Perché la Cina potrebbe reclamare il petrolio in Venezuela se Machado prendesse il potere grazie agli Usa
- Postato il 19 ottobre 2025
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di Gianluigi Perrone*
Il petrolio che Maria Corina Machado Parisca consegnerà agli Stati Uniti appartiene alla Cina. E’ ironico come Machado abbia ricevuto un premio per la Pace per essere la chiave di accesso degli Stati Uniti a sferrare una guerra lampo contro il Venezuela nel tentativo, molto probabilmente positivo, di far cadere il regime di Nicolas Maduro.
Machado, che viene da una antica dinastia di magnati dell’energia, da quella idroelettrica fino al controllo del petrolio che avevano venduto loro per cifre inaudite a Chavez, sa bene come sono andate le cose con la Cina. La China National Petroleum Corporation nel 1997 acquisì gran parte della risorsa energetica con un accordo tra Chavez e l’allora presidente cinese Jiang Zemin. Successivamente la Cina costruirà infrastrutture e fonderà joint venture tra Cina e Venezuela, investendo 67 miliardi di dollari per forniture di petrolio che, per via dell’instabilità e della crisi dovute indubbiamente ad alcune scelte di Maduro, rimangono inevase per almeno 20 miliardi di dollari.
Questo vuol dire che la Cina sa o presuppone che il petrolio in Venezuela le appartenga di diritto, avendolo acquistato a buon prezzo e essendo ancora in credito nei confronti del Venezuela. Se quindi gli Stati Uniti dovessero muovere un cambio di regime a favore di Maria Corina Machado Parisca, la quale fondamentalmente prenderebbe indietro il controllo del petrolio che il nonno aveva venduto a Chavez – per, possiamo prevedere, darne conveniente usufrutto agli Stati Uniti – la Cina potrebbe reclamare il diritto su quel petrolio.
Ancora una volta Donald Trump va a stuzzicare lì dove la Cina ha interessi economici e geopolitici, in quanto Caracas è uno dei porti di accesso delle merci cinesi in America Latina, per via della vicinanza al canale di Panama. Il portavoce del governo della Repubblica Popolare Cinese ha detto che “la Cina si oppone all’uso della forza e alla minaccia verso la sovranità del Venezuela, invitando la Casa Bianca a ragionare sulle conseguenze”; per approfondire guardate questo video sul canale Genda Giada.
Maduro ha chiamato Pechino per supporto e aiuto… letteralmente. Nel senso che ha mostrato pubblicamente di avere un telefonino Huawei con il quale comunica direttamente con Xi Jinping (mimando la chiamata e dicendo “nihao!”, ”xie, xie”). La Cina non ha realmente alcuna dipendenza energetica dal petrolio venezuelano, il rapporto viene più che altro per motivi strategici, per questi investimenti che potrebbero andare in fumo, ma soprattutto perché se la Cina stesse a guardare sarebbe una dimostrazione di debolezza rispetto agli Stati Uniti.
Tuttavia l’ipotesi potrebbe anche essere che nei negoziati segreti tra Trump e Xi (o chi per lui), si sia paventato di dare Caracas agli Stati Uniti in cambio della non-influenza di Washington su Taiwan. Oppure vedremo una reazione da parte di Pechino totalmente inaspettata e imprevedibile, nelle tempistiche o nelle modalità.
*CEO di Polyhedron AI Studio/membro della AI Beijing Society/Host su Youtube per Genda Giada
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