Praia da Ursa, la meraviglia segreta a due passi da Lisbona
- Postato il 22 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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A pochi chilometri dalla frenesia della capitale portoghese, nascosta tra le scogliere selvagge del Parco Naturale di Sintra-Cascais, si cela Praia da Ursa, una spiaggia che è un’esperienza, una fuga dal mondo moderno, plasmata da natura indomita, silenzi assoluti e paesaggi che tolgono il fiato.
Arrivarci non è semplice, e forse è proprio questo a renderla così speciale: nessuna strada asfaltata conduce direttamente sulla sabbia, nessun bar o stabilimento balneare interrompono il legame primordiale tra terra e mare ma solo una camminata lunga e tortuosa, che parte dal celebre faro di Cabo da Roca (il punto più occidentale dell’Europa continentale), si inoltra tra i sentieri sterrati e scende ripida fino ad aprirsi, infine, su uno degli scenari costieri più spettacolari dell’Atlantico.
La leggenda scolpita nella roccia
Il nome della spiaggia incantata non è frutto del caso. “Ursa”, in portoghese, significa “orsa“, e basta uno sguardo alle imponenti formazioni rocciose che punteggiano l’arenile per intuirne l’origine. Una di queste, vista da nord, assume infatti le sembianze sorprendenti di un’orsa accovacciata che abbraccia con tenerezza il suo cucciolo. È un’immagine che rimane impressa, una sorta di sentinella scolpita dal tempo, che veglia sulla baia come una madre silenziosa.
Ma non soltanto. Il paesaggio è una composizione perfetta di contrasti: sabbia dorata che scivola tra spuntoni di pietra affilati, acqua cristallina che sfuma in mille tonalità di blu e verde, e un silenzio profondo, interrotto solo dal frangersi delle onde contro la scogliera. Qui, la natura è la protagonista.
Un cammino per pochi, una ricompensa per tutti

Come accennato, raggiungere Praia da Ursa richiede determinazione. Il sentiero che porta alla spiaggia è tutto fuorché semplice: roccioso, a tratti scivoloso, con dislivelli impegnativi che mettono alla prova anche gli escursionisti più allenati. Ma ogni passo in più è anche un passo verso l’incanto. Durante la discesa (che dura in media 40-50 minuti) il paesaggio svela panorami quasi irreali, con l’oceano che si stende all’infinito e le scogliere che si stagliano come giganti addormentati.
È fondamentale essere preparati: scarpe adatte, acqua a sufficienza, protezione solare e una buona dose di prudenza. In cambio, si ottiene molto più di una semplice giornata al mare: si conquista un luogo che sembra appartenere a un’altra epoca, fuori dal tempo e dallo spazio.
Una volta arrivati, il tempo rallenta. Praia da Ursa è l’antitesi delle spiagge affollate: non vi sono venditori ambulanti, né musica ad alto volume, né ombrelloni ordinati in file. Solo la sabbia sotto i piedi, il sole che scalda la pelle e il vento che porta con sé l’odore salmastro dell’oceano.
È il posto perfetto per chi ama perdersi nella fotografia: ogni scorcio offre un’inquadratura unica, ogni roccia un gioco di luci e ombre da immortalare. Ma è anche il luogo ideale per chi desidera riconnettersi con sé stesso, lontano dai rumori del quotidiano: si può meditare, leggere un libro in pace, lasciarsi cullare dal suono del mare o chiudere gli occhi e ascoltare.
Natura selvaggia e stagioni da scoprire
La zona intorno a Praia da Ursa è ricca di biodiversità. Durante la camminata e nei pressi della spiaggia, è facile imbattersi in piante rare, uccelli marini e altre specie che vivono in equilibrio con l’ambiente. La primavera e l’autunno sono i momenti migliori per visitarla: il clima è mite, la luce è morbida, e il numero di visitatori è così ridotto da regalare un senso di esclusività.
L’estate, sebbene più frequentata, non ha ancora intaccato la tranquillità della zona: non vi sono strutture turistiche e probabilmente non ve ne saranno mai. È questa è la sua forza: resistere all’omologazione e riservare un’esperienza autentica a chi è disposto ad allontanarsi dai sentieri battuti.