Ponte Morandi, in scena al Teatro Modena lo spettacolo del giovane talento Pietro Giannini
- Postato il 19 novembre 2024
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- Di Genova24
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Genova. Nei giorni precedenti al 15 dicembre, quando a Genova sarà inaugurato il Memoriale delle vittime del crollo del ponte Morandi, un altro evento imperniato su quella tragedia: uno spettacolo teatrale dal titolo “La traiettoria calante”, scritto e recitato da Pietro Giannini, autore e attore genovese di 24 anni, talento emergente del teatro italiano.
Lo spettacolo teatrale, che andrà in scena alla sala Mercato del Teatro Modena di Genova Sampierdarena dal 26 al 1 novembre e dal 10 al 13 dicembre, è un esempio di teatro civile: racconta la vicenda del Ponte Morandi in un lavoro costruito su fatti, ricordi personali, inchieste, con la collaborazione del Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi.
“La traiettoria calante”, produzione del Teatro Nazionale di Genova, ha esordito con successo al Romaeuropa Festival. In concomitanza con le prime date genovesi sono in programma due incontri a ingresso libero, due diversi momenti di confronto con chi da quel dramma è stato toccato personalmente.
Martedì 26 novembre subito dopo la prima dello spettacolo alla sala Mercato, Pietro Giannini – nell’ambito del format “30 minuti Fuori scena” – dialogherà sul palco insieme a Egle Possetti, presidentessa del Comitato Parenti Vittime Ponte Morandi. A condurre l’incontro Marco Grasso, giornalista del Fatto Quotidiano e autore del libro inchiesta “Il crollo – Ponte Morandi, una strage italiana”.
Giovedì 28 novembre alle 17 alla sala Mercato l’incontro intitolato “All’ombra del Ponte Morandi – storia di una comunità violata” vedrà la partecipazione di Federico Romeo, presidente del municipio Val Polcevera, Franca Ravera, associazione Quelli del Ponte Morandi e dell’autore e interprete dello spettacolo Pietro Giannini. Coordina Matteo Macor, giornalista de La Repubblica.
La storia del Ponte Morandi a teatro: “La traiettoria calante”
«Ho diciassette anni. Devo andare con mio padre in campagna. Piove a dirotto. Stiamo caricando i bagagli in macchina. Il suono di un tuono lontano ci fa sobbalzare. Una nuvola di polvere, in mezzo alle case, si alza dalla terra per andare ad abbracciare le sue sorelle. Rumore di sirene e antifurti. Il Ponte Morandi si è appena sgretolato. Suona il telefono. Mia madre dall’altro lato urla. Pensa che si stia solo immaginando la mia voce e che io in realtà sia morto…
La vicenda narrata sul palcoscenico è un dramma a tutti gli effetti. Il 14 agosto 2018, a Genova, crolla la principale arteria della città. Si scatena un effetto domino che investe le persone e le cose. La traiettoria calante può accettare sul palcoscenico un solo corpo, un unico testimone inerme, un Amleto moderno perseguitato dai fantasmi di chi era prima di lui ed ora non è più. La scena (del crimine) è nuda, niente più è rimasto; dopo le macerie, neanche più ricostruzione. In questo logorante vuoto, nell’assordante rumore dell’assenza, l’interprete può solo cercare di fuggire il buio attraverso la testimonianza, qualunque essa sia».
Con queste parole il giovanissimo Pietro Giannini, classe 2000, presenta il suo lavoro dedicato al crollo del Ponte Morandi. Un lavoro in cui si intrecciano ricordi personali, interviste, ricostruzione dei fatti, pezzi evocativi di una città, Genova, travolta da quella tragedia, ma in grado di affrontarla con la dignità, la coscienza e la forza tipica dei genovesi. Figura emergente della scena italiana, attore e autore diplomatosi alla Accademia “Silvio d’Amico” di Roma, il genovese Giannini presenta nel corso della stagione non solo La traiettoria calante, nuovo lavoro prodotto dal Teatro Nazionale di Genova, ma anche il più intimo e personale La costanza della mia vita, sua opera prima, scritta nel 2022, che sarà in scena alla Sala Mercato il 12 e 13 dicembre, serate in cui sarà possibile vedere insieme i due spettacoli.
Durata dello spettacolo: 80 minuti