Potenza, lavori ex Coni, Montereale in trappola
- Postato il 23 novembre 2025
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Il Quotidiano del Sud
Potenza, lavori ex Coni, Montereale in trappola

A Potenza, disagi nel quartiere di Montereale per il lavori all’ex Coni. L’assenza di parcheggi e la strada bloccata hanno già esasperato i residenti. I cittadini si riuniscono e chiamano l’assessore Giuzio, che promette soluzioni
– Era facile – con i lavori per abbattere e ricostruire l’ex Coni e gli effetti su parcheggi e viabilità – prevedere che per i cittadini che abitano nelle vicinanze del Parco di Montereale, a Potenza, sarebbe cominciato un incubo.
MONTEREALE, I DISAGI NEL QUARTIERE PER I LAVORI ALL’EX CONI
Per il Comune evidentemente non era così. Tanto è vero che le segnalazioni – alcuni foglietti con il provvedimento, qualche segnale stradale – sono state affisse solo due giorni prima. E anche all’interno degli stessi uffici la comunicazione forse non è stata quella che sarebbe stato giusto aspettarsi.
L’ASSESSORE GIUZIO SUL POSTO
O almeno questo è quanto è stato detto l’altro ieri sera, venerdì 21 novembre, quando l’assessore alla Viabilità, Francesco Giuzio, si è recato sul posto su richiesta di alcune persone che lo avevano contattato. E ai cittadini – questo hanno riportato gli stessi quando Giuzio era andato già via – ha spiegato di aver appreso dell’inizio dei lavori appena il 17 novembre, appena quattro giorni prima rispetto a quel venerdì 21 novembre in cui il cantiere è stato ufficialmente aperto.
QUANTO DURERANNO I LAVORI?
Che la portata dei disagi non sia stata appieno compresa dall’amministrazione è del tutto evidente. Altrimenti ci sarebbe stato l’ascolto dei cittadini, la ricerca di una soluzione il più possibile condivisa, quanto meno il tentativo di evitare il più possibile i disagi.
Altrimenti i Lavori pubblici avrebbero dialogato con la Viabilità in maniera più compiuta di quanto appare (se l’hanno fatto, i risultati lasciano alquanto a desiderare) appunto per alleviare le difficoltà che affliggeranno tante famiglie per chissà quanto tempo.
LE MANCATE RISPOSTE
Il problema è anche questo: quanto dureranno i lavori? Non si sa. A differenza di quanto avviene di solito, non esiste un cartello di cantiere che dica, oltre a tutti i dati del caso (ditta, direttore dei lavori, importo eccetera), anche la prevista “fine lavori”. Non che sia un impegno sempre rispettato, anzi. Ma almeno può dare un’idea.
E invece non si conosce la durata della demolizione, prima parte del progetto che dovrebbe portare a un nuovo palazzetto dello sport a Montereale.
MONTEREALE E LAVORI EX CONI, IL LUNGO ELENCO DEI DISAGI
L’elenco dei disagi è lungo. Innanzitutto, la perdita di parcheggi. Solo nelle vicinanze dell’ex Coni ogni giorno si fermavano decine di auto dei residenti. Più o meno una cinquantina di posti, ora persi di colpo.
Trovarli nelle vicinanze è molto difficile. In questi giorni si vedono processioni di automobilisti, col motore imballato dalle forti pendenze, girare in cerchio fra via dei Tigli e via dei Cedri per cercare un buco precario, con tutti gli ostacoli del caso: strade in cui due auto affiancate non passano, retromarce, manovre al millimetro, strombazzamenti, litigi.
L’INVITO A PARCHEGGIARE ALTROVE
L’assessore Giuzio invitava i cittadini – anche questo riferito dagli stessi: abbiamo provato a contattarlo senza riuscirci – a parcheggiare anche altrove, ad esempio a viale Dante. Il che vorrebbe dire lunghi tratti a piedi, con certe salite che spompano anche i più giovani e allenati, magari con le buste della spesa dietro o con bambini piccoli o altro. Uno stress continuo.
LE SITUAZIONI DI PERICOLO
A cui si aggiunge il pericolo: via dell’Edera – quella che si arrampica da via Vaccaro all’ex Coni e che oggi per molti è l’unica strada per raggiungere casa – è un budello dalla pendenza fortissima e nei tratti critici senza marciapiedi: il rischio d’investimento, a maggior ragione ora che volenti o nolenti di là bisogna passare, si alza.
Via della Pineta è tagliata fuori con alte barriere di cemento. Ci si arriva solo dal ponte di Montereale. Ma se un camion della ditta risale in controsenso ci si deve fermare fino a quando non è passato. E quindi il parcheggio-sfogatoio di via della Pineta – a pagamento o con il permesso di sosta – è vietato per buona parte della sua lunghezza.
LE PROBLEMATICHE LEGATE AI LAVORI
Per non parlare delle ore che vanno dal primo pomeriggio alla sera, quando la piscina attira tantissimi utenti e altrettante auto che di solito fermano (già intasandola quando si poteva) davanti all’ex Coni. Ora che non si potrà più, la stradina e lo slargo davanti all’impianto natatorio, ingolfati normalmente, s’impantaneranno fra lamiere e clacson.
MONTEREALE E LAVORI EX CONI, I DISAGI PER PEDONI, DISABILI E ANZIANI
E poi i pedoni: le barriere non fermano solo le auto, obbligando le persone (quelle che non scavalcano, opzione già applicata dai più giovani) a fare un giro più lungo tornando al Monumento ai Caduti e salendo su una piccola gradinata. I disabili? E gli anziani con problemi di mobilità? Le mamme con passeggino? Quesiti senza risposta, per ora.
LE SOLUZIONI PER IL QUARTIERE MONTEREALE
Quali potrebbero essere le soluzioni, a questo punto? L’assessore Giuzio – sempre a sentire i cittadini che ieri sera discutevano in zona del proprio destino – ha detto che ce ne sono molte e che saranno vagliate tutte.
Fra i residenti c’è chi ricorda vecchie stradine poi chiuse (dietro la piscina, sotto al ponte) e che potrebbero essere riaperte per consentire alla zona di rifiatare. Chi pensa a parcheggi a tempo (ma i camion pare comincino a salire che il sole non è ancora spuntato), chi a varchi pedonali (soluzione parziale che non risolve tutti gli altri problemi), chi a consentire il parcheggio ad almeno una fila di auto. Eccetera.
L’importante è che adesso il Comune voglia davvero trovare una soluzione. E in tempi rapidissimi.
Il Quotidiano del Sud.
Potenza, lavori ex Coni, Montereale in trappola