Perché l’Alsazia è la meta perfetta per una fuga romantica d’autunno: cosa vedere e dove fermarsi, tra borghi medievali e vigneti

  • Postato il 12 settembre 2025
  • Viaggi
  • Di Il Fatto Quotidiano
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È il momento buono per una mini-vacanza? L’autunno può essere un bel momento per regalare (e regalarsi) un bel viaggio in una meta piccola, romantica di Francia. L’Alsazia è la meta perfetta, tra borghi tradizionali e pieni di fascino, alcuni più noti, altri decisamente da scoprire, tutti che trasportano in un altro mondo. L’esplorazione di Strasburgo città cosmopolita, cuore delle istituzioni europee, può partire proprio da una visita nel centro storico, la Grande Île, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Qui spicca la maestosa Cattedrale di Notre-Dame, uno degli esempi più alti del gotico europeo. La sua imponente facciata in arenaria rosa e la famosa rosa dei venti catturano lo sguardo di chi arriva in città, ma è salendo sulla piattaforma panoramica che la vista sulla città e sui suoi dintorni, fino alla Foresta Nera, lascia senza fiato.

Il quartiere medievale di La Petite France, un angolo che sembra uscito da un dipinto, si può gironzolare tra i vicoli stretti, costeggiando le case a graticcio dai tetti spioventi e affacciandosi sui canali che solcano la città. Strasburgo è anche una capitale culturale: il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea (MAMCS) con una collezione di oltre 18.000 opere, mentre il Museo Alsaziano racconta la vita rurale della regione. Gli amanti della storia possono visitare anche il Palazzo Rohan, sede di vari musei, e il Parlamento Europeo, cuore delle istituzioni comunitarie. Giunta l’ora dell’aperitivo, l’indirizzo da segnarsi per un buon calice è l’Hotel Hannong & Wine Bar (Teritoria) dove (oltre a soggiornarvi) assaggiare una selezione di vini locali e internazionali, accompagnati da deliziosi piatti preparati con ingredienti freschi e di qualità.

Per la cena si sceglie la Maison Kammerzell, in Place de la Cathédrale, edificio storico, costruito nel XVI secolo, che ospita un hotel-ristorante considerato una delle più belle brasserie. Si può facilmente vivere un momento di riposo all’interno dell’Hotel Beaucour (Teritoria) a pochi minuti dal centro storico. Ha suite ciascuna con una propria personalità con arredi e finiture basati su un tema particolare. La Wantzenau, piccolo paesino a nord di Strasburgo è sicuramente una tappa da includere nel soggiorno in Alsazia. E’ uno “scrigno goloso” per l’offerta straordinaria di varietà di ristoranti; una scelta che consente di coniugare le ricette alsaziane rivisitate alla creatività degli chef esperti.

Un posto da provare è Le Jardin Secret by Teritoria – una stella MICHELIN – un ristorante gastronomico che accoglie gli ospiti in un ambiente luminoso e intimo. Lo chef Gilles Leininger e il suo team propongono una cucina autentica e creativa, combinando il classico savoir-faire francese con un approccio moderno, tanto visivo quanto tecnico. Prosegue il viaggio con una tappa a Voegtlinshoffen, piccolo villaggio immerso tra le colline e i vigneti che caratterizzano questo territorio. Una perfetta sosta goumand sulla strada per Colmar, dove siamo diretti, in cerca di delicatessen locali e di grandi vini, ospiti della famiglia Cattin produttori dal 1720, grande azienda vinicola operante a livello internazionale. In tarda sera si giunge a Colmar, luogo da fiaba.

Il cuore della città è il quartiere di “Petite Venise”, dove le case a graticcio dai colori pastello si riflettono nei canali, creando uno scenario da cartolina. Qui, il tempo sembra essersi fermato. Passeggiando lungo i suoi vicoli fioriti, si possono scoprire scorci indimenticabili, come il Marché Couvert, il mercato coperto che propone specialità locali. Gli amanti della gastronomia non potranno resistere a una sosta nei ristoranti locali, dove oltre ai classici choucroute e tarte flambée (ottima al ristorante La Stub) , si possono degustare piatti più innovativi preparati con i vini locali. Da provare, L’Alchémille (fa parte del brand Teritoria), a una dozzina di chilometri da Colmar a Kaysersberg-Vignoble, è un ristorante inventivo, che offre un menu che sperimenta costantemente nuovi sapori sotto la guida dello chef Jérôme Jaegle.

Figlio e nipote di gastronomi, Jérôme ha conquistato la Guida Michelin, che gli ha assegnato una stella, e la Guida Gault et Millau, che gli ha assegnato tre toques. La riuscita alchimia tra gusto, natura e prodotti del territorio rende questo ristorante creativo per eccellenza. Un indirizzo dove soggiornarvi? Lo storico l’Hotel Le Maréchal (Teritoria) è, senza dubbio, un’icona di eleganza e art de vivre francese. Situato proprio a fianco dei canali di Petite Venise, l’hotel combina l’eleganza rustica di un’antica dimora alsaziana con il comfort moderno. Le camere, alcune con vista sul fiume, offrono un’atmosfera calda e accogliente. Anche in questo caso l’enogastronomia è un elemento di eccellenza, grazie alla presenza del ristorante A L’Échevin, dove gli chef propongono piatti della tradizione alsaziana e della cucina francese, tra cui il marbré di trota, la canette Prince des Dombes e per dessert il bouillon de vanille Raïatea con mousse di latte e caramello.

La Route des Vins: un viaggio tra vigneti e borghi medievali

I villaggi tradizionali con le case colombage, le strade acciottolate, il profumo di Kouglof, che si sparge dalle pâtisserie. E, come sfondo, la catena dei Vosgi, che frena i venti freddi e crea un microclima perfetto per uve conosciute in tutto il mondo. Sono ettari ed ettari di vigneto quelli de La route des vins (lunga 170 chilometri), che conta oltre 900 cantine in d’Alsazia. Vini che ben si abbinano a una cucina con forti influenze tedesche e altrettanta eleganza francese. L’itinerario è ideale per gli ama

nti del vino e per chi cerca il contatto diretto con la natura e la tradizione locale. Tra le tappe, le più suggestive sono Riquewihr, incantevole villaggio che sembra sospeso nel tempo, e Kaysersberg, dominato dal suo castello medievale.

Qui si possono percorrere i sentieri delle vigne, degustare i pregiati vini alsaziani e visitare le cantine storiche dove è possibile acquistare direttamente dal produttore. Lungo la Route des Vins si trovano anche molte winstub, dove assaporare piatti tipici come la tarte flambée (un tipo di pizza alsaziana con panna, cipolla e pancetta) accompagnata dai Riesling o Gewürztraminer, i due vitigni più rappresentativi della regione. Chi ama la natura può percorrere a piedi o in bicicletta i sentieri che attraversano i vigneti, tra paesaggi che variano al ritmo delle stagioni. Per orientarsi tra le innumerevoli cantine e i ristoranti della regione, una risorsa utile è “Teritoria”, che raccoglie i migliori indirizzi per gli amanti del buon vivere. Una guida, che propone una selezione di ristoranti stellati, trattorie tradizionali e cantine dove degustare i migliori vini alsaziani, per chi vuole scoprire l’Alsazia in modo autentico.

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Il Fatto Quotidiano

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