Robert Francis Prevost è il 14esimo Papa su 267 totali ("riconosciuti") che viene identificato col nome di Leone, tra chi se l'è portato dietro dalla nascita e chi l'ha liberamente scelto da quando, nel VI secolo, questa possibilità è stata data. Nella speciale classifica dei più gettonati, Leone occupa la quarta posizione assieme a Clemente, dietro a Gregorio e Benedetto, appaiati a 16, e al primatista Giovanni, nome di ben 21 pontefici. Dal primo, eletto nel 440, al tredicesimo del 1878, tutti hanno fatto la Storia del Vaticano, che siano stati in carica pochi giorni oppure 25 anni.. Leone I e Attila. Prima di tutti c'è stato il toscano Leone I detto il "Magno" per l'importanza che ha avuto. Addirittura per alcuni andrebbe definito "Il primo papa", tanto è stato il suo contributo, in dottrine e azioni, alle vicende della Chiesa. Nato attorno al 390 ed eletto nel 440, il suo pontificato è durato 21 anni durante i quali s'è sempre speso in prima persona nella difesa di Roma, riuscendo nel 452 anche a fermare l'avanzata di Attila, pagando oro di tasca sua. La leggenda vuole che il re degli Unni fu così impressionato dal Santo Padre che mentre parlavano, lui superstizioso com'era, vide comparire davanti lo spettro un vecchio sacerdote che roteando un'enorme spada gli intimava di tornarsene a casa sua.. Papi brevi. Si sono seduti sul trono di Pietro per pochissimo, invece, Leone II (682-683), Leone V e Leone VI. Il primo, siciliano o per alcune fonti calabrese, fu eletto dopo un anno e mezzo di sede vacante e nei dieci mesi e 19 giorni che restò in carica fece in tempo a introdurre nella messa "il bacio della pace", poi diventato "Segno di pace". Di Leone V (903), invece, poco è rimasto se non proprio la durata del pontificato, appena un mese, dopo il quale fu deposto e messo in carcere, dove morì per volere di Cristoforo, a sua volta destituito come illegittimo e "antipapa". Ancor meno resta di Leone VI (928), sette mesi in carica da "papa cortigiano" perché messo lì dalla nobile Marozia, già regina consorte d'Italia e autentica sovrana di Roma e Vaticano per un ventennio.. La papessa: verità o leggenda?. In mezzo a questi "papi brevi" nell'elenco dei Leone, c'è stato Leone III (795-816), nato a Roma e mal visto in Vaticano per il suo temperamento debole e sottomesso all'impero carolingio. Per questo, dopo un fallito tentativo di rapimento, fu messo sotto giudizio per inadeguatezza e soltanto la protezione di Carlo Magno lo salvò. Protezione che lui ricompensò incoronandolo imperatore, pare a insaputa dello stesso sovrano, durante la messa di Natale dell'800.
E poi anche Leone IV (847-855), passato alla storia per aver suggerito all'imperatore franco di allora, Lotario, le Mura Leonine per proteggere il Colle Vaticano, originando così la grandiosa opera della Città Leonina (852). C'è però anche una curiosa leggenda legata al suo nome. Dopo di lui, infatti, si racconta venne eletto un primo e cancellato Giovanni VIII (quello "regolare" è dell'872), la famigerata "papessa Giovanna", una nobile che grazie ad abili travestimenti era diventata monaco, vescovo, cardinale e pontefice. Salvo poi farsi scoprire partorendo durante una processione e, per questo, lapidata dalla folla e cancellata da storia e annali della Chiesa dal nuovo papa, Benedetto III.. Il monaco e il laico. In carica per un triennio, il monaco benedettino Leone VII (936-939) è ricordato per l'attività di protezione e ricostruzione di conventi, pur essendo pure lui un "papa cortigiano" influenzato dalla volontà di Alberico, signore di Roma e figlio di Marozia. Sottolineò la sua condanna per il matrimonio dei preti e puntò con decisione il dito contro cartomanti e indovini in un tempo in cui il malcostume dilagava. E fu proprio la scarsa morale corrente che portò, come reazione, sul soglio pontificio Leone VIII (963-965), eletto da laico per l'onestà e i costumi casti. Doveva far dimenticare il suo predecessore Giovanni XIII, deposto con l'accusa di alto tradimento e di condotta indegna (omicidio, spergiuro, sacrilegio, incesto…).
Dopo aver ricevuto con procedimento sommario i vari ordini necessari, Leone VIII fu consacrato papa il 6 dicembre 963 ma il popolo non lo riconobbe praticamente mai, tanto da assaltarne la sede e costringerlo a fuggire per riabilitare Giovanni XIII fino alla sua morte e poi eleggere Benedetto V. Soltanto l'intervento dell'imperatore Ottone, che l'aveva fortemente voluto e che per lui assediò la città, lo riportò al suo posto. Addirittura, per evitare che si ripetessero in futuro colpi di mano simili, il sovrano tolse alla cittadinanza il diritto elettivo sui papi, d'allora dipendenti direttamente dagli imperatori tedeschi. I dubbi sulla legittimità di Leone VIII comunque persistettero e per alcuni andrebbe addirittura considerato un antipapa.. Un santone viaggiatore. Esattamente all'opposto, Leone IX (1049-1054) fu accolto dalla popolazione come un santone, anche perché pare accettò la sua nomina soltanto se fosse stata approvata dal clero. Cosa che avvenne per acclamazione generale. Brunone dei conti di Egisheim-Dagsburg, vescovo di Toul, nato nel 1002, fu il primo a sceglierselo il nome di Leone, consacrato come papa Leone IX il 12 febbraio 1049.
È considerato oggi uno dei pontefici più importanti del Medioevo, soprattutto per la sua opera di riforma ecclesiastica, portata avanti coi pensatori più eminenti e affrontando l'inizio dello Scisma d'Oriente con la Chiesa Ortodossa. Lo si ricorda inoltre per essere stato anche il primo papa viaggiatore, perché voleva essere presente fisicamente laddove occorreva l'opera apostolica di Roma.. I due Medici. Tra i Leone in Vaticano ci sono stati anche due della famiglia de' Medici. Giovanni, figlio di Lorenzo il Magnifico, è stato papa Leone X (1513-1521) nel tribolato periodo della Riforma Protestante di Martin Lutero. La sua elezione fu decisa per motivi politici già quando, appena 13enne, fu fatto cardinale nonostante la salute malferma che lo costringeva spesso a letto, tanto che durante lo stesso conclave che poi lo elesse a soli 38 anni, si stava sottoponendo a un intervento chirurgico. Nonostante le alleanze che gli avevano garantito il posto di Pietro, fu oggetto di una congiura cardinalizia che mirava ad avvelenarlo e che poi lo spinse a nominare in un sol colpo ben 31 nuovi cardinali, cosa mai avvenuta fino ad allora in quelle proporzioni. Frivolo e dedito a feste di ogni tipo, come programma d'insediamento pare avesse detto al fratello «Godiamoci il papato perché Dio ce l'ha dato».
Di certo non riuscì a fronteggiare adeguatamente le 95 tesi della riforma di Lutero, prima provocate elargendo indulgenze in cambio di donazioni per la costruzione di una nuova basilica e poi inutilmente condannate con la bolla Exsurge Domine (1520). Morì a 46 anni, forse avvelenato. Andò anche peggio ad Alessandro de' Medici, Leone XI (1605): incoronato il 10 aprile 1605, morì il 27 dello stesso mese dopo aver preso freddo proprio durante la cerimonia d'insediamento in Laterano…. “Per sua e nostra pace”. Dell'ultimo Leone prima di Prevost, Leone XIII (1878-1903), al secolo Vincenzo Gioacchino Pecci, s'è già scritto: l'attenzione alla vita sociale, l'enciclica Rerum Novarum (1891) e prima ancora la Immortale Dei (1885) sul ruolo dei cattolici negli Stati moderni. Allora concludiamo con Annibale della Genga, papa Leone XII (1823-1829), che non occuperebbe certo il primo posto in un'ipotetica classifica dei papi più amati. Tant'è che alla morte, una delle tante pasquinate che lo colpirono recitava così: "Qui della Genga giace, per sua e nostra pace". Perché il pontefice, eletto in un conclave dove dominavano odio e vendetta, si contraddistinse per il pugno duro contro i carbonari e le feste cittadine e per i sacrifici che impose al popolo, già di suo provato, con l'istituzione del Giubileo del 1825, l'unico regolarmente celebrato nell'Ottocento. Di salute così malferma da aver ricevuto in ben 17 diverse occasioni l'ultimo sacramento, paradossalmente gli viene attribuito da Benedetto Croce il divieto di vaccinazione contro il vaiolo. In realtà documenti successivi hanno dimostrato che si limitò a rendere tale vaccino (gratuito) opzionale e non obbligatorio..