“Perché tutti stanno dimagrendo? Anch’io ho perso peso, tendevo ad abbuffarmi quando ero depressa. Ma non sono dimagrita per la salute, no, ero stufa che la mia identità fosse oscurata dal mio ‘essere grassa’”: parla Lizzo
- Postato il 24 novembre 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Di quanto sta accadendo con la diffusione sempre più massiccia di Ozempic e gli altri farmaci che vengono usati off-label per la perdita di peso, abbiamo parlato qui. E ora parla Lizzo, che è al centro delle polemiche perché alcuni la accusano di avere ‘rinnegato’ il movimento della body positivity. Come? Perdendo peso. La popstar ha deciso di dire la sua con uno scritto sulla piattaforma di newsletter Substack, uno scritto dal titolo “perché tutti stanno dimagrendo e cosa facciamo? Con affetto, una persona che ha perso peso”.
E Lizzo scrive: “Ho iniziato a dimagrire nell’autunno del 2023. Ero gravemente depressa. Ero stata al centro di uno scandalo feroce, e sembrava che il mondo intero mi avesse voltato le spalle. Ho avuto istinti suicidi. Ho tagliato i ponti con tutte le persone che amavo. Non mi fidavo più di nessuno, perché durante lo scandalo ex colleghi e amici — con cui avevo avuto rapporti piacevoli o quantomeno neutri — hanno iniziato a farsi avanti inventando cose su di me. Dio solo sa perché. Forse per infierire mentre ero a terra? Per quindici minuti di fama?“. Inizia così lo sfogo della popstar che poi va ai disturbi del comportamento alimentare che hanno segnato la sua vita: “La vecchia me tendeva ad abbuffarsi quando era triste o depressa. Avrei ordinato centinaia di dollari di cibo a domicilio e mangiato tutto finché lo stomaco non sembrava sul punto di esplodere. Ma questa volta non avevo voglia di farlo. Non perché pensassi che avrebbe portato alla perdita di peso, ma perché, onestamente, del mio corpo non mi importava più“.
È un racconto duro che dà prova di quanto le parole della nutrizionista Katy Harvey siano importanti: “È importante ricordare che non conosci l’intera storia dietro il dimagrimento di qualcuno. Potrebbe trattarsi di un problema di salute, di un farmaco, o di una difficoltà personale. Le persone perdono peso per tanti motivi, e non tutti sono legati alla cultura della dieta o a una scelta consapevole“. Lizzo racconta di avere iniziato col Pilates (“Ho lavorato solo con insegnanti donne nere e ho scoperto che il Pilates è stato in realtà co-fondato da una donna nera. L’ho usato come fisioterapia. A volte piangevo dopo le sessioni”) e di aver parlato con alcuni terapeuti: “Parlando con alcuni terapeuti ho scoperto che il mio peso era stato una barriera protettiva, una zona di conforto gioiosa, e a volte persino un’armatura da supereroina per proteggermi nella vita. Il mio peso, come i miei capelli, rappresentava il tempo. Conservava energia. E volevo liberarmene. Così, da quel momento in poi, ogni peso sottratto al mio corpo fisico non era un chilo ‘perso’, ma un chilo ‘rilasciato’. Per me era energetico, non vanitoso”.
Poi Lizzo arriva a un punto focale: “E sì, ho avuto problemi alla schiena (…) ma non sarò una di quelle ‘celebrity big girl’ che hanno cambiato drasticamente il loro corpo e vi raccontano la storia del ‘l’ho fatto per motivi medici’. Perché sappiamo tuttə che sì, c’è anche questo fattore, sì, c’è meno pressione sulle mie articolazioni ora che peso meno. Sì, c’è meno rischio di certe patologie ora che peso meno. Ma, diciamolo, volevo cambiare come mi sentivo nel mio corpo. Avevo trattenuto così tanto da quando mio padre è morto nel 2009. Avevo portato con me relazioni profondamente abusive e tossiche dal 2011. Portavo sulle spalle il peso del sostentamento della mia famiglia dal 2016. Volevo lasciar andare tutto al diavolo“.
E ancora: “Non è mai stato un fatto di essere ‘magra’ per me. Non credo nemmeno che sia possibile considerarmi davvero ‘magra’”. Lizzo parla poi del fatto che essere stata presa come icona del movimento della body positivity “è stato al limite dall’abuso emotivo: (…) Ero consapevole di essere la barzelletta di ogni battuta grassofobica su Internet. Eppure ho continuato a essere me stessa, perché è l’unica cosa che so fare. E anche essendo me stessa, nessuno ci credeva davvero. Ho scoperto che molte persone credevano che fossi in realtà grassofobica e avessi interiorizzato la grassofobia. Che tutto ciò che facevo nel mio attivismo — assumere donne nere con corpi più grandi, creare letteralmente industrie per ballerine, modelle e attrici plus-size — lo facessi perché ‘in segreto odio le persone grasse‘. Ero stufa che la mia identità fosse oscurata dal mio essere grassa. Le persone non riuscivano a vedere il mio talento come musicista perché erano troppo occupate ad accusarmi di fare dell”essere grassa’ tutta la mia personalità. So che la mia storia non è unica. So che le donne con corpi più grandi, specialmente le donne nere con corpi più grandi, si scontrano con questo da sempre(…). Siamo in un’epoca in cui le ragazze più grandi diventano più piccole perché sono stanche di essere giudicate. E ora le ragazze più grandi vengono giudicate dalla stessa comunità che un tempo rappresentavano. Non c’è nulla di sbagliato nel vivere in un corpo più grande. Non c’è nulla di sbagliato nell’essere grassə. Ma se una donna vuole cambiare, dovrebbe essere autorizzata a cambiare”.
Lizzo parla anche di una “gabbia” in cui era stata messa dalla “commercializzazione della body positivity. Quando era il nostro piccolo movimento, nel 2013, era libertà. Il movimento body positive mi aveva dato le ali e potevo volare verso altezze inimmaginabili. Ma poi ha iniziato a generare grande business. E così, di colpo, è diventato marchio, prodotto, per tutti“. Oggi, dice Lizzo, “io sono ancora una big girl orgogliosa. Oggettivamente big. Oltre 200 libbre. E mi amo oggi tanto quanto mi sono sempre amata, indipendentemente da ciò che dice la bilancia” e aggiunge che c’è stato molto lavoro “per annullare gli effetti del boom dell’Ozempic. Ho molto lavoro da fare per riconquistare la fiducia del movimento che mi ha dato le ali. È un lavoro che sono disposta e pronta a fare”.
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