Piano ospedali e pronto soccorso, Giordano (M5s): “Un orrore il cronometro sui pazienti”
- Postato il 3 dicembre 2025
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- Di Il Vostro Giornale
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Liguria. “Il decreto firmato dal direttore generale Bordon e presentato dall’assessore Nicolò come misura ‘chiara ed efficiente’ è, nei fatti, un atto burocratico a costo zero. Dietro lo slogan delle otto ore non c’è un vero piano sanitario: ci sono solo regole organizzative che rischiano di trasformare i Pronto Soccorso in catene di montaggio, con l’obiettivo di far scorrere i pazienti entro una soglia amministrativa”.
Così il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano commentando il provvedimento che impone ai reparti di programmare l’assorbimento dei ricoveri dai PS, attivare appoggi al raggiungimento delle 8 ore e incrementare le dimissioni nel fine settimana, senza prevedere nuove assunzioni né posti letto aggiuntivi.
“Ridurre le attese è un obiettivo condivisibile, ma non si tutela la salute imponendo un timer – incalza Giordano –. Una malattia o una fragilità non obbediscono a un cronometro: un paziente fragile, anziano o complesso non guarisce per decreto allo scadere delle 8 ore. Forzare dimissioni o trasferimenti per rispettare una soglia amministrativa significa aumentare il rischio clinico e caricare ulteriormente di stress operatori già allo stremo. Se la Regione riconosce che il boarding è frutto di criticità strutturali e ricorrenti, allora servono soluzioni strutturali: non basta spostare la pressione sui reparti e sui professionisti lasciando invariati i problemi”.
“A peggiorare un quadro già di per sé grottesco, le segnalazioni secondo cui in alcuni PS cittadini verrebbero congelati posti letto per garantire flussi al privato. Se confermato, sarebbe intollerabile: prima i cittadini in barella, poi qualunque altro interesse. Faremo immediatamente un accesso agli atti per ottenere dati dettagliati e pubblici”.
“Chiediamo il ritiro dell’impostazione a costo zero e un piano vero, con risorse e tempi certi: assunzioni immediate in Pronto Soccorso e nei reparti medici; aumento reale dei posti letto per acuti e post-acuti; potenziamento delle RSA con medici presenti anche nei weekend, cure intermedie e assistenza domiciliare per dimissioni sicure; trasparenza settimanale dei dati su accessi, ricoveri, appoggi e tempi di attesa”.
“A voler pensare male, questo decreto sembra anche figlio della paura: pensano di aggirare i vincoli di sicurezza scaricando tutto sulle dimissioni? In un mondo giusto una Giunta come si deve affronterebbe le criticità segnalate con il nostro esposto in Procura con un investimento vero, non con un inganno sulla pelle dei cittadini e dei lavoratori”, conclude Giordano.