Potenza, viadotto Tiera: alle accuse di Cgil e Filt l’alleanza Giordano-Pepe
- Postato il 14 ottobre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, viadotto Tiera: alle accuse di Cgil e Filt l’alleanza Giordano-Pepe
Tesa la questione sul viadotto Tiera: da Cgil e Filt scoppia la polemica sulla presunta ristrutturazione, il presidente della Provincia Giordano e l’assessore Pepe allineano le loro risposte
POTENZA – Tanto è delicata e tesa la questione del viadotto Tiera – chiuso il 10 agosto scorso per danni agli elementi portanti con conseguente interruzione del traffico ferroviario sottostante sulla linea Potenza-Foggia – che fa “alleare” nella risposta piccata alle accuse del sindacato il presidente della Provincia di Potenza, Christian Giordano (di centrosinistra) e l’assessore regionale Pasquale Pepe (di centrodestra).
Il tutto nasce da quella che sembra una svista del sindacato sulle soluzioni in campo.
La questione s’incentra sulla notizia rivelata pochi giorni fa dall’Altravoce Il Quotidiano, e cioè che dall’amministrazione provinciale è stata proposta a Rfi e Regione la ristrutturazione (e non più l’abbattimento) del ponte.
LE ACCUSE DI CGIL E FILT SUI MANCATI INTERVENTI AL VIADOTTO TIERA
Ieri mattina i segretari generali Cgil Basilicata e Filt Cgil Basilicata, Fernando Mega e Luigi Ditella, diffondono una nota polemica: «Doveva essere una semplice interruzione di pochi giorni. E invece sono passati oltre due mesi e ancora non è chiaro quando e come verrà effettuato l’intervento sul viadotto Tiera, che sovrasta la linea ferroviaria Potenza-Avigliano-Melfi-Foggia (Fal e Trenitalia). Nel frattempo oltre 200.000 utenti sono rimasti a piedi. Tutti costretti a riversarsi sulla Statale 658, già congestionata, con autobus e auto private, aggravando una situazione viaria già al collasso. I disagi quotidiani sono enormi: lavoratori e studenti pendolari in ritardo, pazienti in difficoltà a raggiungere ospedali e centri sanitari, famiglie esasperare».
«E tutto questo – accusano – nella totale indifferenza delle istituzioni».
«Dopo l’annuncio dell’assessore regionale alle Infrastrutture Pasquale Pepe sull’abbattimento del pilone del viadotto per ripristinare la linea ferroviaria – è scritto ancora – a oggi non risulta nessun procedimento. Come se non bastasse, il presidente della Provincia di Potenza, soggetto competente sul viadotto, propone di non abbattere il pilone, ma di sollevare i ponti per incapsularlo, con un intervento il cui costo è quasi doppio e dai tempi indefiniti. La domanda è semplice: chi paga, dal momento che Provincia e Regione non hanno fondi? L’intervento dovrebbe essere a carico di Rfi, soggetto privato, su un’infrastruttura pubblica».
Un cortocircuito istituzionale
«Una situazione paradossale, un cortocircuito istituzionale in cui a pagare sono come sempre i cittadini, il cui diritto alla mobilità, che secondo la riforma del Titolo V della Costituzione dovrebbe essere garantito dalla Regione come servizio minimo essenziale, viene negato. Ciò è evidente anche se guardiamo alle condizioni in cui versa il trasporto pubblico ferroviario negli ultimi 18 mesi: linee sospese, treni fermi, passeggeri costretti a impiegare fino a due ore per percorrere 50 chilometri, gare d’appalto scadute da tempo, mezzi vecchi, sovraffollati, inadeguati, in aperta violazione anche delle indicazioni europee, che promuovono il trasporto pubblico e sostenibile, e in contrasto con ogni principio di buon senso».
«Si spendono 150 milioni di euro l’anno per la mobilità, ma il servizio rasenta spesso lo spreco di risorse pubbliche. Prima o poi qualcuno dovrà rendere conto di questa gestione fallimentare. La mobilità è un diritto, non un favore. Basta silenzi: servono – concludono – trasparenza, rispetto e risposte».
LA RISPOSTA DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA GIORDANO
Neanche due ore dopo arriva la risposta del presidente Giordano: «Siamo sempre disponibili ad un confronto costruttivo purché basato su dati reali e oggettivi, ma non è sempre così. Con rammarico e sconcerto apprendiamo del comunicato diffuso da Cgil Basilicata e Filt Cgil Basilicata in merito al Viadotto Tiera, contenente informazioni del tutto infondate. All’interno del testo si legge che “il Presidente della Provincia di Potenza propone di non abbattere il pilone, ma di sollevare i ponti per incapsularlo, con un intervento il cui costo è quasi doppio e dai tempi indefiniti”. Affermazione diametralmente opposta a quanto stabilito dagli atti».
«L’intervento di ripristino, sostenuto dalla Provincia di Potenza perché maggiormente economico e rapido, prevede infatti un costo complessivo di 753.000 euro e una durata stimata di circa due mesi e mezzo. L’ipotesi alternativa di demolizione parziale dell’opera richiederebbe un investimento nettamente superiore, stimato da Rfi in circa 1 milione di euro e, soprattutto, implicherebbe la necessità di sospendere per tre mesi la circolazione ferroviaria. “Trasparenza e rispetto” hanno sempre caratterizzato l’operato dell’Ente le cui azioni trovano puntuale riscontro negli atti ufficiali».
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE PEPE ALLE ACCUSE DI CGIL E FILT CHE SULLA QUESTIONE DEL VIADOTTO TIERA SOLIDARIZZA CON GIORDANO
Sulla stessa lunghezza d’onda il vicepresidente e assessore alle Infrastrutture della Regione Basilicata, Pasquale Pepe: «Talvolta, alcuni rappresentanti sindacali sembrano smarrire la vocazione autentica del proprio ruolo di tutela dei lavoratori, per avventurarsi sul terreno inconcludente della polemica politica. Intervengono senza conoscere a fondo i fatti, le procedure, le responsabilità e gli sforzi messi in campo dalle istituzioni».
«Il risultato – aggiunge l’esponente della giunta regionale – è che invece di contribuire con proposte costruttive, si alimenta confusione e disinformazione. È un atteggiamento che non aiuta i cittadini, i lavoratori e le comunità che chiedono soluzioni che le istituzioni stanno, al contrario, mettendo in campo».
«Sin dai primi momenti successivi al cedimento strutturale del ponte Tiera – ricorda ancora Pepe, che solidarizza con Giordano – la Regione Basilicata, pur non avendo competenze dirette sulla gestione dell’infrastruttura, è stata al fianco della Provincia, Ente proprietario, cui va il mio senso istituzionale di vicinanza per l’attacco ricevuto».
«Insieme al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, a Rete Ferroviaria Italiana e alla stessa Provincia stiamo lavorando da settimane in un clima di piena collaborazione – prosegue l’assessore regionale – per valutare proposte progettuali e trovare le risorse finanziarie per una soluzione efficace che permetta di ripristinare il transito ferroviario nel più breve tempo possibile, garantendo la sicurezza del nuovo assetto infrastrutturale».
«Le opere pubbliche non si realizzano con i proclami a mezzo stampa – sottolinea – ma richiedono tempi di verifica, valutazioni ingegneristiche e coordinamento amministrativo, oltre che senso di profonda responsabilità».
«Siamo sempre aperti al confronto – commenta nel comunicato stampa – tant’è che abbiamo da tempo inaugurato una stagione di audizioni e tavoli tecnici e sindacali. Ma non possiamo esercitarci nel gioco delle invettive a ogni costo».
«Anche perché il tempo delle polemiche pretestuose tocca a chi guarda, mentre il tempo delle soluzioni – conclude Pepe – appartiene a chi lavora».
Il Quotidiano del Sud.
Potenza, viadotto Tiera: alle accuse di Cgil e Filt l’alleanza Giordano-Pepe