Potenza, progetto Barriere Zero: accessibilità, ancora pochi i passi
- Postato il 4 agosto 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, progetto Barriere Zero: accessibilità, ancora pochi i passi
Olita traccia un primo bilancio a un anno dal lancio a Potenza del progetto Barriere Zero: «Tanti gli adesivi messi in vetrina ma pochi i negozianti che realizzano le pedane».
POTENZA – Un sentimento ambivalente, quello di Flavio Olita, davanti ai risultati del progetto “Barriere Zero Potenza per Tutti”: da una parte la soddisfazione di aver visto tante adesioni, tante vetrine su cui oggi campeggia l’adesivo; dall’altra, la delusione di non aver riscontrato altrettanto impegno nei titolari di negozi ancora non accessibili a cambiare, ad adeguarsi. La genesi Piccola cronistoria: il 4 maggio dell’anno scorso si svolse un incontro nella Sala dell’Arco del Municipio, in piazza Matteotti, organizzato dal Forum dei Giovani cittadino. Un confronto tra i giovani del Forum e la cittadinanza per parlare di disabilità e inclusione sociale. Presenti anche ragazzi e ragazze vittime quotidiane delle barriere architettoniche e che hanno potuto condividere le proprie esperienze ed evidenziare i problemi più grossi. L’idea è quella di «partire da piccoli passi e da semplici accorgimenti che possono fare la differenza.
L’incontro vuole essere un invito a riflettere sui diritti di tutti i cittadini e a costruire una comunità più solidale e attenta alle esigenze di ognuno». Il concorso Tre settimane dopo, parte il referendum per scegliere il logo del progetto “Barriere Zero, Potenza per tutti”, idea di un giovane potentino supportato dal forum. Quel giovane è proprio Olita, che le difficoltà le vive ogni giorno sulla propria pelle. Ha deciso però che è finita l’ora di lamentarsi e al massimo lanciare accuse, bisogna anche cercare di fare la differenza. Nella nota di quel 20 maggio 2024, il Forum dei Giovani di Potenza lancia il voto online attraverso le proprie pagine Instagram e Facebook.
IL LOGO VINCITORE DEL PROGETTO BARRIERE ZERO DI POTENZA
Il logo vincitore sarebbe stato poi utilizzato come immagine ufficiale del progetto, da consegnare a tutte le attività commerciali accessibili, contribuendo a rendere Potenza una città inclusiva. Una settimana dopo, il 27 maggio, cerimonia di premiazione nella Sala dell’Arco del Comune per il logo vincitore.
L’iniziativa del Forum dei Giovani ha riscosso un buon successo, coinvolgendo più di 20 artisti che hanno presentato 36 proposte. E sui social media del forum oltre 800 persone hanno espresso il proprio voto. A vincere è il disegno realizzato dal giovane artista Andrea Pace (mentre alla giovanissima artista scout Alessandra Ricciuti è andato il riconoscimento per il disegno più votato). Il logo stilizza la città di Potenza in una serie di rampe in pendenza affrontate da persone col bastone, con un deambulatore e in sedia a rotelle. Passa qualche tempo e, agli inizi di agosto, esattamente un anno fa, le prime stampe degli adesivi sono pronte: parte la consegna alle attività commerciali «che garantiscono l’accessibilità per tutti». L’amministrazione comunale viene pubblicamente ringraziata per il supporto fornito sin dalle prime fasi e per «il finanziamento delle stampe».
A CONSEGNA DELLE VETROFANIE.
La strada Olita comincia quindi a girare per le zone commerciali di Potenza e portare le vetrofanie ai commercianti, alcuni dei quali ne hanno fatto specifica richiesta (o perché già accessibili o perché impegnati a farlo entro breve). Di strada, sulla sua carrozzina, Flavio ne ha fatta tanta. «Sono più di 100 le attività che hanno aderito – dice oggi per tracciare un primo, minimo bilancio del progetto – ma quasi tutte sono state consegnate ad attività nelle zone nuove: Gallitello, via Unità d’Italia, piazza della Costituzione. Luoghi che nascono già accessibili». «In centro, a parte la prima attività che aveva la pedana (ossia, la prima consegna del logo nell’agosto dell’anno scorso), altre due successivamente si sono aggiunte».
Numeri ancora piccoli: «Nel centro storico abbiamo consegnato una ventina di loghi – spiega più precisamente Flavio – ma di attività già adeguate in precedenza o che per conformazione erano già accessibili».
L’AMAREZZA DI FLAVIO OLITA
E poi? Quanti altri, se non folgorati sulla via di Damasco, quanto meno sono stati convinti dalla diffusa opera di sensibilizzazione di Flavio & il Forum dei Giovani? «Per le altre attività – risponde il giovane – ancora nessuna novità. Nessun altro ha realizzato pedane o interventi. Non so quante siano esattamente le attività in centro a Potenza, posso dire che di queste nessuno ha fatto altro». Insomma, all’obiettivo di “premiare” chi già garantisce l’accessibilità dei disabili in negozio o al bar, si affianca un obiettivo più arduo e che per questo potremmo considerare primario: sensibilizzare i commercianti che hanno attività inaccessibili. «Purtroppo – spiega Olita – nei luoghi della città “più antica” (il centro storico, via Mazzini, viale Dante, corso Garibaldi) siamo a zero».
Flavio non vuole nascondere, da questo punto di vista, la propria amarezza: «Sono deluso dal fatto che nessun altro abbia realizzato pedane o interventi». Intelligenza e volontà Però – scomodando per una giusta causa il motto di Romain Rolland reso celebre in Italia da Antonio Gramsci – negli attivisti c’è sempre una scorta di ottimismo della volontà che cerca di bilanciare il pessimismo dell’intelligenza: «Bisogna cercare di fare di più, ognuno può fare la propria parte – è il messaggio che Flavio vuole lasciare alla conclusione di questo piccolo bilancio – I commercianti dandosi da fare e anche l’amministrazione, sensibilizzandoli maggiormente».
Il Quotidiano del Sud.
Potenza, progetto Barriere Zero: accessibilità, ancora pochi i passi