Patanè: “Tavolo con Rfi anche per fare la Circle Line”

  • Postato il 4 luglio 2024
  • Di Il Foglio
  • 10 Visualizzazioni
Patanè: “Tavolo con Rfi anche per fare la Circle Line”

 “Con Rfi abbiamo condiviso un nuovo metodo di lavoro:  una cabina di regia tecnica, con poche persone, massimo una decina, e una verifica politica trimestrale sullo stato di avanzamento delle opere. L’obiettivo è fare le cose che abbiamo concordato mille volte in tanti protocolli e d’intesa e che poi però non si sono fatte. Adesso vogliamo aprire i cantieri”. Eugenio Patanè, assessore alla Mobilità di Roma Capitale, è convinto che la nuova modalità operativa concordata martedì in Campidoglio con i vertici di Rete ferroviaria italiana  possa aiutare a mettere davvero a terra le tante opera  di cui da anni si parla, ma che restano purtroppo  solo progetti. Tra queste ovviamente spiccano due cose: il nodo Pigneto e la chiusura dell’anello ferroviario. Con nodo Pigneto s’intende la stazione ferroviaria  d’interscambio nell’omonimo quartiere tra le linee ferroviarie metropolitane FL1 e FL 3 e la metro C. Si tratta di un’opera considerata strategica e inserita nel Pnrr. Le prime tre gare per l’affidamento  sono però andate deserte. “Questa quarta volta – dice Patanè – la gara è stata partecipata, gli uffici di Rfi stanno facendo le verifiche di congruità sul prezzo d’offerta, se se vanno bene si parte con i lavori e si finisce in tempo, entro giugno 2026. 


C’è poi la questione della chiusura dell’anello ferroviario.  Campidoglio e Rfi non concordano su dove dovrebbe accadere. “Loro – spiega Patanè – vorrebbero fermarsi alla stazione di Val d’Ala e quindi chiudendo l’anello sulla ferrovia nord, noi invece chiediamo che la chiusura avvenga  sull’anello stesso, a Nomentana, così non ci sarà rottura di carico e potremmo fare la circle line. Per la prima volta abbiamo avuto su questo un riscontro positivo”.  Un altro punto che il tavolo affronterà è il rinnovo del sistema di segnalamento. “Con l’introduzione del nuovo sistema potremmo portare più treni sul nodo: dagli attuali 990 al giorno a 1.200. Questo significa anche più frequenza sulle linee urbane. L’obiettivo – concordato anche con la regione che firma il contratto di servizio con Fs – è quello di aumentare la frequenza dei treni arrivando a un treno ogni 15 minuti su tutte e 7 le  linee, come già avviene sulla Fl1 e sulla Fl3 che sono già ferrovie metropolitane. 
 

Continua a leggere...

Autore
Il Foglio

Potrebbero anche piacerti