“Psicologo di base”, al via il servizio in Liguria: ecco cosa farà e dove si potrà trovare
- Postato il 13 marzo 2025
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- Di Genova24
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Genova. In Liguria arriva lo “psicologo di base” nelle case di comunità. Si tratta di liberi professionisti che affiancheranno i medici di medicina generale in ciascun distretto sanitario. A prevederlo è un’apposita delibera approvata oggi dalla giunta su proposta dell’assessore alla Sanità Massimo Nicolò.
Lo stanziamento è di un milione di euro per il 2025 così ripartiti: 140mila euro in Asl 1, 180mila Asl 2, 450mila euro in Asl 3, 90mila euro in Asl4, 140mila in Asl 5. “Gli psicologi – spiega Nicolò – saranno selezionati attraverso una manifestazione di interesse. Quanti saranno? Lo vedremo in base alla risposta”.
Le linee guida approvate in giunta prevedono che il servizio sia realizzato in ciascuna Asl a livello di distretto sanitario, prioritariamente all’interno delle case di comunità hub laddove presenti, e che sia svolto da psicologi liberi professionisti. La richiesta di assistenza potrà arrivare direttamente dal cittadino, dal medico di famiglia, dal pediatra o da un altro specialista. In ogni caso non sarà possibile prenotare direttamente una seduta come avviene normalmente in ambito privato. I professionisti dovranno sviluppare un progetto clinico a partire dalla fase diagnostica e un programma di sostegno psicologico. In ciascuna Asl verrà anche istituito un elenco degli psicologi territoriali.
“L’avvio del servizio dello psicologo di base – prosegue Nicolò – ha la finalità di sostenere e integrare l’azione dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. L’intento è quello di realizzare un filtro sia per i livelli secondari di cure che per il pronto soccorso, intercettare i bisogni di benessere psicologico che spesso rimangono inespressi dalla popolazione, organizzare e gestire l’assistenza psicologica in presidi di prossimità vicini alla popolazione come le case di comunità, realizzare una buona integrazione con i servizi specialistici psicologici, della salute mentale di secondo livello e con i servizi sociosanitari più generali. Senza dimenticare le problematiche comportamentali ed emotive derivate dalla pandemia da Covid-19“.
L’introduzione dello “psicologo di base” era già prevista dal piano sociosanitario e, su proposta del Pd, era stato istituito in forma sperimentale nel collegato alla legge di stabilità del 2023. In quel provvedimento erano stati stanziati 500mila euro per il 2024 e un milione di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026, prelevati dal finanziamento ordinario corrente per la garanzia dei Lea.