Presentata la proposta di legge sull’economia circolare, Candia (Avs): “Altro che inceneritore”
- Postato il 20 dicembre 2025
- Altre News
- Di Genova24
- 1 Visualizzazioni

Genova. Nelle ore in cui la giunta regionale rilascia le nuove linee guida per la realizzazione di un impianto di chiusura del ciclo dei rifiuti, linee guida che rimettono in gioco l’ipotesi di un termovalorizzatore a Scarpino, Avs presenta la sua proposta di legge regionale sull’economia circolare, sostenuta da tutti i gruppi consiliari di centrosinistra in via Fieschi: Partito Democratico, M5s e Lista Orlando Presidente. L’incontro si è svolto nell’aula Vik di Music for Peace dove la capogruppo di Avs in Regione, Selena Candia, ha evidenziato le potenzialità del provvedimento, che sarà discusso in consiglio regionale nei prossimi mesi.
“Siamo molto soddisfatti che questa misura sia nata in collaborazione con le altre forze del centrosinistra ligure – dice Candia – l’economia circolare è uno strumento che nasce con finalità di tutela ambientale, ma ha conseguenze positive sul piano economico. Per il recupero dei materiali, la riqualificazione dei macchinari e il riciclo dei prodotti servono infatti nuove tecnologie e nuove aziende ad alto valore aggiunto. Questo sistema economico innovativo comporta nuovi posti di lavoro, soprattutto per i giovani, che possono rappresentare uno straordinario contributo per combattere la crisi occupazionale e demografica che colpisce la nostra regione”.
“Vogliamo dare una soluzione moderna a un problema antico – continua la capogruppo Avs – la chiusura del ciclo dei rifiuti deve avvenire con l’economia circolare, un sistema che punta sulla riduzione dello scarto, l’aumento della raccolta differenziata e il recupero di tutti i materiali. Costruire nuovi inceneritori è una scelta antistorica e antieconomica per la Liguria, che si ritroverebbe obbligata a produrre rifiuti per alimentare gli inceneritori. Servono invece impianti per il recupero dei materiali, come il TMB, il trattamento meccanico biologico, che separa i rifiuti indifferenziati in materiale da differenziare, e quindi riciclare, e in materiale biologico con cui produrre biogas nei biodigestori. Serve poi investire nella ricerca e in aziende capaci di generare nuovi prodotti dai materiali recuperati”.
I contenuti della proposta sono stati illustrati da Andrea Orlando, consigliere regionale del Partito democratico ed ex ministro dell’Ambiente, Stefano Giordano, capogruppo regionale del M5s, Gianni Pastorino, capogruppo regionale della Lista Orlando Presidente.
Tutte forze politiche che in consiglio regionale sono all’opposizione ma che in a palazzo Tursi costituiscono la maggioranza della sindaca di centrosinistra Silvia Salis la quale, tuttavia, non è aprioristicamente contraria all’ipotesi di un impianto di chiusura del ciclo e starebbe tenendo in considerazione, studiandola, l’opzione Scarpino.
C’erano anche Benedetta Scuderi, parlamentare europeo di AVS, e Luca Basile, professore ordinario in Chimica industriale e direttore del Centro Interdipartimentale per la ricerca industriale su Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia (FRAME) all’Università di Bologna.
All’evento hanno partecipato Carla Nattero, segretaria regionale di Sinistra Italiana, Simona Simonetti, co-portavoce regionale di Europa Verde, Simona Cosso, presidente del Municipio Centro Est e segretaria genovese di Sinistra Italiana, Maria Gabriella Branca, presidente dell’assemblea nazionale di Sinistra Italiana e assessora comunale di Savona, Ica Arkel, assessora del Municipio Bassa Val Bisagno, e Giorgia Parodi, co-portavoce genovese di Europa Verde.