“Quando si ha la mia età si deve pensare la morte come vicina, senza ansia. Non so se arrivo a Natale, non ho il bilancino”: così Ornella Vanoni

  • Postato il 17 maggio 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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Ornella Vanoni e il privilegio di ascoltarla parlare, ironica e pungente come solo lei sa essere. Il 16 maggio, la cantante amatissima ha presentato il suo libro al Salone di Torino. Lo ha scritto con Pacifico, si chiama Vincente o perdente e lo pubblica La Nave di Teseo.

“La morte non può essere un tabù perché fa parte della vita e, quando si ha la mia età la si deve pensare, senza ansia, come vicina”, le parole di Vanoni. Parole vicine a quelle che aveva detto a Verissimo, ospite di Silvia Toffanin, quando aveva spiegato: “Da ragazzi non ci si pensa, poi arriva un’età… è chiaro che non ho davanti mille anni. Da un momento all’altro potrebbe capitare, allora bisogna viverla senza timore e senza paura. Me l’avevano detto che avrei avuto una vecchiaia brutta: non so giocare a carte, non so fare la maglia, mi dà noia cucinare. Insomma, mi piace lavorare, avere degli impegni”.

E al Salone ha voluto affrontare anche un discorso molto importante, quello sulla salute mentale: “Non fate come me, che non sapevo proprio amarmi. Guai a non prendere gli psicofarmaci, se li usate e state bene: non smettete, terminate la cura, sennò non guarirete”. Stare coi i giovani fa bene ad Ornella (“mi tirano su, mi fanno stare bene”) e come si legge sul Corriere della Sera conclude il suo intervento con un “non so se arrivo a Natale. Perché io di certo non ho il bilancino, è andata com’è andata”.

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Il Fatto Quotidiano

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