Pietra Ligure in finale di Coppa, Faedo: “Dopo oggi difficile tenermi in panchina per il mister, ma ci sta vista la qualità della rosa”
- Postato il 20 novembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Vittoria all’andata in trasferta, 1-2, e vittoria 2 – 0 al ritorno. Il Pietra Ligure vince e soprattutto convince. Campomorone Sant’Olcese eliminato e seconda finale di Coppa Italia di Eccellenza conquistata. La volontà del club è riscattare la sconfitta dello scorso anno contro la Genova Calcio. Quest’anno però i biancocelesti sono determinati più che mai a mettere nella calza della befana il trofeo che verrà conteso alla Fezzanese il prossimo 6 gennaio. Tra i protagonisti di ieri, oltre al match winner Giglio – doppietta per lui – anche Stefano Faedo. Giocatore dalle doti tecniche di livello che, nella parata di stelle pietrese, è ben contento di correre per i compagni. Tra l’ironia e la schiettezza, c’è anche spazio per reclamare qualche minuto in più in campo.
“Ci tenevamo parecchio dopo la finale persa dello scorso anno. Il senso di rivalsa ci ha spinto a dare tutto oggi come nelle partite precedenti. Vogliamo prendere la nostra rivincita e alzare un trofeo che non fa mai male“.
“Oggi ho visto tanti colpi di qualità. Abbiamo un parco di giocatori che fa paura qualitativamente, per questo mi tocca abbassarmi e fare il terzino. Devo, come tutti i miei compagni, mettere corsa e sacrificio”.
“Quando si cambia allenatore ci vuole un po’ di ambientamento visto che ci chiede cose un po’ diverse. Penso che abbiamo trovato la quadra. Siamo molto forti qualitativamente, forse ci mancava qualcosa a livello agonistico. Un po’ più di fame che abbiamo trovato“.
“Penso che se il mister mi facesse giocare di più non sarebbe malissimo. Dopo una prestazione come quella di oggi vogliono vederlo tenermi in panchina domenica. Detto questo siamo forti e stare in panchina ci sta”.