Perché l’estate 2025 è quella giusta per fare un viaggio a Dallas
- Postato il 25 giugno 2025
- Idee Di Viaggio
- Di SiViaggia.it
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Gli Stati Uniti non sono solo New York, Los Angeles e i parchi nazionali. Ci sono altre bellissime destinazioni che meritano un viaggio. E Dallas è una di queste. Innanzitutto, se pensate di trovare cowboy che indossano boots e cappello Stetson, scordatevelo. E anche se pensate che tutto, qui, ruoti intorno ai pozzi di petrolio vi sbagliate alla grande. Non è a Dallas che troverete gli stereotipi del Texas. Dallas rappresenta il centro commerciale e culturale dello Stato.
Fu George W. Bush, governatore del Texas alla fine degli Anni ‘90, a favorire un ambiente “amico per le imprese”, anche attraverso misure fiscali vantaggiose, trasformando la città in un importante polo economico. E sono stati proprio i ricchi magnati dell’industria di Dallas a investire, da veri filantropi e mecenati del XX secolo, in opere d’arte e a far sì che, oggi, Dallas sia un centro culturale di grandissimo rilievo, con edifici museali disegnati da archistar, che ospitano collezioni private, con tante installazioni open air e di street art che la rendono un museo a cielo aperto.
Nuovo volo dall’Italia
Sono tantissime le nuove rotte inaugurate dall’Italia verso gli Stati Uniti negli ultimi mesi, alcune sono solo stagionali, fatto sta che c’è stato un vero e proprio boom che poterà molti italiani negli States nei prossimi mesi. Il volo di American Airlines che collega l’aeroporto Marco Polo di Venezia e quello di Dallas Fort Worth, in Texas, è uno di questi. Il Dallas-Fort Worth International Airport è il più grande hub negli Stati Uniti d’America, con oltre 900 voli al giorno, ma, soprattutto, assicura coincidenze con tutte le località del Sud-Ovest degli USA e con la maggior parte delle grandi città americane. È quindi un ottimo punto di partenza non soltanto per scoprire Dallas, ma anche per visitarne i dintorni o il resto del Paese.
Cosa vedere a Dallas: le 5 attrazioni imperdibili
Sono diverse le attrazioni di Dallas, alcune accessibili con il pratico CityPASS che consente di prenotare le visite e di risparmiare tempo e denaro. Ecco cinque luoghi da non perdere. Alcuni delle vere chicche consigliate dai local.
Reunion Tower
Che ci andiate di giorno, all’ora del tramonto (la migliore) o di sera, dal GeO-Deck della Reunion Tower si gode della migliore vista panoramica a 360 gradi sullo skyline di Dallas. Si tratta di uno dei monumenti più iconici della città. Inaugurata già nel 1978, la Reunion è alta 171 metri e, di notte, con le sue 259 luci LED sulla sommità, la cupola è visibile da tutta Dallas.
The Eye
È una delle 300 installazioni artistiche che si possono trovare in giro per la città, ma questa è decisamente la più fotografata di tutte. La si trova lungo la Main Street, la strada principale nel cuore di Dallas. Rappresenta un bulbo oculare altro quasi dieci metri. Il gigantesco “Eye” è un’opera in fibra di vetro, resina e acciaio creata dall’artista americano Tony Tasset su una replica del proprio occhio. Commissionatagli per il programma Art Loop della Chicago Loop Alliance, l’opera venne esposta inizialmente nel Pritzker Park di Chicago nel 2010, prima di essere spostata a Dallas una decina di anni fa. Nel giardino privato dell’hotel Joule in cui si trova – mezza strada appartiene a un magnate dell’industria, tra cui l’albergo 5 stelle, il giardino e l’opera – viene organizzato ogni anno il party finale della Dallas Art Fair che si tiene ad aprile, ma viene usato anche per altri eventi e anche matrimoni.

Bryan Cabin
Nella centralissima Dealey Plaza, anche detta Founders Plaza – dominata da un insolito castello di mattoni rossi, sede del tribunale –, è stata ricostruita la capanna di legno appartenuta al fondatore della città di Dallas, John Nelly Bryan, venuto dal Tennessee intorno al 1840. Circondata dalla frenesia della città che conta circa un milione e mezzo di abitanti (ma se si calcola l’area metropolitana Dallas-Fort Worth-Arlington sono più di otto milioni), è la prima casa sorta in quella che un tempo era una vasta prateria.

Trammell Crow Park
È uno dei punti più belli da dove ammirare lo skyline di Dallas. Il Trammell Crow Park, dove molti amano venire per fare escursioni a piedi o in bicicletta, si trova lungo il Trinity Skyline Trail, un itinerario urbano lungo poco più di 7 km che passa vicino al Trinity River, il fiume di Dallas, e dal Dallas Floodway, un parco creato appositamente per contenere le eventuali alluvioni. Il percorso è ancora in fase di espansione e un giorno si collegherà con altri itinerari cittadini.

AT&T Stadium
È lo stadio dove gioca la squadra di football americano dei Dallas Cowboys, classificata terza nella stagione 2024-25 dell’NFC East, e, come tutto in America, è gigantesco – è uno dei più grandi degli Stati Uniti e ha la struttura a cupola più grande del mondo – tanto da poter ospitare fino a centomila spettatori. È qui che si tengono anche i più grandi concerti che attirano migliaia di fan. Si sono esibiti artisti del calibro degli U2 o di Taylor Swift, giusto per intenderci. Ospiterà nove degli incontri di calcio della FIFA World Cup 2026 nonché la semifinale del campionato mondiale che approda per la seconda volta negli Stati Uniti, dopo l’edizione del ‘94. Gli appassionati di calcio non possono perdersi una visita dell’AT&T Stadium che è aperto al pubblico tutti i giorni. Chi volesse venirci durante i Mondiali 2026, sappiate che i biglietti partono da duemila dollari.
I musei da visitare a Dallas
La capitale culturale del Texas ospita anche numerosi musei che meritano decisamente una visita. Alcuni sono concentrati nell’Arts District e sono quindi facili da visitare perché sono tutti vicini, altri sono ubicati in altre zone comunque centralissime.
The Sixth Floor Museum
È sicuramente il primo museo da visitare a Dallas. Ricavato all’interno dell’allora magazzino dei libri scolastici tra Elm Street e North Houston Street, davanti a Dealey Plaza, luogo della fondazione della città, il Sixth Floor Museum è dedicato all’assassinio di John F. Kennedy avvenuto il 22 novembre del 1963. Si tratta indubbiamente di uno dei monumenti più storici e significativi di Dallas, dedicato alla vita e alla morte del 35° Presidente degli Stati Uniti d’America, ma anche alla figura di Lee Harvey Oswald, impiegato del magazzino e ritenuto il responsabile del tragico gesto avvenuto sotto gli occhi di milioni di persone scese in piazza per accogliere la visita dei Kennedy. È proprio dal sesto piano di questo edificio che sarebbero partiti i colpi fatali le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Una tappa obbligata per chi desidera approfondire la conoscenza di questo momento cruciale della nostra storia, che non è solo americana.

George W. Bush Presidential Library
Altro personaggio significativo per Dallas – e per il Texas – a cui, come a ogni Presidente americano, è stata dedicata una Library è George W. Bush (figlio), 43º Presidente degli Stati Uniti, ma prima di allora governatore del Texas. La George W. Bush Presidential Library è un museo che si trova nel quartiere universitario, con una parte interattiva e una ricostruzione degli ambienti presidenziali. All’intero è stato rimontato lo Studio Ovale con l’arredamento originale appartenuto a Bush durante i suoi anni alla Casa Bianca (2001-2009), ma anche la famosa Situation Room usata in occasione degli attacchi dell’11 settembre, a cui è dedicata un’intera sezione del museo.

Dallas Museum of Art
Ubicato nel cuore dell’Arts District, il Museum of Art ha una collezione che comprende più di 25mila opere databili dal terzo millennio a.C. a oggi. Sono esposti reperti egizi, greci, romani ed etruschi, ma anche dipinti del Canaletto, Monet, Gauguin, Van Gogh, De Chirico, Sironi e opere più recenti di Michelangelo Pistoletto e Maurizio Cattelan.

Perot Museum of Nature & Science
Anch’esso intitolato a un miliardario di Dallas, Ross Perot, candidato anche alla Casa Bianca, il museo di scienze naturali, sempre, nell’Arts District è un bellissimo edificio a forma di cubo ispirato all’ambiente texano e attentissimo alla sostenibilità e merita una visita. Tra le sezioni più interessanti c’è sicuramente quella dedicata agli animali preistorici, come lo scheletro di un Tyrannosaurus rex, di un Alamosaurus e di un Tylosaurus trovati proprio in questa zona e quella dedicata all’estrazione del petrolio. D’estate, tutti i giovedì sera si tengono i Thursdays on Tap: il museo è aperto fino a tardi ed è gratuito, inoltre si tengono concerti e cocktail bar.
Nasher Sculpture Center
Ospitato in un edificio progettato da Renzo Piano nel ’98 nell’Arts District, questo museo accoglie principalmente sculture moderne e contemporanee sia all’interno sia nel vasto giardino esterno. Vale la pena passeggiare tra le sculture godendosi le belle giornate di sole texano.
I quartieri da non perdere a Dallas
Tanti e diversi tra loro sono i quartieri da non perdere a Dallas e “Live like a local” è la chiave per vivere la città al meglio. Allora, perché non unirsi ai local e frequentare i loro posti? Ecco i quartieri da non perdere.
Deep Ellum
Un quartiere storico da vedere è Deep Ellum, nato grazie alla ferrovia arrivata a Dallas nel 1873. Qui, infatti, si incrociavano le due linee ferroviarie, la Houston and Texas Central Railroad Texas e la Pacific Railroad, dando vita a una comunità chiamata Deep Elm. Oggi, tra i tanti edifici storici, si possono trovare locali che servono l’autentico Texas barbecue e i sapori tipici del Sud. Da non perdere è una visita alla Blues Alley, una strada secondaria che è diventata un museo a cielo aperto perché ogni parete è stata decorata con un murales che ha come tema il colore blu. Vengono organizzate anche visite guidate dagli stessi street artisti.
Bishop Arts District
Tra i più caratteristici quartieri in città, nella parte meridionale di Dallas, c’è sicuramente il Bishop Arts District, una zona di piccoli negozi di artigianato e di arte locale, ristoranti e bar dove ascoltare jazz e musica dal vivo.
Swiss Avenue
Qui non ci sono negozi né attività commerciali perché siamo nel quartiere più esclusivo di Dallas, fatto di splendide ville d’epoca tra le più belle del Southwest. C’è chi ha scelto lo stile Vittoriano e chi il Rinascimentale, chi un’architettura nordica e chi provenzale, ce n’è per tutti i gusti. Comprende la strada principale, Swiss Avenue, e le vie traverse. Case da favola ma anche giardini meravigliosi, tanto che viene indetto un premio mensile per lo Yard of the Month e uno annuale per lo Yard of the Year. Occasionalmente, vengono organizzati tour privati delle mansion
Main Street District
Siamo in piena Downtown Dallas, un tratto urbano super vivace su cui s’affacciano eleganti hotel e boutique. Tra i ristoranti eleganti ci sono quelli di cucina tradizionale francese, le eleganti zone ristoro americane e i raffinati cocktail bar dall’atmosfera chic che servono drink. La grande scultura in fibra di vetro “Eye” ne è il cuore pulsante, ma ci sono anche giardini ombreggiati e una fontana interattiva.
Come muoversi a Dallas
Alcune attrazioni sono vicine tra loro, altre in diverse zone pertanto prevedete di muovervi in auto o con la DART, il sistema di trasporto pubblico che unisce autobus e treni per muoversi anche fuori città. C’è anche un tram storico, M-Line Trolley, che collega alcuni quartieri turistici come West Village, Klyde Warren Park e l’Arts District e alcune stazioni ferroviarie cittadine.
Quando andare a Dallas
Solitamente noi italiani ci rechiamo negli Stati Uniti d’estate. Bisogna tenere presente che in Texas le temperature sono torride, almeno di giorno, anche se l’aria del deserto è piuttosto secca e l’umidità, di solito, non supera il 10%. Comunque, tutti i luoghi hanno l’aria condizionata pertanto non è difficile visitare Dallas anche quando la colonnina di mercurio raggiunge i 40°C. Certo, per chi può viaggiare in altri periodi, il periodo migliore per visitare Dallas è durante la primavera (marzo–maggio) e l’autunno (settembre–novembre). Del resto, Dallas merita un viaggio ad hoc di 5-7 giorni e, come vedete, di cose da fare ce ne sono parecchie.
