“Pietro Genuardi mi ha aiutato quando sono rimasto senza casa e senza un soldo, sono stato un coinquilino zingaro e sporco”: il ricordo di Michele Morrone

  • Postato il 14 marzo 2025
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  • Di Il Fatto Quotidiano
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È di questa mattina la notizia della scomparsa di Pietro Genuardi, morto all’età di 62 anni. Da tempo combatteva contro una grave malattia del sangue. Tra i colleghi a non darsi pace c’è Michele Morrone, il noto attore che, da anni, intratteneva una forte amicizia con Genuardi. Morrone ha espresso tutto il suo dolore per la scomparsa dell’amico, condividendo su Instagram un toccante messaggio, seguito dalla pubblicazione di una loro conversazione su WhatsApp.

“Nel 2018, rimasi senza una casa e senza un soldo. Senza pensarci, mi portasti a casa tua. Ho vissuto con te per un anno intero, mi hai aiutato quando la vita aveva smesso di sorridermi”, scrive Morrone. Non manca la dedica con Adius, brano di Piero Ciampi e canzone preferita dall’attore di Centovetrine e Il Paradiso delle Signore: “Oggi te ne vai e io non dimenticherò mai il bene, le risate, le nostre chiacchiere e la tua incondizionata voglia di vivere. Mi fa incazzare scrivere queste parole, lo detesto. Ti dedico la canzone che ci piaceva ascoltare insieme, la colonna sonora della nostra amicizia, la canzone che ci faceva ridere e sognare. Ti voglio bene, per sempre e comunque. Grazie Piggy”.

Michele Morrone ha voluto rendere omaggio a Pietro Genuardi condividendo su Instagram una loro conversazione su WhatsApp risalente a luglio 2019. Nello scambio di messaggi, l’attore scrive: “Sono passati 6/7 mesi, non lo so. Ti voglio ringraziare per quello che hai fatto per me, per l’enorme aiuto che mi hai dato. Non sono stato un coinquilino facile, lo so, zingaro, disordinato e sporco… Però, ti ho nel cuore e ti sarò debitore a vita per ciò che hai fatto. Ti voglio un bene dell’anima e sono davvero felice per il “Paradiso” (Paradiso delle Signore, fiction in cui Genuardi aveva recitato, ndr)”.

L’attore aveva poi risposto così: “Miky, sono io che devo chiederti scusa, te l’ho già detto, sei disordinato, zingaro e un po’ sudicio, ma sei il mio amico Michele e quando verrò a sfruttare le ville e le barche, te le farò pagare tutte. Ti voglio bene anche io e questo è solo l’inizio… Perché tu avrai un grande futuro amico mio, perché sei un’anima buona e io non posso pensare che il meglio sempre per te”.

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Il Fatto Quotidiano

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