Premio Risorgimento allo storico calabrese Mammone

  • Postato il 22 novembre 2025
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Premio Risorgimento allo storico calabrese Mammone

Allo storico della Sapienza Andrea Mammone il Premio dell’Istituto di studi sul Risorgimento per il libro che smonta le tesi neoborboniche


L’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano ha premiato come libro dell’anno “Il mito dei Borbone” dello storico di origini calabresi Andrea Mammone. Un riconoscimento importante, per il libro edito da Mondadori del 2024. Ma si aggiunge a tanti altri che, per la sua ultima opera, sta ottenendo l’autore, docente di storia all’Università della Sapienza dopo aver insegnato per oltre un decennio alla University of London. Il riconoscimento è importante perché proviene dalla principale istituzione nazionale dedicata alla tutela, alla promozione e alla valorizzazione degli studi e delle testimonianze relative al processo di unificazione italiana.

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IL PREMIO

L’edizione 2025 del Premio Nazionale Risorgimento è stata organizzata dall’Istituto in collaborazione con il Comune di Milano, il Museo del Risorgimento di Milano e il Comitato di Milano dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano. La cerimonia si è svolta al Castello sforzesco di Milano. Il Premio è espressamente dedicato alla ricerca e alla divulgazione storica, italiana e internazionale, in particolare sull’Ottocento italiano e il Risorgimento.

“POVERA CALABRIA”

Un’opera, quella di Mammone, in cui c’è molta Calabria. «Povera Calabria» è, non a caso, il titolo di uno dei capitoli che decostruisce analisi superficiali su cui, tra l’altro, si basa la narrazione di Mongiana come simbolo di grandezza di una regione che non aveva alcuno sviluppo industriale. Il paesino di Mongiana ha un ruolo importante, suo malgrado, nella narrazione proposta dalla galassia revisionista, perché la produzione metallurgica in quella zona montana e sperduta rappresenterebbe una controprova del fallimento dell’unificazione d’Italia.

IL CASO MONGIANA

Lo storico ricorda, innanzitutto, che il sito di Mongiana, in una Calabria allora troppo isolata, non aveva una vocazione internazionale. La ghisa inglese era più economica e la produzione più tecnologicamente avanzata in quegli anni era nell’Inghilterra che per prima aveva conosciuto la Rivoluzione industriale. Ma i neoborbonici omettono anche di considerare il contesto infrastrutturale, fatto di vie poco moderne e sentieri di campagna.

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