Povertà in Campania: il 43% dei cittadini vulnerabile, il 13% rinuncia alle cure
- Postato il 10 dicembre 2025
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- Di Quotidiano del Sud
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Il Quotidiano del Sud
Povertà in Campania: il 43% dei cittadini vulnerabile, il 13% rinuncia alle cure

Il quadro sociale ed economico della Campania è drammatico, lo confermano i dati del “Dossier Regionale sulle Povertà in Campania”, presentato dalla Caritas regionale. Secondo il rapporto, il 43,5% dei campani è esposto a vulnerabilità significative, mentre il 13,5% rinuncia alle cure sanitarie.
La Campania è la regione italiana dove la povertà pesa di più sulla vita quotidiana dei cittadini. Secondo il Dossier Regionale sulle Povertà in Campania, presentato ieri (9 dicembre) da Caritas Campania, il 43,5% della popolazione è esposta a forme di vulnerabilità significative, mentre il 13,5% dei cittadini rinuncia alle cure sanitarie, contro una media nazionale del 9,9%. Il dossier, basato su dati ufficiali Istat, Eurostat, Ministero della Salute, Agenas e Gimbe, arricchiti dalle osservazioni dei Centri di Ascolto Caritas nelle 21 diocesi campane, offre un quadro drammatico: la regione registra livelli di occupazione inferiori alle medie nazionali ed europee, elevato spopolamento nelle aree interne e forti diseguaglianze nell’accesso ai servizi essenziali.
Povertà in Campania: la richiesta di aiuti per le cure sanitarie
«Nei nostri Centri – sottolinea Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro e delegato della Conferenza Episcopale Campana per il Servizio Carità – cresce sempre di più la richiesta di aiuti per le cure sanitarie da parte delle famiglie. Molti lamentano la lontananza dalle strutture e l’alto costo dei trasporti. Serve una forma di sostegno minimo al reddito, come avviene nelle democrazie più evolute, per aiutare le famiglie bisognose».
L’impatto sulla salute è evidente: l’aspettativa di vita in Campania è di 80,9 anni, due in meno rispetto alla media nazionale (82,7). Il sistema sanitario regionale soffre di lunghe liste d’attesa, carenze strutturali, personale insufficiente e crescente ricorso alla sanità privata. La spesa sanitaria pro capite si attesta a 1.910 euro, circa 320 euro in meno rispetto alla media nazionale, con un deficit complessivo stimato in oltre 1,7 miliardi di euro.
Il dossier evidenzia anche il gap economico: il reddito pro capite campano è di 18.500 euro, lontano dai 31.000 euro medi italiani. Questi numeri disegnano una regione dove la povertà, la fragilità sociale e la difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari rappresentano una sfida urgente per le istituzioni e la società civile. «Lo si chiami come si vuole, ma una forma di sostegno minimo al reddito ci vuole, lo prevedono tutte le democrazie evolute per le famiglie bisognose», conclude il vescovo Antonio De Luca.
Il Quotidiano del Sud.
Povertà in Campania: il 43% dei cittadini vulnerabile, il 13% rinuncia alle cure