Phone Free February: i benefici di ridurre il tempo passato davanti allo schermo
- Postato il 21 febbraio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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C’è un numero che, negli ultimi anni, ci preoccupa particolarmente: lo screen time, cioè la quantità di tempo che passiamo fissando lo schermo del cellulare. Tempo che spesso si moltiplica su vari schermi: lavoriamo al pc e intanto rispondiamo ai messaggi. Chiudiamo il pc, guardiamo un film sull’iPad, o alla tv, e intanto girovaghiamo sui social. Con conseguenze sulla qualità del sonno e sulla salute mentale. Un po’ tutti vogliamo “stare meno online”, ma farlo è difficile: per questo è nata una campagna no profit Phone Free February, letteralmente Febbraio Senza Telefono, una sfida globale per disintossicarsi da notifiche e scrolling.
Viviamo nell’era del Brain Rot – Ci siamo passati tutti: ci ritagliamo un momento di relax per leggere sul divano, ma poi prendiamo in mano il cellulare e tac, sono passati venti, trenta, quaranta minuti. Per non parlare di quando succede la sera a letto ‘rubandoci’ ore di sonno: è la famosa Revenge Bedtime Procrastination. Cosa abbiamo fatto in tutto quel tempo? Niente: abbiamo visto video che forse neanche ci interessavamo, ma che ci spingevano a muovere il dito per vederne ancora. È un comportamento tipico dei nostri tempi, e dipende molto dal modo in cui le app e i social network spingono il rilascio di dopamina. Non a caso l’Oxford Dictionary ha scelto “Brain Rot” come parola del 2024: il termine indica la sensazione di cervello ‘in pappa’ che proviamo dopo essere stati troppo tempo online consumando passivamente contenuti leggeri e poco impegnativi. Non lavoro, quindi, né conversazioni con gli amici, ma l’incessante flusso di foto e video sui social, piattaforme di shopping online e così via.
Gli effetti dello smartphone sulla salute – Da tempo si indagano gli effetti sulla salute, fisica e mentale: oltre a inficiare la qualità del sonno, lo smartphone peggiorerebbe anche i disturbi di ansia e depressione. Gli psicologi poi stanno osservando come una pausa dai social media migliori l’autostima e il senso di appagamento, specialmente negli adolescenti. Sono gli stessi smartphone, poi, a segnalarci lo screen time, cioè il tempo di utilizzo. Se il numero vi preoccupa (cosa avreste potuto fare in quelle due, tre ore o più?) forse è il momento di provare la sfida Phone Free February.
Come funziona il Phone Free February – Dopo il Dry January – cioè un mese senza alcol – e il Veganuary – gennaio con una dieta vegana – è nata una campagna no profit con lo scopo di aiutarci a ridurre l’uso non necessario del telefono. La sfida si concentra in tre aree chiave: sonno, socialità e lavoro. L’obiettivo non è gettare lo smartphone dalla finestra (anche se a volte lo abbiamo desiderato tutti) ma essere più concentrati, più sereni e più presenti. Sia quando studiamo o lavoriamo, sia quando siamo con amici o con il partner.
I trucchi per ridurre lo screen time – Il primo passo è prendere consapevolezza di quanto tempo ed energie regaliamo ai device e capire gli effetti che ha sulla nostra salute. A questo punto, si possono mettere in atto piccole strategie per ridurre l’uso del telefono almeno di un’ora al giorno. Per esempio, eliminare le notifiche dove è possibile, per evitare di interrompere ciò che stiamo facendo a un ogni trillo. Oppure cancellare le app di giochi o di shopping online (si può sempre fare la stessa cosa al pc) per rendere il telefono “il più noioso possibile”, come suggerisce Jacob Warn, co-fondatore della campagna Phone Free February della Global Solidarity Foundation.
Intervistato dal Washington Post, Warn ha suggerito anche di cambiare il filtro colore in scala di grigi (molto meno accattivante, vero?) e di disattivare la riproduzione automatica per i video. Un altro circolo vizioso da interrompere, secondo Warn, riguarda la gestione delle pause: la prima cosa che viene spontaneo fare in un momento libero è proprio guardare lo schermo del telefono o farsi un giro sulle app. L’ideale è darsi un piccolo lasso di tempo cronometrato per rispondere a eventuali messaggi e controllare ciò che si desidera, per poi lasciare lo smartphone e godersi la pausa guardando fuori dalla finestra, preparandosi un caffè o facendo due chiacchiere con i colleghi. Sul sito ufficiale della sfida Phone Free February si può scegliere il proprio programma in modo da ricevere consigli personalizzati. E se serve un po’ di motivazione extra sappiate che, secondo gli esperti, un breve periodo di digital detox aiuta il cervello a funzionare meglio nel resto del tempo. E più tempo passeremo offline, più ci sembrerà facile fare a meno degli smartphone.
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