Cosa vedere a Bari in un giorno, itinerario tra le meraviglie del centro storico

Luminosa, autentica e con un centro storico tra i più affascinanti del Sud Italia, Bari è una città che conquista al primo sguardo. Affacciata sull’Adriatico e per secoli crocevia di culture, è uno scrigno che racchiude mille tesori, dove antico e moderno si intrecciano senza forzature, e ogni angolo rivela un frammento d’identità di una città che sa sorprendere, accogliere e raccontare, con voce autentica e appassionata.
Se avete solo un giorno a disposizione, niente paura: vi portiamo alla scoperta dei luoghi imperdibili per respirare la vera essenza del capoluogo pugliese, tra chiese romaniche, castelli medievali, vicoli pittoreschi e sapori indimenticabili.

Cosa vedere a Bari

Basilica di San Nicola, il cuore spirituale della città

La prima tappa del nostro itinerario alla scoperta di Bari è la Basilica di San Nicola, che ne rappresenta il simbolo spirituale e culturale. Edificata nell’XI secolo, accoglie le reliquie del santo più venerato della città, trafugate da un gruppo di marinai baresi nel 1087 a Myra, in Turchia, e custodite nella cripta, dove si fondono devozione cattolica e culto ortodosso. La Basilica è anche uno dei più antichi e straordinari esempi di architettura romanica pugliese: con la sua facciata austera, incorniciata da due torri e archi ciechi, ricorda più una roccaforte medievale che una chiesa, e in effetti fu usata come tale durante il periodo normanno.

Basta varcare l’arco d’ingresso per immergersi in un complesso monumentale che incanta per la sua solennità. All’interno, archi asimmetrici in pietra e volte possenti guidano lo sguardo verso il magnifico presbiterio, dominato da un tabernacolo del XII secolo e dal celebre Trono di Elia, sorretto da piccoli telamoni e decorato da leonesse scolpite, mentre il soffitto barocco dorato aggiunge un tocco scenografico sorprendente. Ma è nella cripta che si custodisce l’anima più sacra del luogo: qui, in un ambiente voltato impreziosito da capitelli scolpiti con leoni, uccelli e creature fantastiche, riposano le spoglie del santo che, tra le altre cose, ha anche ispirato la figura di Santa Claus. In un toccante abbraccio ecumenico, sotto la chiesa cattolica si cela una cappella greco-ortodossa, meta di pellegrinaggio per fedeli di ogni confessione.

Cattedrale di San Sabino custode di arte, fede e mistero

A pochi passi dalla Basilica di San Nicola, la Cattedrale di San Sabino, custode di arte, fede e mistero, si erge maestosa nel centro storico di Bari. Capolavoro del romanico pugliese, fu costruita nel XIII secolo ma conserva al suo interno tracce di epoche ancora più antiche, come la suggestiva cripta bizantina dell’XI secolo, che accoglie le reliquie di San Sabino, che fu vescovo della città.

L’esterno colpisce per l’imponente rosone e il portale riccamente scolpito, mentre l’altissima torre campanaria si staglia per oltre 70 metri nel cielo barese. All’interno, una navata luminosa e austera si apre su cappelle laterali riccamente decorate, con altari barocchi, affreschi, sculture e preziosi arredi marmorei. Ma è durante l’equinozio che la Cattedrale rivela il suo segreto più affascinante: un raggio di sole attraversa il rosone centrale e illumina perfettamente un mosaico pavimentale che ne riflette il disegno, in un gioco spettacolare di luce e simbolismo che lascia senza fiato, un piccolo miracolo d’ingegneria medievale.

Ogni elemento architettonico e decorativo racconta secoli di storia, oggi valorizzati anche nel vicino Museo della Cattedrale, dove reperti restaurati, percorsi didattici e testimonianze liturgiche offrono una lettura completa di uno dei più raffinati gioielli pugliesi.

Bari vecchia
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Il centro di Bari con la cattedrale di San Sabino

Passeggiata tra piazze storiche e orecchiette fatte a mano

Il modo migliore per cogliere il vero spirito di Bari è fare una passeggiata per il centro storico. Il consiglio è di gironzolare senza fretta tra i vicoli e le piazze, lasciandosi catturare dall’anima più autentica della città. Piazza Ferrarese, un tempo varco d’accesso alla città attraverso la Porta di Ferrara, oggi accoglie caffè e locali affacciati sulle antiche colonne romane del II secolo d.C., testimonianza dell’importanza di Bari come porto dell’Impero. Poco più in là, Piazza Mercantile è da sempre il fulcro commerciale della città, incorniciata da edifici di varie epoche e animata da bancarelle artigiane, caffè e locali che si affacciano sul viavai quotidiano.

Ma per immergersi completamente nello spirito barese, bisogna inoltrarsi nei vicoli dietro il Castello Svevo, dove si snodano le celebri “vie delle orecchiette”. Come Strada Arco Basso e le viuzze parallele, dove è possibile osservare le donne baresi che impastano e modellano con maestria e vendono la più tipica pasta pugliese sotto gli occhi curiosi dei passanti.

Un tuffo nella storia al Castello Normanno-Svevo

Il pomeriggio può essere dedicato alla scoperta dell’imponente Castello Normanno-Svevo, baluardo di pietra che da secoli veglia sull’ingresso di Bari vecchia. Costruito nel 1131 da Ruggero II il Normanno, distrutto e poi riedificato da Federico II, è una maestosa stratificazione di stili e poteri e nei secoli ha visto il passaggio di sovrani, condottieri e nobildonne, trasformandosi da fortezza difensiva a residenza aristocratica.

Tuttora circondato dall’antico fossato e da bastioni perfettamente conservati, colpisce per la sua imponenza e per la ricchezza degli spazi interni. Dal ponte in pietra si accede al vasto cortile, diviso tra le sezioni sveve e quelle rinascimentali, dove il tempo sembra essersi fermato, mentre dal mastio centrale si gode una vista suggestiva che spazia sul centro storico e il mare. Ma è all’interno che si cela il vero tesoro: una gipsoteca che raccoglie fedeli calchi delle più belle decorazioni romaniche di tutta la Puglia, accanto a reperti archeologici di epoca preistorica, greca, romana e medievale.

Non solo muto testimone del passato, il Castello è anche un dinamico centro culturale che ospita spesso mostre ed eventi che rappresentano l’occasione perfetta per scoprire la storia millenaria di Bari in un’atmosfera altamente suggestiva.

Gran finale in bellezza al Teatro Petruzzelli

E quando il giorno volge al termine, l’appuntamento è al Teatro Petruzzelli. Inaugurato nel 1903 e rinato dalle ceneri dopo il tragico incendio del 1991, oggi è un tempio della cultura italiana. Da Verdi a Puccini, da Pavarotti a Placido Domingo, la sua storia è costellata di stelle. Ricostruito fedelmente ma dotato delle tecnologie più avanzate, ospita ogni anno stagioni liriche, balletti e concerti che continuano ad attirare pubblico da tutto il mondo. Se la serata lo permette e il programma è di vostro interesse, regalatevi uno spettacolo per chiudere la giornata in bellezza.

Cosa fare a Bari

Pausa pranzo con street food barese

Se passeggiando per i vicoli di Bari vecchia, la vista di tutte quelle orecchiette esposte sugli usci delle case vi ha messo appetito, e magari si avvicina anche l’ora di pranzo, allora è il momento di concedersi una pausa gustosa. Il consiglio è assaporare il meglio dello street food locale: le immancabili “scagliozze” (triangoli di polenta fritta), vendute in cartocci bollenti, un panzerotto fritto ripieno di mozzarella e pomodoro, oppure un trancio di focaccia barese, morbida e dorata, con pomodorini e olive nere, da gustare camminando tra i vicoli.

Un salto al Mercato del Pesce N’derr la lanz

Per capire davvero l’anima di Bari, vale la pena fare anche un salto al Mercato del Pesce N’derr la lanz (letteralmente “ai piedi delle barche”, che in dialetto si chiamano appunto lanz), vicino al Teatro Margherita, elegante edificio in stile liberty che sorge sull’acqua come un sogno sospeso. Costruito tra il 1912 e il 1914, oggi ospita mostre d’arte contemporanea e regala un colpo d’occhio perfetto per gli amanti dell’architettura.

Qui al mattino i pescatori, di ritorno dalla pesca con i tipici gozzi, scaricano e mettono in vendita direttamente non solo spigole e cefali, ma anche polpi, frutti di mare e ricci prelibati da consumare freschissimi sul posto. Vivo e verace, questo mercato tradizionale è un’esplosione di profumi e sapori locali, un condensato di vita quotidiana barese, da ammirare e fotografare, ma soprattutto da assaporare.

Due passi sul lungomare fino alla spiaggia di Pane e Pomodoro

Per una pausa rigenerante tra una visita e l’altra, niente di meglio di una passeggiata sul lungomare Nazario Sauro fino alla spiaggia cittadina di Pane e Pomodoro. Basta una mezz’ora a piedi dal centro, oppure dieci minuti in auto, con il profumo di salsedine nell’aria, per raggiungere questa bella spiaggia libera, semplice e autentica, dove i baresi si concedono un tuffo o una pennichella sotto il sole. Con un pizzico di fortuna, nei giorni feriali non è difficile trovare uno spazio libero tutto per sè con vista sull’orizzonte azzurro che rilassa lo sguardo e lo spirito.

Come arrivare a Bari

In aereo

L’Aeroporto internazionale Karol Wojtyla di Bari Palese è servito da numerose compagnie di linea e low cost che assicurano voli diretti con diverse città italiane ed europee.

In treno

Servizi regolari collegano Bari con le principali città italiane e con i maggiori centri della regione. Treni ad alta velocità collegano il capoluogo pugliese con Milano, Torino, Bologna e altre città lungo la dorsale adriatica.

In bus

Compagnie di autobus a lunga percorrenza consentono di raggiungere Bari dalle principali città italiane, tra cui Milano, Roma e Venezia.

In auto

Provenendo da nord, percorrere la A14 Bologna-Taranto fino all’uscita di Bari. Da Roma, prendere la A1 Roma-Napoli fino a Caianello, quindi proseguire sulla A16 da Napoli a Canosa, dove interseca la A14 lungo la quale si prosegue fino a Bari.

Autore
SiViaggia.it

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