Parco di Portofino, la svolta: sarà nazionale ma con i confini del 1935 a tre comuni
- Postato il 5 dicembre 2025
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- Di Genova24
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Portofino. Dopo oltre dieci anni di accese discussioni, ricorsi legali e un complesso braccio di ferro tra enti locali, Regione e Ministero, il Parco Nazionale di Portofino sta per diventare realtà. La decisione, attesa nei prossimi giorni, segnerà la fine dell’iter per l’istituzione del Parco, che sarà sancita da una delibera della Giunta regionale ligure.
La svolta sarebbe arrivata – secondo indiscrezioni – grazie a un accordo tra il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, e Regione Liguria. La trattativa, condotta anche dal presidente Marco Bucci e dai rappresentanti regionali della Lega Alessandro e Alessio Piana, ha portato all’accettazione di una perimetrazione minimale da parte di Ispra e delle associazioni ambientaliste. Ieri l’approvazione della delibera di giunta.
Il nuovo ente manterrà gli stessi confini attuali del Parco Regionale e quelli storici del 1935, includendo i territori dei soli tre Comuni storicamente coinvolti: Portofino, Santa Margherita Ligure e Camogli. Un elemento cruciale della nuova configurazione sarà l’inglobamento dell’Area Marina Protetta di Portofino nel Parco Nazionale terrestre. Questa fusione replicherà il modello già adottato in altre realtà come il Parco delle Cinque Terre. Tale accorpamento richiederà nuovi investimenti per la gestione dell’area marina.
Rimangono dei nodi ancora da sciogliere, come la scelta della sede del parco (oggi è Santa Margherita), una sede per i carabinieri forestali, la definizione della governance e delle modalità “esecutive” dell’ente, con la determinazione delle competenze e dei vari vincoli amministrativi. Nei prossimi giorni la delibera di giunta sarà presentata al Consiglio regionale
Le reazioni. Sanna (Pd): “Occasione persa”
“Dopo anni di discussioni sul Parco di Portofino, la Regione ha voluto fare un Parco Nazionale che è la fotocopia di quello regionale. Lo ha fatto senza nessuna discussione pubblica, di nascosto e chiudendo l’intesa su un parco francobollo – commenta così il capogruppo del PD in Regione Armando Sanna – Un intero territorio ha così perso un’occasione rispetto alle potenzialità che un vero Parco Nazionale, con confini più estesi, avrebbe potuto portare. Si potevano includere i comuni che avevano chiesto di farne parte, e invece hanno deciso di non estendere oltre il perimetro. Oggi, per far contenta la Lega, questa giunta battezza il parco nazionale più piccolo di Italia”.