Pietra Ligure, abbattuta la palma monumentale più alta della Liguria

  • Postato il 6 novembre 2025
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  • Di Il Vostro Giornale
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Pietra Ligure. Sono iniziate questa mattina le operazioni di abbattimento della più alta palma monumentale della Liguria, ossia quella di piazza Vittorio Emanuele II a Pietra Ligure, uno dei simboli verdi della città. Con i suoi 24 metri era, come detto, la più alta di tutta la regione secondo l’elenco ufficiale degli alberi monumentali d’Italia pubblicato dal Ministero dell’Agricoltura.

La decisione di rimuovere l’esemplare, sicuramente ultracentenario (era già ben visibile, e di grandi dimensioni, nelle foto degli anni ’30), è stata presa dall’amministrazione comunale per motivi di sicurezza: il rischio di crollo era ormai troppo elevato.

“Purtroppo, e davvero nostro malgrado – spiegavano ieri il sindaco di Pietra Ligure Luigi De Vincenzi e l’assessore al verde pubblico Francesco Amandola – a fronte di una dettagliata perizia tecnica redatta dall’agronomo incaricato dal Comune, che ha classificato la pianta in classe D, appurandone l’irrimediabile compromissione e lo stato di instabilità con serio rischio di schianto improvviso, siamo costretti ad abbattere la palma monumentale in piazza Vittorio Emanuele II”.

“Ci siamo mossi – hanno aggiunto – sulla base di un monitoraggio durato mesi, verificando tutte le possibilità di salvaguardia attraverso interventi di sostegno e ulteriore rafforzamento dei cavi di trazione già esistenti, oltre ad altri accorgimenti tecnici di controllo sul suo stato vitale”.

La grande palma da datteri (nome scientifico Phoenix dactylifera L.), con i suoi 24 metri di altezza e una circonferenza di 260 cm, aveva carattere di monumentalità per l’età, le dimensioni e la rarità botanica. Il suo fusto slanciato, di colore marrone e segnato dalle cicatrici delle vecchie foglie, era sormontato da una chioma di foglie pennate lunghe fino a 5 metri, dal tipico colore verde glauco e dotate di spine lunghe e taglienti.

Generico marzo 2024

Dichiarata “albero monumentale” nel marzo 2024, insieme al bagolaro del Trabocchetto e al carrubo delle Pinee, e inserita negli elenchi del Ministero, la palma aveva mostrato nell’ultimo anno segni sempre più gravi e incontrollabili di degrado del fusto, “segnato alla base da una insanabile e pericolosa frattura verticale che, nonostante tutti gli sforzi messi in campo, ne hanno compromesso gravemente le prospettive future e reso insufficiente qualunque intervento di riduzione della pericolosità”.

Nonostante i tentativi di consolidamento, la pianta non poteva più essere salvata, anche perché – spiegavano sindaco e assessore – “ubicata in una piazza del centro storico altamente urbanizzata e ad elevata frequentazione, destinata ad attività ricreative e commerciali, con presenza di numerosi dehors e affollata ad ogni ora del giorno soprattutto da bambini e famiglie”.

Garantire la pubblica incolumità e la sicurezza di persone e cose sono priorità che non devono mai venire meno – concludono il sindaco e l’assessore – in un quadro di assoluta consapevolezza, per la nostra amministrazione, di quanto il verde pubblico, la sua cura e la sua gestione siano fondamentali”.

Autore
Il Vostro Giornale

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