Posidonia spiaggiata a Nervi, la rimozione costa 186mila euro all’anno: intervento inserito nel contratto servizio di Amiu
- Postato il 15 gennaio 2025
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- Di Genova24
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Genova. Nel 2023 il costo della rimozione della posidonia che continua a spiaggiare sulle gradinate nel nuovo porticciolo è arrivato a 186 mila euro, e il compito di raccoglierla e smaltirla ad oggi è stato inserito nel contratto di servizio siglato tra Città Metropolitana e Amiu.
Questo è quanto emerso questa mattina durante il question time svoltosi in Sala rossa a palazzo Tursi siul tema di manutenzione e rifiuti. A chiedere novità sul tema i consigliere Donatella Alfonso (Partito Democratico) e Fabio Ceraudo (M5s) che hanno riportato in aula le criticità della nuovo assetto dell’iconico porticciolo del levante genovese.
Nei mesi scorsi sul tema lo stesso ex sindaco Marco Bucci era intervenuti chiedendo ai cittadini di armarsi di sacchetti e di rimuovere poco alla volta le alghe che ad ogni mareggiata invadono le nuove banchine. A fare chiarezza e ordine però l’assessore Avvenente che spiega come la rimozione è svolta da Amiu secondo le normative vigenti in virtù del contratto di servizio. Nel 2024, ad oggi, non è ancora nota la spesa per questo intervento.
Critiche le opposizioni. “E’ chiaro che il progetto ha avuto qualche criticità e molti errori – ha sottolineato Alfonso – tra cui quello di non predisporre il canale presente sotto la vecchia piscina Massa che permetteva il ricircolo delle correnti e quindi teneva lontano le alghe che spiaggiavano solamente alla foce del torrente che attraversa il borgo“.
“La posidonia c’è sempre stata – aggiunge Ceraudo – il problema è che i lavori sono stati sbagliati e comunque incompleti. Nulla si sa sul nuovo molto che dovrebbe sorgere all’imboccatura del porto e che potrebbe mettere in sicurezza tutta la piccola baia. Oggi questi errori stanno comportando un costo cospicuo per l’amministrazione pubblica e gravi disagi per i cittadini, vedi l’odore delle alghe spiaggiate, e per i commercianti della zona, che si trovano ad operare in condizioni sempre più difficili. Insomma, come al solito sono stati scaricati sui cittadini gli errori della politica”