“PettorAle” muore a 26 anni: raccolta fondi per la ricerca contro il cancro, oltre 300mila euro in pochi giorni

  • Postato il 9 dicembre 2025
  • Salute
  • Di Quotidiano Piemontese
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TORINO – Alessandro Antonicelli, nativo di Cavour (TO) e conosciuto dagli oltre 170 mila follower sui social come “PettorAle”, ci ha lasciati il 6 dicembre 2025 a soli 26 anni. Ha combattuto una dura battaglia contro un raro osteosarcoma diagnosticatogli due anni fa.

Bodybuilder, personal trainer e coach, dopo essere cresciuto a Cavour (TO) si era trasferito a Milano. Dopo la laurea triennale in Biologia, aveva avviato un’attività, proseguendo anche gli studi. Su Instagram aveva deciso di raccontare passo dopo passo la sua lotta contro il tumore, con coraggio, e sempre con il sorriso.

L’osteosarcoma si era ripresentato nell’agosto 2024, e le sue condizioni si sono poi aggravate nell’ottobre di quest’anno, dopo un viaggio in Giappone.

La raccolta fondi

Subito dopo la sua morte è partita una raccolta fondi organizzata da Elena Tinelli. In poche ore sono stati raccolti 248mila euro, ora la cifra ha superato i 300mila.

Ale ha sempre odiato gli ospedali, eppure tutto il personale dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano è riuscito a farlo sentire a casa durante i suoi lunghi e numerosi ricoveri.

Nonostante l’impegno dei medici e la forza con cui Ale ha affrontato ogni terapia, nel suo caso le cure non hanno funzionato. Proprio per questo teneva profondamente a sostenere la ricerca su nuove cure contro l’osteosarcoma, con la speranza che un domani possano salvare altre vite.

Ale ha scelto di usare le sue ultime energie per un progetto a cui teneva profondamente, per contribuire in prima persona alla ricerca contro il cancro. Ha disegnato personalmente dei cappellini con le scritte “Fuck Cancer” e “Non sei solo”.

L’idea è nata quando aveva perso capelli e sopracciglia a causa della chemioterapia: all’inizio lo indossava per vergogna, poi quel cappellino è diventato il suo marchio, quasi una parte di lui. Lo aiutava a sentirsi un po’ più “Ale” e un po’ meno “cancro”. Ora il suo desiderio è che possa fare lo stesso per qualcun altro.

L’intero ricavato della vendita di questi cappellini, insieme a tutte le donazioni raccolte su questa pagina GoFundMe che ho creato Io, Elena, la fidanzata di Ale, sarà devoluto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano per la ricerca e la cura contro il cancro entro il 31/12/25.

L’unica parte non destinata alla donazione è la commissione trattenuta da GoFundMe per ogni versamento (2,9% dell’importo + 0,25€ di costo fisso di elaborazione per donazione).

La donazione su GoFundMe non prevede l’invio di un cappellino, è una donazione volontaria.

Scrive Erica.

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Quotidiano Piemontese

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