Piano del verde, il “masterplan” per la Pineta di Quezzi: un impianto verticale per collegare la città ai forti

  • Postato il 16 gennaio 2025
  • Altre News
  • Di Genova24
  • 1 Visualizzazioni
pineta di quezzi

Genova. Un’area di 240 mila metri quadrati sotto uno dei forti genovesi collegata direttamente alla città da un impianto verticale di risalita. E’ la Pineta di Quezzi, una delle progettualità portate in Val Bisagno dal Piano del Verde del Comune di Genova, il documento programmatico messo a punto per lo sviluppo delle aree verdi nell’area urbana. Riqualificazioni, rigenerazioni e il “masterplan” di quello che potrebbe diventare un nuovo parco cittadino.

Dopo la sua approvazione, ieri è andata in scena la prima “uscita pubblica” per il piano, presentato presso la sede del Municipio IV Media Val Bisagno con un focus dedicato al territorio. Diversi gli interventi finiti nel documento. Priorità alla trasformazione dell’area di piazzale Marassi, con nuove alberature, de-impermeabilizzazione e raccolta e filtraggio dell’acqua piovana. Valutazione della realizzazione di un secondo filare di alberi in via Bobbio, che potrebbe diventare un vero e proprio viale, con l’intento di contrastare l’isola di calore generata da asfalto e cemento. Un intervento simile e ipotizzato anche in via Mandoli, mentre si pensa ad un nuovo “percorso della rimembranza” all’interno del Cimitero di Staglieno.

Il pezzo forte è però la Pineta di Quezzi, vale a dire l’allargamento dell’attuale parco geotecnico di via Monte Rosa, recentemente inaugurato dopo diversi interventi di ingegneria naturalistica pensati per stabilizzare il versante. L’area si sviluppa esattamente sotto forte Quezzi ed è così il naturale proseguimento verso la città costruita del Parco Orientale dei Forti. Da qui l’idea di un impianto verticale per avvicinare l’ingresso dell’area con corso De Stefanis: come riportato durante la presentazione dai tecnici dell’amministrazione civica, la proposta sarebbe stata formulata dalla stessa Amt ed è di fatto tracciata nella mappatura del Piano del Verde. Ancora da stabilire la tipologia del possibile impianto.

pineta quezzi
Il tracciato ipotetico dell'impianto verticale

Un’idea, quella di mantenere a verde i versanti sotto il Forte Quezzi, che fu alla base anche del progetto di Luigi Carlo Daneri, che a fine anni 50 progettò il complesso residenziale passato alla storia poi come il Biscione. Una visione ben presto travolta dalla cementificazione che nei decenni successivi ha sepolto sotto il cemento i quartieri di Staglieno, Marassi e Quezzi. Oggi per fare il parco si ci deve un po’ accontentare, ma la via d’accesso ai monti potrebbe avvicinarsi davvero alla città.

Soddisfatti e non soddisfatti

“Il Piano del Verde vuole essere uno strumento di pianificazione con una serie di proposte per il territorio e che vorremmo diventasse una prassi amministrativa – ha sottolineato l’assessore all’urbanistica Mario Mascia durante la presentazione – Sono delle linee guida frutto di una volontà di tutta la macchina amministrativa. Questo non è uno strumento per fare il modo che il verde venga messo a sistema con gli obiettivi di sostenibilità ambientale che è l’obiettivo dell’amministrazione civica”.

pineta quezzi
La mappa del Piano del Verde

“Ci aspetta un grande lavoro che ci permetterà di aumentare la presenza del verde nel nostro municipio – ha commentato il presidente del municipio Maurizio Uremassi – un territorio che negli ultimi anni e negli ultimi decenni ha accolto tante servitù. Ci stiamo attivando per cambiare questa situazione. Il piano del verde messo a punto dal comune di Genova è un passaggio molto importante per fare questo”. E rilancia: “Ci sono molte aree da rigenerare, su tutte la Volpara, per la quale credo che, nell’ottica del piano, si possa progettare l’inserimento di nuove alberature e aree verdi”.

L’incontro, in realtà non particolarmente partecipato dal pubblico – assenti tutti i consiglieri di opposizione tranne Giacomo Cafasso, di Uniti per la Costituzione – ha visto anche momenti di confronto e discussione: “Credo che questo piano sia un po’ fuffa .- ha commentato a margine Andrea Agostini, attivista ambientale del Circolo nuova ecologia – e che di fatto non rappresenti nessun cambiamento di fatto della gestione del verde”. A margine Agostini ha poi concluso: “Il fatto che questo incontro non sia stato partecipato dai cittadini la dice lunga sulla disillusione e il distacco dei genovesi per queste chiacchiere”.

Critica anche Maria Giuseppini Fariffini, Italia Nostra: “Molti degli interventi portati nel piano erano già parte di altre progettualità e il verde che viene presentato, come quello sopra la rimessa delle Gavette, non possiamo considerarlo di qualità. Non emerge una visione di insieme e i presupposti sono rimasti solamente sulla carta”.

 

 

 

Autore
Genova24

Potrebbero anche piacerti