“Papa Leone XIV è il mio padrino e mi chiamo come sua madre”: la figlioccia di Prevost che vive in Perù
- Postato il 9 maggio 2025
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- Di Il Fatto Quotidiano
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Di cognome fa Camacho Dioses. Nel 1997 Robert Francis Prevost, giovane agostiniano in missione a Trujillo, la battezzò e le fece da padrino. Fu felice, raccontano, perché si era deciso di dare alla bimba il nome Mildred. Anche la madre del giovane prelato si chiamava così. Oggi la ragazza ha 29 anni, due figli e ricorda con affetto il giovane sacerdote eletto ieri alla guida della Chiesa di Roma con il nome di Leone XIV.
“Andavamo a messa insieme e da quell’amicizia è nata la richiesta di fare da padrino a mia figlia”, ha raccontato Héctor, padre della ragazza a Panamericana Tv. Fu lo stesso Prevost a suggerire di dare alla bambina il nome della madre defunta. “Stavamo pensando a come chiamare la nostra prima figlia, e lui disse: ‘Perché non darle il nome di mia madre? Si chiamava Mildred’. E così è rimasto: Mildred è il nome di nostra figlia”, ha ricordato la moglie Roxana Dioses.
La cerimonia si era svolta nella parrocchia di San José Obrero, a Chulucanas, nella regione di Piura, nord del Perù, dove Mildred vive ancora oggi. “Sì, è il mio padrino, posso chiamarlo così – ha raccontato lei con un guizzo di orgoglio a Canal N, la tv peruviana che per prima l’ha intervistata, nel florilegio di storie che i media locali pubblicano in queste ore sul nuovo pontefice -. È una persona eccellente, ancora non riesco a capacitarmi del fatto che ora sia il Papa. Mi riempie di emozione”.
Prevost era arrivato in Perù nel 1983. Doveva essere un soggiorno temporaneo, si è trasformato in più di quattro decenni di servizio pastorale. Nel 2015 è diventato cittadino peruviano, un anno dopo la nomina ad amministratore apostolico della diocesi di Chiclayo. Negli anni, anche quando aveva lasciato il Sudamerica, ha mantenuto i contatti con la famiglia: “È stato un padrino presente – ha proseguito la ragazza, mostrando alle telecamere più di una decina di foto del battesimo o in cui qualcuno della famiglia era con il futuro Papa -. Mi scriveva quando lavorava in Vaticano, dove serviva con Papa Giovanni Paolo. Ci inviava gli auguri per i nostri compleanni e anche qualche piccola somma di denaro”.
Nell’agosto del 2024, prima di partire per Roma, Prevost è tornato a visitare Chulucanas e ha incontrato la famiglia. “Ci ha dato la sua benedizione, ha salutato le mie figlie e si è ricordato di tutti”, ha detto Mildred. I contatti, anche se ora sono meno frequenti, sono continuati fino a qualche settimana fa. Héctor Camacho racconta di aver ricevuto un messaggio WhatsApp del nuovo papa che diceva semplicemente: “Grazie e benedizione, Héctor”. “Siamo felici – ha concluso Mildred -. Se torna qui al nord, ha un posto dove andare“. Da loro, a casa.
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