso raccomandato il 100% almeno una volta a settimana per bilanciare le celle.
Un luogo comune molto diffuso, soprattutto sui social, riguarda il fatto che le batterie dei veicoli elettrici prendano fuoco molto facilmente. Gli incendi, in realtà, sono statisticamente meno frequenti di quelli dei veicoli a combustione interna. Tutti i pacchi batteria sono dotati di BMS e sistemi di sicurezza robusti per prevenire sovraccarichi, surriscaldamenti e cortocircuiti. Anche in caso di danni gravi o incidenti, i sistemi di protezione sono progettati per contenere o prevenire la propagazione del fuoco. Le batterie agli ioni di litio sono sicure se prodotte e gestite correttamente.
Quanto dura una batteria e quanto costa sostituirla
Sulla durata delle batterie dei veicoli elettrici persistono molte incertezze, ma i dati reali e gli studi recenti stanno chiarendo la situazione, mostrando risultati molto più rassicuranti di quanto si possa pensare. Per quanto riguarda il costo di sostituzione, è un aspetto che preoccupa molti, ma è importante inquadrarlo nel contesto giusto.
Contrariamente ai timori iniziali, le batterie delle auto elettriche si stanno dimostrando estremamente resistenti e durevoli. Ad esempio, studi di aziende come Geotab, che ha analizzato i dati di decine di migliaia di veicoli elettrici, mostrano che il tasso medio di degrado delle batterie è di circa l’1,8% all’anno. Questo dato è persino migliorato rispetto a studi precedenti, indicando un continuo progresso tecnologico. Alcuni marchi e modelli mostrano un degrado anche inferiore all’1% annuo.
Ciò significa che, dopo 100.000 km, la maggior parte delle batterie mantiene una capacità superiore al 90%, e dopo 200.000 km, conservano ancora più dell’80% della capacità iniziale. È interessante notare che il degrado non è lineare: c’è spesso un calo più rapido nei primi 30.000 km, dopo di che il tasso di degrado rallenta notevolmente. Con un degrado medio annuo così basso, le batterie delle auto elettriche sono proiettate a durare ben oltre l’età media di rottamazione dei veicoli in Europa, stimata intorno ai 13 anni, e molte batterie potrebbero superare i 20 anni di vita utile nel veicolo.
Per quanto riguarda il costo di sostituzione di un pacco batteria, è una delle maggiori preoccupazioni. È vero che la cifra può essere elevata, ma è importante considerare diversi fattori. I costi attuali per la sostituzione di un intero pacco batteria possono variare considerevolmente, generalmente oscillando tra i 5.000 e i 15.000 euro, a seconda delle dimensioni della batteria, del modello dell’auto e del produttore. Per batterie più grandi o veicoli premium, i costi possono anche superare le cifre suggerite. A questo si aggiunge il costo della manodopera, che può variare. Come evidenziato dai dati sul degrado, la necessità di sostituire l’intero pacco batteria è un evento molto raro. Nella maggior parte dei casi, la batteria durerà più a lungo del veicolo stesso.