Potenza: moratoria sui distributori automatici
- Postato il 26 aprile 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza: moratoria sui distributori automatici
Nuova ordinanza del sindaco di Potenza Telesca contro il degrado nel centro storico: moratoria sui distributori automatici. Vietata per 4 mesi l’apertura di nuove attività e il trasferimento di quelle esistenti
«DIVIETO temporaneo di nuove aperture e di trasferimenti in centro storico di negozi adibiti, in modo esclusivo, alla vendita mediante distributori automatici».
E’ arrivata così, con un’ordinanza «contingibile ed urgente» a firma del sindaco Vincenzo Telesca, la tanto attesa “stretta” sui negozi automatici aperti 24 ore al giorno in via Pretoria e dintorni. Un provvedimento destinato a lanciare un messaggio agli imprenditori del settore, ma anche a lasciare l’amaro in bocca a quanti auspicavano qualcosa in più. Tipo l’imposizione di orari di chiusura nel cuore della notte.
Nell’ordinanza del sindaco si dà atto del «proliferare, nel centro storico di questa città, di negozi adibiti in modo esclusivo alla vendita mediante distributori automatici, privi di personale, aperti h 24, con somministrazione di bevande alcoliche e di bevande e alimenti in vetro o altro materiale utilizzabile quale oggetto contundente».
Telesca spiega di aver ricevuto «ripetute segnalazioni da parte dei cittadini residenti, dirette a denunciare, in prossimità di tali esercizi, fenomeni di intrattenimento ed assembramento, in particolare di giovani, che, attesa la possibilità di fruire, senza limiti, di bevande alcoliche e di merce in vetro o alluminio, stazionano sul posto, con schiamazzi nelle ore notturne, arrecando disturbo alla quiete pubblica, e determinando una situazione di degrado, stante la notevole quantità di rifiuti depositati nelle aree circostanti i predetti locali».
Al riguardo nell’ordinanza si spiega che sarebbero state effettuate «diverse attività di presidio da parte della Polizia Locale, dalle quali è emerso un quadro in cui è stata rappresentata, più volte, la presenza di fenomeni di aggregazione ed assembramenti di giovani, all’intemo ed in prossimità di tali esercizi, in particolare in orari serali e notturni, che degenerano in situazioni di uso di sostanze stupefacenti e di alcolici, di risse e schiamazzi, che compromettono la sicurezza urbana e l’incolumità dei cittadini, arrecano pregiudizio al decoro ed alla vivibilità urbana, ledendo la tranquillità ed il riposo dei residenti, nonché determinano una situazione di degrado».
Di qui la decisione di «prevenire, con efficacia ed immediatezza, l’implemento di situazioni di pericolo per la sicurezza dei cittadini, dei residenti e visitatori del centro storico, nonché di pregiudizio del decoro e della vivibilità urbana, al fine anche di tutelare il decoro delle zone del comune di particolare interesse storico, culturale e turistico». Il tutto in attesa dell’adozione di un vero e proprio regolamento che imponga «limitazioni all’insediamento di determinate attività in talune aree». Senza più vincoli di tempo.
Telesca si spinge a parlare di fenomeni «che creano notevoli disagi alla popolazione residente e che rappresentano, ormai, una forma di allarme sociale, che non consente di fruire del centro storico cittadino con tranquillità». Ecco allora l’esigenza «a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, e del decoro urbano» di «inibire, in via straordinaria e temporanea, le nuove aperture e trasferimenti in centro storico di negozi adibiti esclusivamente alla vendita per mezzo di distributori automatici di prodotti appartenenti a qualsivoglia categoria merceologica». Con un divieto che resterà in vigore «sino al 30 settembre 2025», e «nell’area del centro storico cittadino così delimitata dalle seguenti piazze e strade: piazza Vittorio Emanuele Ii, corso XVIII Agosto 1860, via Beato Bonaventura, via Vescovado,via Due Torri, via XX Settembre, via Fratelli Cairoli, via Alianelli, piazza Mario Pagano, via Rosica, via IV Novembre, via Mazzini, corso Umberto I».
Quanto al trattamento sanzionatorio per chi infrange questa “moratoria”, nell’ordinanza si spiega che, «ferma restando l’applicazione delle sanzioni penali ed amministrative previste», subirà una «sanzione amministrativa pecuniaria del pagamento di una somma non inferiore ad euro 25 e non superiore ad euro
500».
La decisione del sindaco è arrivata a una settimana di distanza della rissa tra giovanissimi esplosa, il 17 aprile, sotto i porticati del palazzo Ina, in piazza Mario Pagano.
Qualche ora prima una ulteriore “stretta” era arrivata anche dal comitato per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto di Potenza, Michele Campanaro.
Nell’occasione, infatti, il procuratore capo per i minorenni, Anna Gloria Piccininni, aveva fatto appello alla cittadinanza chiedendole di denunciare chi vende bevande alcoliche ai più piccoli. Mentre Campanaro ha annunciato l’intensificazione dei controlli con modalità “alto impatto” negli orari e nei luoghi della “movida” urbana.
L’ordinanza appena emessa è solo l’ultima di una serie inaugurata dal primo cittadino per provare a restituire al centro storico il ruolo di salotto “buono” del capoluogo.
La scorsa estate nel mirino erano finiti biciclette e monopattini, col l’imposizione del divieto di circolazione nell’area pedonale di via Pretoria. Inoltre era stato imposto anche il divieto di giocare con i palloni in piazza Mario Pagano.
Il Quotidiano del Sud.
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