Promozione, Finale in astinenza di vittoria. Brignoli: “Io il maggiore responsabile, bisogna scacciare le paure lavorando con calma”

  • Postato il 29 ottobre 2024
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  • Di Il Vostro Giornale
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Generico ottobre 2024

Finale Ligure. Commenti penso che ce ne siano pochi quando si perdono quattro partite consecutive. Il responsabile sono io. Probabilmente non trasmetto ai ragazzi qualcosa che devono dare in più sul campo”. Un’amarezza percettibile per mister Davide Brignoli dopo la sconfitta casalinga contro la Sampierdarenese. Il Finale, colpito dal gol di Ferrante a metà del primo tempo, non è riuscito a ribattere allo svantaggio andando a perdere la quarta partita consecutiva tra campionato e coppa.

“Abbiamo avuto anche le occasioni per passare in vantaggio. Bisogna far gol. Loro lo hanno fatto, poi hanno difeso bene, con ordine – dichiara il tecnico -. Noi siamo andati dietro agli eventi però, ripeto, sono tutte responsabilità mie. Probabilmente sono io che non riesco a trasmettere quello che è il mio credo. Era riuscito per un po’, adesso siamo in una fase un po’ delicata, calante. Però c’è tutto il tempo per rimettersi in carreggiata“.

Una squadra che non è ancora riuscita ad essere continua soprattutto a livello mentale, perché le qualità tecniche ci sono. Quel “tasto reset” dalle difficoltà degli scorsi anni non è stato ancora premuto: “Sono il maggior responsabile, probabilmente non riesco a trasmettere quello che è quest’anno rispetto agli altri anni. Gli altri anni sono passati ormai, ne abbiamo parlato negli spogliatoi ancora dopo la partita di Coppa. Purtroppo non riusciamo a schiacciare questo tasto reset. Però se c’è una cosa che mi hanno insegnato è di continuare a lavorare. Lavorare, lavorare e ancora lavorare. Testa bassa e si pedala. Probabilmente, inconsciamente, è ancora presente la paura, ma non mi va di dare le colpe agli anni passati. Parlo di adesso. Adesso bisogna mettersi lì e lavorare. Non c’è altra soluzione. Io non sono uno che si tira indietro. Ripeto, siamo in difficoltà, ma dalle difficoltà bisogna uscirne nel migliore dei modi. È un gruppo che se lavora e ha la testa sulle spalle può far bene. Adesso dobbiamo metterci lì e camminare, veramente velocemente. Bisogna lavorare con calma sugli errori che facciamo. Dispiace perché comunque abbiamo anche creato oggi, però non buttarla dentro in questo gioco è letale”.

Sulle condizioni di Moraglio: “Alberto è un ragazzo d’oro. Sa quello che mi deve dare. All’interno dello spogliatoio può dare quel qualcosa in più di esperienza. Sicuramente sono ragazzi che hanno bisogno di un traino come lui, ma come dello stesso Scalia che piano piano sta rientrando. Quando rientrerà lui? Per adesso no. Dobbiamo ancora valutare, quando potrà ritornare con noi ritornerà lo aspettiamo a braccia aperte“.

Autore
Il Vostro Giornale

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