Potenza, mensa da incubo al San Carlo

  • Postato il 24 novembre 2025
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Potenza, mensa da incubo al San Carlo

La Fials denuncia la situazione della mensa al San Carlo di Potenza, dopo un’indagine tra i lavoratori. Costanzo: «Quando un servizio mostra fragilità i lavoratori ne risentono»


LA Fials di Potenza, guidata dal segretario provinciale generale Giuseppe Costanzo, ha trasmesso alla direzione dell’Azienda ospedaliera regionale “San Carlo” l’esito di un’indagine sul servizio mensa del Presidio ospedaliero di Potenza.

MENSA AL SAN CARLO, L’INDAGINE DELLA FIALS

«L’indagine – si legge in una nota diffusa ieri, domenica 23 novembre, dal sindacato – è stata realizzata attraverso un questionario anonimo rivolto agli operatori, raccogliendo esperienze, percezioni e aspettative di chi vive quotidianamente l’ospedale dall’interno. La fotografia che emerge è limpida e sorprendentemente uniforme. Il racconto delle lavoratrici e dei lavoratori converge su un punto chiaro: la mensa fatica a sostenere i ritmi e i bisogni reali di chi vi accede. Voce dopo voce, si delinea un quadro ricorrente: c’è chi rinuncia alla pausa perché il pasto prenotato risulta esaurito; chi descrive un menù ripetitivo; chi percepisce una qualità poco curata; chi avverte temperature che impoveriscono gusto ed esperienza del pasto».

LA MENSA FATICA A SOSTENERE I RITMI DI CHI VI ACCEDE

«Molte testimonianze risuonano con sincerità». Si legge ancora nella nota diffusa da Fials. «Emerge dalle testimonianze: “La pausa pranzo dovrebbe aiutare a reggere il turno, invece finisce per appesantirla”. In queste parole si coglie un bisogno profondo: essere ascoltati, ritrovare una mensa che funzioni come sostegno, spazio di recupero e parte integrante del benessere complessivo».

LA FIALS PONE L’ACCENTO SUL PROFILO DEL BENESSERE LAVORATIVO

Il sindacato ricorda che «sotto il profilo del benessere lavorativo, l’alimentazione è riconosciuta come componente essenziale della salute fisica ed emotiva: dona energia nei turni intensi, sostiene la concentrazione, favorisce equilibrio interno e fluidità nell’attività quotidiana. Una mensa ospedaliera deve assicurare i menù vari e bilanciati, il rispetto delle diete speciali e delle intolleranze, gli ingredienti di qualità e le temperature adeguate. Non sono dettagli marginali, ma standard essenziali nei capitolati delle mense collettive».

MENSA AL SAN CARLO, FIALS: «SERVIZIO MAI RIPENSATO»

«Rilevante è anche la mancanza di momenti strutturati di ascolto o di valutazione della soddisfazione del personale negli anni». Prosegue Fials. «È come se la mensa fosse rimasta un servizio dato per acquisito, mai realmente osservato o ripensato».
«Una mensa ospedaliera – afferma Costanzo – è parte concreta della quotidianità di chi garantisce assistenza. Quando un servizio mostra fragilità, ne risente il clima di lavoro e l’esperienza professionale rischia di indebolirsi. Abbiamo raccolto materiale prezioso: ora occorre trasformarlo in un percorso di miglioramento reale».

LE RICHIESTE

«La Fials si fa carico della richiesta più importante dei lavoratori: essere ascoltati». Conclude il segretario provinciale, spiegando di aver chiesto alla direzione generale di avviare «un confronto immediato, fondato sull’ascolto reciproco e sulla riqualificazione di un servizio che incide direttamente sul benessere fisico ed emotivo degli operatori».

OBIETTIVO, RIQUALIFICARE LA MENSA

«L’obiettivo è riqualificare la mensa: renderla più curata, funzionale e attenta alle diverse esigenze alimentari del personale». Conclude il sindacato. «Per la FIALS, questo gesto valorizza l’esperienza delle persone e apre un dialogo atteso da anni, gettando le basi per un cambiamento oggi più che mai necessario».

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